Si è tenuta giovedì 12 marzo a Mezzana la sottoscrizione dell’“Intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiali inerti fra la Regione Lombardia e il Cantone Ticino” tra il Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del Territorio, Claudio Zali e l’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi.
L’accordo è frutto dell’impegno del gruppo di lavoro ad hoc costituito dal Comitato Direttivo della Regio Insubrica nel 2011 allo scopo di trovare delle soluzioni transfrontaliere al problema delle discariche, in particolare nel Sottoceneri, e dei trasporti degli inerti primari (sabbia e ghiaia) dall’Italia verso il Ticino.
L’attività del gruppo ha permesso un proficuo scambio di informazioni e conoscenze fra i servizi tecnici della Regione Lombardia e del Canton Ticino, sfociate nella sottoscrizione della presente intesa che mira a:
assicurare il controllo e lo scambio di informazioni fra i servizi tecnici delle due parti;
promuovere gli scambi commerciali di inerti nello spirito di un uso parsimonioso delle risorse e del territorio;
razionalizzare i trasporti e agevolare le pratiche di sdoganamento.
In particolare, l’intesa pone le basi affinché venga favorito e sviluppato il riutilizzo del materiale di scavo in esubero prodotto in Ticino per il ripristino di cave dismesse in Lombardia, sfruttando nel contempo i viaggi di ritorno dei mezzi utilizzati per il trasporto di sabbia e ghiaia dalla Lombardia verso il Ticino.
"In qualità di Presidente pro-tempore della Regio Insubrica esprimo la mia soddisfazione per questo importante traguardo raggiunto dopo tre anni di lavoro - spiega il Presidente Stefano Costa - l’intesa sottoscritta dalla Regione Lombardia e dalla Confederazione Elvetica prevede già la possibilità di una prossima estensione alla Regione Piemonte. Quindi oltre alle Province di Como, Varese e Lecco, che già potranno fruire di questo accordo, si aggiungeranno a breve anche le due Province piemontesi della Regio ovvero il VCO e Novara”.
“Evidenzio - continua Costa - inoltre come questo accordo, oltre a portare evidenti benefici ai due Paesi, rappresenti anche una buona pratica adattabile in futuro ad altre problematiche transfrontaliere per la cui soluzione occorre accentuare sempre più uno spirito collaborativo, lasciando da parte le divisioni e i contrasti che hanno caratterizzato il rapporto tra i due Paesi nel recente passato”.