Ho letto la lunga e accorata replica del capogruppo Pd Rosa Rita Varallo alle mie dichiarazioni di venerdì scorso su sanità e autonomia. Fatico a comprenderla perché non ho polemizzato con nessuno. Né col presidente Costa, né tantomeno con l’On. Borghi il quale penso che sia in grado di commentare e intervenire senza bisogno di un avvocato difensore il cui intervento, paternalistico, è anche abbastanza svilente.
Non ho da dare lezioni a nessuno, né l’ho mai preteso. Ho preteso, questo sì, che su alcuni temi fondamentali per il nostro futuro ci fossero delle risposte politiche chiare. Per questo, senza polemizzare – e mi sarebbe fin troppo facile viste le fibrillazioni interne al Pd – torno sui problemi che ho posto.
L’autonomia, innanzitutto. Apprezzo l’iniziativa dell’On. Borghi e dei cinque sindaci ossolani. L’ho sostenuta dall’inizio e continuerò a farlo. Mi auguro che la Regione la approvi ma finora, ed è un fatto e non un’opinione, da Torino l’unico commento arrivato, del vicepresidente Reschigna, è tutt’altro che positivo http://vcoazzurratv.it/notizie1/ultime-notizie-di/politica/29486-ddl-regionale-per-la-specificita-montana-il-commento-di-reschigna.html.
Per chi avesse perso questo passaggio, ricordo anche che venerdì l’altro alla trasmissione Il Sasso nello stagno il vicepresidente Reschigna ha annunciato che nel 2015 il Vco non riceverà un euro dalla Regione per i canoni idrici perché le risorse non sono a bilancio.
Sempre in tema, dopo che l’On. Borghi e il presidente Costa avevano annunciato che la specificità montana avrebbe portato alla Provincia il taglio del 30% di personale anziché del 50%, (una buona notizia, un ottimo lavoro) sono intervenuto venerdì perché – a quanto mi è stato detto – così non sarebbe. Ho tifato perché il presidente Costa e il capogruppo Varallo mi smentissero subito ma ancora oggi, interrogato telefonicamente, il presidente mi ha risposto che non sa dire. Quindi il problema, purtroppo, esiste.
Sulla sanità non sto a ripetere la solita solfa e il danno incommensurabile creato con l’annunciata chiusura di un Dea. Faccio solo notare che oggi è il 2 marzo, se ne sono già andati due mesi e la giunta regionale non ha ancora iniziato il dibattito per la razionalizzazione della sanità del Vco che ha deciso a tavolino sollevando le proteste di tutti. Anzi, ho letto che il presidente Chiamparino ha minacciato per luglio le sue dimissioni. Se, e non me lo auguro, dovesse accadere, spiegatemi dove ci sarà lo spazio per parlare di sanità.
Sarò lieto di tacere quando la collega consigliere Varallo mi smentirà con i fatti. Quando mi verrà a dire che lei e il suo partito avranno attenuato il taglio del personale in Provincia e quando lei e il suo partito si prenderanno seriamente l’impegno di parlare di sanità anziché di tacere colpevolmente da mesi.
Matteo Marcovicchio – consigliere provinciale
Marcovicchio replica al PD su autonomia e sanità
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del consigliere provinciale, Matteo Marcovicchio, che replica al comunicato odierno del PD, sulle sue recenti dichiarazioni su autonomia e sanità della Provincia del Vco.
1 commento Aggiungi il tuo
Il PD di Verbania ha risposto in modo chiaro alla Sig.ra Varallo rinviando il voto sulla richiesta di autonomia del VCo.
Il PD non vuole disturbare i manovratori .
Il Sig. Marcovicchio DEVE smascherare l'imbroglio .
Per la Regione e per il PD noi Verbanesi siamo considerati cittadini di serie B, temporeggiano ,temporeggiano e poi ci fregano.
Il PD non vuole disturbare i manovratori .
Il Sig. Marcovicchio DEVE smascherare l'imbroglio .
Per la Regione e per il PD noi Verbanesi siamo considerati cittadini di serie B, temporeggiano ,temporeggiano e poi ci fregano.
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