Una sperimentazione per regolare, con più flessibilità rispetto a quanto accade ora, i livelli del lago Maggiore durante i mesi estivi, da metà marzo a metà aprile, portandoli dal tradizionale metro sopra lo zero idrometrico, calcolato a Sesto Calende, fino a 1,25 -1,30: è il risultato del progetto Interreg “PARCHIVERBANOTICINO Italia Svizzera”, avviato nel 2019 e giunto a conclusione dopo 4 anni.
E’ stato finanziato con circa 2 milioni di euro: i risultati, presentati nella sede del Parco del Ticino e del lago Maggiore a Cameri, capofila italiano del progetto, mettono in luce la possibilità di variare i livelli, a seconda delle esigenze dei diversi attori che ruotano intorno al bacino lacustre: turismo, agricoltura, industria, ma anche, ed è una novità, la tutela delle aree naturali, tenendo conto delle mutate esigenze del contesto e dei cambiamenti climatici.
Il progetto ha portato anche a misurare la temperatura dell’acqua in diversi punti del lago e del fiume, monitorando da vicino la situazione dei canneti e delle zone umide intorno al lago.
La regolazione avverrà come di consueto grazie allo sbarramento della Miorina, che si trova all’estremità inferiore del lago: si apre l’opportunità di avviare un equilibrio variabile, meno rigido rispetto ai canoni utilizzati per gli ultimi 80 anni, che fissavano il livello estivo ad un metro all’idrometro di sesto calende: ora si portà : non più seguendo un limite fissato sulla carta, ma ponendo attenzione alle effettive condizioni del lago, del fiume e dei territori circostanti.
Lago Maggiore. Cambiano i criteri per misurare i livelli dell'acqua
Dopo 80 anni i parametri per misurare i livelli dell'acqua si fanno meno rigidi per soddisfare le necessità di tutti gli attori del territorio
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