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Tornano i grandi classici di Associazione Culturale Ruminelli

Venerdì 12 maggio in programma la Serenata n. 10 in si bemolle maggiore K361 “Gran Partita” di Mozart con Harmonie Ensemble e Alessandro Maria Carnelli.

Domodossola
Tornano i grandi classici di Associazione Culturale Ruminelli
Tornano i grandi concerti organizzati da Associazione Culturale Mario Ruminelli e Fondazione Paola Angela Ruminelli: l'appuntamento è in calendario venerdì 12 maggio alle ore 21 presso l'auditorium della Scuola Media G. Floreanini di Domodossola.

Protagonista l'Harmonie Ensemble diretto da Alessandro Maria Carnelli, in programma un capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, l'innovativa Serenata n. 10 in si bemolle maggiore K361 “Gran Partita”, considerata un vero e proprio monumento della musica per strumenti a fiato.

Harmonie Ensemble è formato da:
Silvano Scanziani, Siria Domeniconi, oboi
Simone Margaroli, Stefano Palli, clarinetti
Francesco Paradiso, Gabriele Oglina, corni di bassetto
Michele Colombo, Lidia Favaretto, fagotti
Ivan Zaffaroni, Francesca Lelli, Elisa Giovangrandi, Cristina Pini, corni
Sofia Palmeri, contrabbasso

Il termine Harmonie in Germania identifica un gruppo di strumenti a fiato e, nello specifico, ricorda il nome della formazione che nel 1784 eseguì per la prima volta la Serenata Gran Partita a Vienna.

La formazione è composta da strumenti a fiato e contrabbasso. I musicisti che ne fanno parte hanno collaborato e collaborano attualmente con importanti orchestre sia nazionali che internazionali; possono vantare una solida esperienza di musica da camera prevalentemente rivolta agli strumenti musicali a fiato. Svolgono, inoltre, un’intensa attività didattica presso le scuole musicali della provincia del Verbano Cusio Ossola e della vicina Lombardia.

Alessandro Maria Carnelli ha tenuto concerti al Musikverein di Vienna, a Milano (Sala Verdi, Teatro Dal Verme, Triennale, Palazzina Liberty), ha diretto l'Ensemble del Teatro Regio di Torino e ha lavorato più volte con l'Orchestra da Camera di Mantova. Suoi concerti sono stati trasmessi su Sky Classica.

Ha inciso un cd su Verklärte Nacht di Schönberg con l'Orchestra da Camera di Mantova. Sempre a Mantova ha registrato il suo secondo cd: A Symphony and its Consequences (sinfonie di Haydn, Vanhal e Mozart) che, come il primo, ha riscosso successi a livello internazionale.
Ha creato con Cristina Corrieri l'Ensemble Progetto Pierrot con cui ha presentato diversi programmi, in particolare in Italia e Germania Pierrot lunaire di Schönberg, realizzato sia in forma scenica, sia come spettacolo di teatro d'ombre, e come progetto multimediale in collaborazione con IED Istituto Europeo di Design di Milano.

È autore delle monografie su Musorgskij, Čajkovskij, Schönberg e Šostakovič pubblicate da Skira - Il corriere della sera, e de Il labirinto e l'intrico dei viottoli, una monografia su Verklärte Nacht di Schönberg, recentemente tradotta in tedesco. Ha curato il volume Amata e lontana, sulla musica tedesca, a cui hanno contribuito personalità del mondo musicale tra cui Alexander Lonquich e Roberto Prosseda. È professore a contratto presso l'Università dell'Insubria dove tiene il corso di Generi e linguaggi della musica.

Wolfgang Amadeus Mozart, Serenata per fiati n. 10 in si bemolle maggiore "Gran Partita", K361 (K6370a)
1. Largo – Molto allegro
2. Menuetto con due Trii
3. Adagio
4. Menuetto (Allegretto) con due Trii
5. Romance. Adagio – Allegretto – Adagio
6. Tema con variazioni (Tema e var. I-IV: Andante - var. V: Adagio - var. VI: Allegro)
7. Finale (Molto allegro)

Nel Settecento la musica permea la vita quotidiana delle classi più agiate: musica per i numerosi riti religiosi e civili, musica da ballo, musica di accompagnamento per pranzi, feste, anniversari, compleanni, musica sia all'aperto che al chiuso, di giorno e di notte. Questo è uno dei tanti aspetti che collegano e unificano la musica di tutto il Settecento al di là degli enormi cambiamenti di gusto e di stile che attraversano il secolo. Questo tipo di piccolo ensemble di fiati, il cui ampio repertorio è fatto di pezzi originali e di trascrizioni, era solitamente costituito da un ottetto con due oboi, due clarinetti, due fagotti e due corni, e veniva chiamato Harmonie. Nella Serenata “Gran Partita” Mozart, vero maestro nell'uso degli strumenti a fiato, amplia l'organico con l'aggiunta di due corni di bassetto, altri due corni e un contrabbasso.

Le circostanze della nascita – e il periodo di composizione – della Serenata “Gran Partita” sono ignote, così come sconosciute sono le motivazioni dell'ampliamento dell'organico da otto a tredici strumenti: il risultato finale è però certamente sorprendente. La “Gran Partita” è certamente una Serenata: il numero di movimenti e la presenza di due minuetti sono in linea con il genere, ma fin dalla Introduzione in tempo lento Mozart sembra avvicinarsi più ad una sinfonia o all'ouverture di un'opera. E infatti l'intera Serenata è una specie di catalogo di impressionante varietà e ricchezza di stili e di soluzioni, con raffinatissime scelte timbriche.

L'organico si suddivide in sottogruppi che si alternano, si contrappongono, dialogano; ogni strumento emerge come solista e altrove accompagna gli altri: se Mozart è il compositore per eccellenza della continua varietà e di un'impressionante ricchezza, nella “Gran Partita” lo è ancor più del solito.

La partecipazione al concerto presso l'auditorium della Scuola Media G. Floreanini di Domodossola è come sempre ad ingresso gratuito, sino ad esaurimento dei posti disponibili.



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