La notizia apparsa sugli organi di informazione locali secondo la quale l’Ospedale “Castelli” si sarebbe posizionato molto negativamente in una fantomatica graduatoria degli ospedali italiani è per noi motivo di riflessione.
Non è nostro compito entrare nel merito di una graduatoria della quale non conosciamo i criteri di compilazione e, rispetto alla quale, benissimo ha fatto la Direzione Generale dell’ASL a prendere una chiara posizione per difendere il buon nome dell’Ospedale “Castelli” e la professionalità di chi vi opera.
Tuttavia ci sentiamo in dovere di sottolineare due aspetti nella vicenda.
In primo luogo vogliamo riaffermare il nostro convinto sostegno ed apprezzamento al personale medico ed infermieristico che opera da sempre nell’Ospedale “Castelli” cercando di assicurare le migliori condizioni di cura ai pazienti, pur dibattendosi tra difficoltà derivanti dalla quella carenza di risorse umane che sembra essersi cronicizzata nel nostro sistema sanitario nazionale. Della professionalità del personale medico ed infermieristico dell’ospedale “Castelli” non ci si può ricordare solo in relazione alla gestione dell’emergenza COVID ma occorre ricordarsene quotidianamente. E questo deve costituire un punto fermo.
Secondariamente, ma non certo per importanza, crediamo che il tempo delle attese per assumere decisioni definitive sul futuro della riorganizzazione della sanità del VCO sia ampiamente scaduto. E’ impensabile apprendere, come se nulla fosse, che nelle altre Province del Piemonte siano in linea di partenza interventi strutturali importanti in tema di edilizia sanitaria (pensiamo alla Città della Salute a Novara o a Torino), mentre per il VCO tutto tace. Il tempo degli studi, degli approfondimenti, dei vari piani Aress prima ed Ires poi è abbondantemente scaduto.
Crediamo che la Regione disponga ampiamente di tutti gli elementi per poter assumere una decisione ed adottare i conseguenti atti deliberativi. Atti deliberativi che, qualunque esse siano, inevitabilmente raccoglieranno le critiche degli uni e l’apprezzamento degli altri, ma che sono il requisito indispensabile per una classe politica che, chiamata a responsabilità di governo, sia in grado di decidere.
Leggere oggi – vale a dire 2 settimane fa – dell’affidamento dell’ennesimo studio per acquisire elementi utili a decidere è una scelta che ci fa sorridere e che ci preoccupa.
Ci fa sorridere perché, semmai, sarebbe stato necessario commissionare uno studio nel 2019 – ad inizio di questa legislatura regionale – prima di venire a comunicare l’intenzione di costruire un ospedale unico della piana dell’Ossola e non già ora dopo 4 anni nei quali non sono state assunte decisioni specifiche. Ci preoccupa perché non vorremmo che l’affidamento dell’ennesimo studio sia solo lo strumento per far trascorrere inutilmente il tempo ed arrivare al 2024, senza aver adottato alcuna decisione, scavallando così le prossime elezioni regionali. Lo diciamo con chiarezza, ciò che per noi e per i cittadini del VCO è inaccettabile!
Non lo meriterebbero i cittadini del VCO e non lo meriterebbero nemmeno le migliaia di cittadini che si sono spesi in questi mesi a difesa dell’Ospedale “Castelli” di Verbania e del suo Dea.
Il tempo è scaduto e i cittadini del VCO non meritano certo di essere considerati cittadini di serie “B” da chi in Regione ha il dovere di esercitare le proprie funzioni di governo.
Verbania Futura su ospedale Castelli
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del gruppo civico, Verbania Futura, su ospedale Castelli e riorganizzazione ospedaliera nel VCO.
1 commento Aggiungi il tuo
Mi sembrava di aver capito che venivano destinati 200 milioni per ristrutturare a breve i nostri ospedali. O forse ricordo male?
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