Numerosi cittadini, sia di Domodossola che dei comuni limitrofi, hanno dato il loro consenso sia sostenendo la causa Forzanovista che informando i militanti su diverse problematiche che affliggono i vari comuni del Vco, in primis la discriminazione subita dalle famiglie italiane a favore degli immigrati.
Forza Nuova continuerà la sua battaglia e sarà presente a breve in altre piazze della provincia per proporre la difesa dei valori della tradizione, della famiglia, la difesa del popolo italiano contro l'immigrazione clandestina, il business dell'accoglienza profughi e la sicurezza nelle città.
FN raccoglie firme contro l'immigrazione
Sabato 28 marzo, dalle 15:00 alle 18:00 in piazza Mercato a Domodossola la sezione di Verbania di Forza Nuova ha proposto una raccolta firme contro l'immigrazione. Riportiamo il comunicato.
27 commenti Aggiungi il tuo
Raccolta firme contro l immigrazione? Che senso ha? come cercare di fermare l onda sulla spiaggia con un mucchietto di firme.. Girate la protesta contro l Europa che ci ha abbandonati a questa emergenza piuttosto.
Andrè facci sapere dove stai e provvederemo a recapitartene a casa anche solo un paio che tu, ne siamo certi, coerentemente con le tue idee, provvederai ad ospitare e mantenere a tua cura e spese.
Nn capisco il suo commento.. ho scritto solamente che con questo clima sbocciano I fiori e escono dal letargo gli animali . Era per sdrammatizzare
Nn capisco il suo commento.. ho scritto solamente che con questo clima sbocciano I fiori e escono dal letargo gli animali . Era per sdrammatizzare
Andrè non fare il furbo, sono sicuramente nato prima di te: a buon intenditor poche parole! Anzi, visto che sono "una risorsa" anzichè due extra -com te ne recapitamo quattro: così sarai pieno di risorse!
perdonami Lupus,ma che ragionamento è? fammi capire,se io dico che non sono contro i matrimoni gay,per coerenza devo sposare il mio elettricista? o se sono per la liberalizzazione delle droghe leggere,per coerenza devo fumarmi tutte le sere un cannone? io sono contro la caccia: per coerenza devo mantenere un cervo a mie spese?
l'immigrazione è un problema serio,affrontarlo con una raccolta firma "contro l'immigrazione" è una presa per i fondelli verso chi firma,ha la stessa credibilità di una raccolta firme contro i temporali.
l'immigrazione è un problema serio,affrontarlo con una raccolta firma "contro l'immigrazione" è una presa per i fondelli verso chi firma,ha la stessa credibilità di una raccolta firme contro i temporali.
... Non c'azzeccano.
Sei per la liberalizzazione delle droghe leggeri? Non obblighi lupus a farsi carico del relativo costo.
Sei a favore dei matrimoni gay? Non obblighi i lupus a ospitare i "coniugi" a sue spese.
Con l'immigrazione invece carichi le spese anche su lupus
Sei per la liberalizzazione delle droghe leggeri? Non obblighi lupus a farsi carico del relativo costo.
Sei a favore dei matrimoni gay? Non obblighi i lupus a ospitare i "coniugi" a sue spese.
Con l'immigrazione invece carichi le spese anche su lupus
Se mi capiterà firmerò, ma in un certo senso capisco anche chi critica. Sono di estrazione liberale conservatore, ma come ho detto spesso faccio di necessità virtù. In questo momento considero l'immigrazione selvaggia che c'è in talia la priorità, dunque mi adeguo e appoggio chi la considera un problema. Certo che va affrontata in altro modo, ma se nessuno si muove allora serve il classico calcio nel fondoschiena per smuoverli. Se ci sono modi migliori della protesta fatemi sapere, perchèora non ne vedo. Quindi firmerò.
se è solo un problema di costi siamo tranquilli. nel paese in cui la corruzione costa a tutti tra 60 e 100 miliardi di euro,in cui la mafia è infiltrata dovunque,dove si buttano decine di miliardi in grandi opere mai finite,si spendono centinaia di milioni in pensioni vergognose,e potrei continuare all'infinito,il problema non sono i soldi che si spendono per assistere gli immigrati. o comunque lo sono molto meno dei problemi sopracitati,eppure non vedo grande indignazione contro quel tipo di sprechi. meglio la mafia degli immigrati?
Per me non è un problema di costi, ma di ordine pubblico. Io sarei favorevole anche a bloccare Schengen per fermare l'immigrazione da est che porta solo rapinatori e assassini. Servono regole stringenti e serietà. La stagione del buonismo e del "tutti qui che fate quello che volete" deve finire.
La corruzione e la mafia oggi, caro Paolino, sono un problema minimo rispetto all'immigrazione. A confronto di quello che ci aspetta se andiamo avanti così, ovvero milioni di persone in esodo incontrollato e con rischio di infiltrazioni ISIS, come dice pure Mattarella, le mazzette e il boss dei casalesi sono veramente nulla di nulla.
La corruzione e la mafia oggi, caro Paolino, sono un problema minimo rispetto all'immigrazione. A confronto di quello che ci aspetta se andiamo avanti così, ovvero milioni di persone in esodo incontrollato e con rischio di infiltrazioni ISIS, come dice pure Mattarella, le mazzette e il boss dei casalesi sono veramente nulla di nulla.
aiuto! la mafia e la corruzione sono il nulla?!??!?! sono poi "solo" la causa del fatto che invece di essere uno dei paesi più ricchi ed evoluti al mondo,siamo nelle condizioni "greche" che tutti vediamo,a parte Robi ovviamente. senza mafia e corruzione avremmo un welfare granitico,e scuola,sanità,pensioni,trasporti,politica sarebbero portate ad esempio nel mondo,invece di esserne la barzelletta. senza mafia e corruzione Robi non passerebbe un terzo della sua vita su un treno pulcioso e sempre in ritardo,non lavorerebbe in un ente pubblico malpagato e male impiegato,e senza i 100 miliardi all'anno che ci costano mafia e corruzione le tasse sarebbero la metà di quel che sono e tutto funzionerebbe.
ma IL problema sono gli immigrati.
ma IL problema sono gli immigrati.
I commenti di Lupus mi ricordano tanto quelli di Fulvio, un signore della zona che conoscevo tempo fa'. Si vantava di essere fascista, di essere un duro e puro. Convintissimo delle sue idee. Talmente convinto che per esprimerle doveva nascondersi dietro ad un nickname. Che tristezza.
Ogni medaglia ha il suo rovescio, senza tirare in ballo gli stranieri, è bene ricordare come il "boom economico" degli anni '60, generò forti flussi migratori interni, creando situazioni di disagio sociale che degenerarono anche in delinquenza.
Oggi l'economia svizzera si fonda su l'utilizzo di manodopera e professionalità a basso costo, in virtù del cambio e della tassazione favorevole, quindi paga lo scotto che la delinquenza presente sul territorio ha origine esterna, ammesso che sia un vero problema.
I primi oppositori all'UDC sono gli industriali stessi!
Ho già ricordato in altra occasione, cosa fosse Renco, ma anche altre zone, come la Sassonia, negli anni 70...eppure eravamo tutti italiani, portati sul lago dalla necessità di lavorare; "Strappati" da realtà profondamente diverse, i nostri nonni meridionali fecero molta fatica ad integrarsi, eppure eravamo tutti italiani!
Per non parlare delle grandi periferie di Milano (p.es. il quartiere T8) e Torino (quartieri Falchera/Barriera Milano)...eppure eravamo tutti italiani
Molti lavoravano, molti si "arrangiavano, qualcuno viveva di espedienti...eppure eravamo tutti italiani
Qualche volta, approfondire un po' di più il passato ci aiuta a capire il presente, ma tanto, non c'è sordo peggior sordo di chi non vuole sentire!
Saluti
Maurilio
P.S. Dimenticavo, le fortune dei legaioli padani si fondarono su campagne contro il Sud
Oggi l'economia svizzera si fonda su l'utilizzo di manodopera e professionalità a basso costo, in virtù del cambio e della tassazione favorevole, quindi paga lo scotto che la delinquenza presente sul territorio ha origine esterna, ammesso che sia un vero problema.
I primi oppositori all'UDC sono gli industriali stessi!
Ho già ricordato in altra occasione, cosa fosse Renco, ma anche altre zone, come la Sassonia, negli anni 70...eppure eravamo tutti italiani, portati sul lago dalla necessità di lavorare; "Strappati" da realtà profondamente diverse, i nostri nonni meridionali fecero molta fatica ad integrarsi, eppure eravamo tutti italiani!
Per non parlare delle grandi periferie di Milano (p.es. il quartiere T8) e Torino (quartieri Falchera/Barriera Milano)...eppure eravamo tutti italiani
Molti lavoravano, molti si "arrangiavano, qualcuno viveva di espedienti...eppure eravamo tutti italiani
Qualche volta, approfondire un po' di più il passato ci aiuta a capire il presente, ma tanto, non c'è sordo peggior sordo di chi non vuole sentire!
Saluti
Maurilio
P.S. Dimenticavo, le fortune dei legaioli padani si fondarono su campagne contro il Sud
Maurilio dovresti sentire anche cosa ne pensano gli svizzeri che non hanno industrie...
Il Bernasconi tipo dice: "Voi italiani con 3.000 franchi fate i signori, noi con quei soldi siamo alla fame. A causa dei frontalieri non possiamo ambire agli stessi stipendi che hanno nella Svizzera interna. Non puoi chiedere nulla perché ti fan capire che al limite prendono un italiano".
Se al referendum per limitare l'immigrazione, in Ticino, era favorevole il 90%, un motivo ci sarà!
Il Bernasconi tipo dice: "Voi italiani con 3.000 franchi fate i signori, noi con quei soldi siamo alla fame. A causa dei frontalieri non possiamo ambire agli stessi stipendi che hanno nella Svizzera interna. Non puoi chiedere nulla perché ti fan capire che al limite prendono un italiano".
Se al referendum per limitare l'immigrazione, in Ticino, era favorevole il 90%, un motivo ci sarà!
Rsipetto all'immigrazione come si sta delineando ora si, sono problemi molto inferiori. In quanto ai treni pulciosi e al lavoro sopttopagato e sottostimato hai ragione, e lo considero senza ironia un segno di rispetto nei miei confronti e di quelli come me di cui ti ringrazio, ma credo sia da imputare alla cronica e tutta italoiana incapacità di migliorarsi, piuttosto che alla corruzione. Paradossalmente le più grandi opere funzionanti in Italia sono state al centro di inchieste di corruzione, a pare la mitica salerno reggio. Ripeto. I problemi ci sono ma con il terrorismo alle porte e milioni, dico milioni di persone che puntano alle nostre frontiere, francamente me ne può fregare di meno di mazzette e mafiosi. Questa è una mia opinione, miope, ma legittima.
Rispondo senza animo polemico in quanto ritengo l'argomento estremamente delicato.
Cerco di sintetizzare al massimo.
Mi discosto un po' da entrambi i fronti.
Ritengo che le destre attuano atteggiamenti fuorvianti e demagogici senza attuare una seria riflessione con dati alla mano del fenomeno immigratorio. A queste persone indico che in Italia già esiste una regislazione restrittiva, gli arrivi in Italia spesso rappresentano in realtà transiti verso paesi nordeuropei e che spesso molti mestieri non sono più ambiti dagli italiani (ma non crogioliamoci su questo)
Dall'altra parte c'è una sorta di pietismo e utopistica volontà di accoglienza universale.
Anche qui in maniera fuorviante si vuole indicare i trascorsi nazionali di immigrazione interna ed esterna senza considerare che questi fenomeno insistevano in contesti assai diversi. Gli italiani, anche se in maniera drammatica, emigravano in paesi in grande crescita industriale e infrastrutturale e pieni di opportunità. Anche gli italiani del sud si spostavano in un settentrione di caratterizzata da un'ernorme espansione industriale che funzionava poi da moltiplicatore di altri settori.
L'Italia di oggi è molto diversa. Assistiamo a una progressiva deindistrializzazione dovuta sia un'impreditoria rapace e sia auna certa incapacità del nostro settore tecnologico e qualitativo di competere in unmercato globale. In Italia c'è un equilibrio economico, occupazionale e sociale molto DELICATO. Il fenomeno immigratorio deve essere ben monitorato e amministrato senza atteggiamenti razzisti, senza pietismi ma con molto studio e riflessione.
Cerco di sintetizzare al massimo.
Mi discosto un po' da entrambi i fronti.
Ritengo che le destre attuano atteggiamenti fuorvianti e demagogici senza attuare una seria riflessione con dati alla mano del fenomeno immigratorio. A queste persone indico che in Italia già esiste una regislazione restrittiva, gli arrivi in Italia spesso rappresentano in realtà transiti verso paesi nordeuropei e che spesso molti mestieri non sono più ambiti dagli italiani (ma non crogioliamoci su questo)
Dall'altra parte c'è una sorta di pietismo e utopistica volontà di accoglienza universale.
Anche qui in maniera fuorviante si vuole indicare i trascorsi nazionali di immigrazione interna ed esterna senza considerare che questi fenomeno insistevano in contesti assai diversi. Gli italiani, anche se in maniera drammatica, emigravano in paesi in grande crescita industriale e infrastrutturale e pieni di opportunità. Anche gli italiani del sud si spostavano in un settentrione di caratterizzata da un'ernorme espansione industriale che funzionava poi da moltiplicatore di altri settori.
L'Italia di oggi è molto diversa. Assistiamo a una progressiva deindistrializzazione dovuta sia un'impreditoria rapace e sia auna certa incapacità del nostro settore tecnologico e qualitativo di competere in unmercato globale. In Italia c'è un equilibrio economico, occupazionale e sociale molto DELICATO. Il fenomeno immigratorio deve essere ben monitorato e amministrato senza atteggiamenti razzisti, senza pietismi ma con molto studio e riflessione.
..nel senso che sarò prolisso e più noioso del solito,quindi i non direttamente interessati possono scappare subito!
ovviamente rispetto chi si alza ogni mattina per andare a lavorare lontano,a maggior ragione se fa il suo lavoro con dignità e passione.
io sarò più ottimista di te,ma all'allarme invasione non credo più. ho ancora in mente Maroni che ad inizio 2011,inizio della primavera araba,tutto allarmato urlacchiava in tv "arriveranno due milioni e mezzo di persone,abbiamo dati certi". ne arrivarono 60mila in tutto l'anno,di cui metà rimpatriati. è vero che la situazione ora è diversa,ma allo stesso modo io non ho alcun timore di essere invaso. quanto alle grandi opere e alla corruzione,l'esempio migliore è il mitico ponte sullo stretto: prima ancora di mettere un mattone (e mai si metterà) è già costato mezzo miliardo,e per NON farlo alla fine spenderemo 1,2 miliardi di euro. serve altro?
buona serata
ovviamente rispetto chi si alza ogni mattina per andare a lavorare lontano,a maggior ragione se fa il suo lavoro con dignità e passione.
io sarò più ottimista di te,ma all'allarme invasione non credo più. ho ancora in mente Maroni che ad inizio 2011,inizio della primavera araba,tutto allarmato urlacchiava in tv "arriveranno due milioni e mezzo di persone,abbiamo dati certi". ne arrivarono 60mila in tutto l'anno,di cui metà rimpatriati. è vero che la situazione ora è diversa,ma allo stesso modo io non ho alcun timore di essere invaso. quanto alle grandi opere e alla corruzione,l'esempio migliore è il mitico ponte sullo stretto: prima ancora di mettere un mattone (e mai si metterà) è già costato mezzo miliardo,e per NON farlo alla fine spenderemo 1,2 miliardi di euro. serve altro?
buona serata
Il sistema economico dominante in occidente, è un sistema economico che si basa sul liberismo e capitalismo, quindi è un sistema economico di "destra".
In un sistema economico di questo tipo, ci sarà sempre qualcuno che offre un servizio o un prodotto a un costo più basso.
Le fortune economiche svizzere, o quantomeno ticinesi, si basano proprio su questo sistema, pescando in Italia la manodopera a basso costo , sia per l'effetto del cambio che di un regime di fiscale favorevole a frontalieri. Questo permette, per esempio, all'industria orologiera di acquistare in estremo oriente componentistica, a un costo più basso; di assemblarlo in Ticino con la manodopera italiana, che ovviamente costa meno di quella svizzera, e di vendere in tutto il mondo orologi con il marchio "Swiss Made". Ovviamente, in periodo di vacche grasse nessuno si lamenta, gli svizzeri svolgono lavori meglio remunerati e spendono i soldi guadagnati anche grazie agli stranieri (frontalieri o residenti). In tempo di crisi, il primo demagogo che si sveglia, se la prende con l'ultima ruota del carro così aumenta il suo consenso, con annessi e connessi (tutto il mondo è paese!).
Qualche cosa di simile, è accaduto in Veneto negli anni 80 e 90, che si comportava come la Cina europea, costi bassi, prezzi bassi, tanto lavoro e di conseguenza tanta ricchezza e temo anche tanta evasione fiscale! Poi sono arrivati i cinesi veri e quel modello è entrato in crisi, facendo le fortune dei demagoghi!
Che ci piaccia o meno, questo è il modello economico dominante, personalmente penso che sia l'unico modello possibile, anche se con qualche aggiustamento! Un modello spinto al massimo da veri uomini (?) di destra come Ronald Reagan o Margaret Thatcher, non come i destrorsi italioti che si dicono di destra, ma poi "sputano" su questo modello, vedi la raccolta di firme contro l'immigrazione.
Questo modello fa si che ci sia sempre qualche qualcuno disposto a fare lavori a un costo più basso, qualcuno che sogna la fortuna e tenta di raggiungerla con tutti i mezzi possibili e qualcuno che vive di espedienti a margine di questo sistema.
Non si riuscirà mai a bloccare i flussi migratori ma questo non significa non doverli controllare.
Saluti
Maurilio
In un sistema economico di questo tipo, ci sarà sempre qualcuno che offre un servizio o un prodotto a un costo più basso.
Le fortune economiche svizzere, o quantomeno ticinesi, si basano proprio su questo sistema, pescando in Italia la manodopera a basso costo , sia per l'effetto del cambio che di un regime di fiscale favorevole a frontalieri. Questo permette, per esempio, all'industria orologiera di acquistare in estremo oriente componentistica, a un costo più basso; di assemblarlo in Ticino con la manodopera italiana, che ovviamente costa meno di quella svizzera, e di vendere in tutto il mondo orologi con il marchio "Swiss Made". Ovviamente, in periodo di vacche grasse nessuno si lamenta, gli svizzeri svolgono lavori meglio remunerati e spendono i soldi guadagnati anche grazie agli stranieri (frontalieri o residenti). In tempo di crisi, il primo demagogo che si sveglia, se la prende con l'ultima ruota del carro così aumenta il suo consenso, con annessi e connessi (tutto il mondo è paese!).
Qualche cosa di simile, è accaduto in Veneto negli anni 80 e 90, che si comportava come la Cina europea, costi bassi, prezzi bassi, tanto lavoro e di conseguenza tanta ricchezza e temo anche tanta evasione fiscale! Poi sono arrivati i cinesi veri e quel modello è entrato in crisi, facendo le fortune dei demagoghi!
Che ci piaccia o meno, questo è il modello economico dominante, personalmente penso che sia l'unico modello possibile, anche se con qualche aggiustamento! Un modello spinto al massimo da veri uomini (?) di destra come Ronald Reagan o Margaret Thatcher, non come i destrorsi italioti che si dicono di destra, ma poi "sputano" su questo modello, vedi la raccolta di firme contro l'immigrazione.
Questo modello fa si che ci sia sempre qualche qualcuno disposto a fare lavori a un costo più basso, qualcuno che sogna la fortuna e tenta di raggiungerla con tutti i mezzi possibili e qualcuno che vive di espedienti a margine di questo sistema.
Non si riuscirà mai a bloccare i flussi migratori ma questo non significa non doverli controllare.
Saluti
Maurilio
a distanza di 2 anni, il Paese Italia s'è capovolto! Firenze docet... Addirittura qualcuno azzarda l'ipotesi che la Bossi-Fini preveda una pensione minima per gli immigrati residenti da almeno 5 anni: sarà vero?
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