Comunicato PD:
Pieno appoggio ai comuni ossolani in merito al progetto Interconnector di Terna
Ieri pomeriggio a Domodossola è stato presentato il documento contenente le osservazioni sul progetto Interconnector di Terna - relativamente alla tratta che dal confine svizzero in alta Valle Formazza arriva fino a Pallanzeno, dove è prevista la centrale di conversione su cui convergeranno le due nuove linee AT previste - inviate la scorsa settimana alla Regione Piemonte, al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Ambiente come contributo al procedimento di valutazione di impatto ambientale in corso.
La Segreteria provinciale del Partito Democratico del VCO condivide fermamente i contenuti del documento e plaude al metodo di concertazione messo in atto dall’Assessore Antonio Leopardi attraverso il quale si è arrivati alla sottoscrizione di un documento sostanzialmente unitario da parte dei Comuni di Baceno, Beura Cardezza, Crevoladossola, Domodossola, Masera, Montecrestese, Pallanzeno, Trontano e Villadossola, dando massima forza alle istanze di un territorio che si presenta come un fronte unito.
Nel merito, evitando di addentrarci nei dettagli degli specifici rilievi compiutamente espressi nel documento in questione e al quale pertanto si rimanda, è opportuno sottolineare l’importanza della questione di fondo: premettendo che l’elettrodotto Interconnector rappresenta un’opera strategica per il nostro paese, la cui necessità e fattibilità non è in discussione, è altrettanto indispensabile contenerne gli effetti impattanti su di un territorio dove la conservazione dell’integrità paesaggistica e naturalistica è la premessa indispensabile per importanti prospettive di sviluppo economico legate al turismo "sostenibile" e "di qualità".
Ogni azione – progettuale e tecnologica – deve essere messa in campo per minimizzare e laddove possibile abbattere gli effetti negativi di quest’opera, in maniera virtuosa e in un’ottica "win-win" di massimizzazione dell’utilità generale, senza cioè scaricare le disutilità da un territorio/Comune all’altro ma attivando interventi che sollevino tutti da vincoli ed esternalità negative.
Nel metodo, un processo di confronto e discussione aperto tra i vari Comuni portatori di interesse, al fine di individuare una posizione condivisa, organica e coesa, che possa rappresentare la posizione dell’intero territorio, rappresenta un metodo che riesce a dare spazio alle posizioni di tutti, caricandole del peso e della forza rappresentata dalla massa dei soggetti partecipanti. Un metodo virtuoso che auspichiamo di vedere praticato sempre più spesso dagli amministratori di questo territorio, soprattutto in questa fase storico-politica di importanti riforme degli assetti degli enti locali.
Sauro Zani
Responsabile Ambiente e Infrastrutture segreteria PD VCO
La lettera di Legambiente, WWF e Pro Natura, inviata a Ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico per i Beni e le attività culturali ed alla Soprintendenza per i beni archiettonici.
In merito alla richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale presentata dalla Società Terna S.p.A. - Rete elettrica Nazionale, inerente il progetto di “Razionalizzazione rete Alta Tensione nella Val Formazza – Interconnector Italia – Svizzera”, ed al relativo studio di impatto ambientale, le scriventi associazioni di tutela ambientale, limitandosi al territorio del Piemonte, osservano e propongono quanto segue.
1) Gli elettrodotti attraversano zone di grande interesse paesaggistico e naturalistico
I nuovi elettrodotti prevedono l’attraversamento di zone di grande interesse paesaggistico e naturalistico del Passo San Giacomo, dei Laghi Toggia, Boden, Kastel, del Lago Nero, dell'Alpe Cravariola e del Lago di Matogno.
2) La normativa vigente sui campi elettromagnetici non rassicura i Cittadini
La normativa vigente non è di per sé sufficiente a rassicurare i Cittadini circa gli effetti a lunga scadenza della esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza.
Infatti desta molte perplessità il fatto che persino il cosiddetto “obiettivo di qualità” sia stato fissato ad un valore di ben tre microTesla, quando il valore ritenuto in larga misura più opportuno in base al principio di cautela avrebbe dovuto essere di solo 0,2 microTesla, cioè quindici volte più basso.
Anche le modalità con cui il rispetto di tale limite dovrà essere verificato non appaiono cautelative, riferendosi alla “mediana” dei differenti valori giornalieri, e consentendo quindi di esentare dal limite quasi la metà dei valori più alti presenti nell’arco delle 24 ore.
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3) I Cittadini chiedono una definizione del tracciato altamente cautelativa stabilita attraverso una inchiesta pubblica
Per le ragioni esposte nei due punti precedenti, si ritiene indispensabile che vi possa almeno essere una definizione del tracciato che sia altamente cautelativa e che possa essere verificata da tutti i Cittadini interessati.
Abbiamo invece potuto constatare come il progetto non sia conosciuto dalla maggioranza delle collettività che sono attraversate dalle nuove linee elettriche e quanto invece siano importanti le loro specifiche osservazioni.
Da ciò discende la richiesta, di cui le scriventi associazioni si fanno senz’altro portatrici in prima persona, di poter svolgere nella zona interessata una “inchiesta pubblica”, come previsto all’articolo 24 del Dlgs 152/2006, nell’ambito della quale mettere anche a disposizione delle collettività locali la documentazione completa del progetto e soprattutto acquisirne le specifiche valutazioni a livello locale.
Si richiede pertanto alla Autorità Competente per il presente procedimento, ed al Responsabile del relativo procedimento, di voler disporre lo svolgimento di una inchiesta pubblica nelle zone interessate dal progetto, riservandosi in tale occasione di proporre anche proprie osservazioni specifiche.
4) Paesaggio e naturalità
Le zone interessate dall’elettrodotto costituiscono un’insieme di aree alpine di eccezionale interesse per i loro aspetti paesaggistici e naturali, come si evince anche dal Piano Paesaggistico Regionale adottato dalla Regione Piemonte con D.G.R. n.53-11975 in data 4 agosto 2009, e che per tale motivo è assolutamente necessario che vengano integralmente preservate.
5) Consumo di suolo
Non risulta esplicitato il consumo di suolo indotto dall’insieme delle opere, consumo che si può verosimilmente prevedere assai elevato.
7) Fabbisogno di importazione elettrica
L’opera in progetto risulta essere scarsamente motivata in quanto le necessità di importazione di energia elettrica dalla Svizzera stanno progressivamente diminuendo.
Dai dati pubblicati da Terna sull’esercizio del sistema elettrico nazionale (2013) si evince che l’energia elettrica importata dalla Svizzera nel 2013 è stata di 23.346 GWh, mentre nel 2012 era di 25.297 GWh.
La suddetta diminuzione della necessità di importazione, oltre che essere auspicabile, è anche la prevedibile conseguenza della incentivazione in Italia della efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili: basti pensare che nelle sole regioni Piemonte e Lombardia, confinanti con la Svizzera, la sola produzione annua di energia elettrica da impianti fotovoltaici ammontava nel 2012 a oltre 3.000 GWh.
8) Osservazioni presentate dal Comitato Mo.N.Te.
Si condividono le osservazioni presentate dal Comitato Mo.N.Te., sottolineando la particolare criticità del tracciato nella zona Matogno-Cravariola, in una grande area incontaminata che deve rimanere tale.
9) Alternative possibili per una eventuale interconnessione fra le reti elettriche di Italia e Svizzera
Si fa rilevare che nella pubblicazione
“Technical information on Projects of Common Interest accompanying the Commission Delegated Regulation (EU) No 1391/2013 of 14 October 2013 amending Regulation (EU) 347/2013 of the European Parliament and of the Council on guidelines for trans-European energy infrastructure as regards the Union list of projects of common interest”
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del 9 gennaio 2014, tratta dal sito internet della Commissione Europea, tra le interconnessioni elettriche previste, compare ufficialmente la
“PCI Italy – Switzerland interconnection between Thusis/Sils (CH) and Verderio Inferiore (IT)”, definita “A +/- 400 kV HVDC cable interconnector of 150 km (of which 47 under Como lake) and with a capacity of 1000 MW (1100 MW continuous overload) between Verderio Inferiore, near Milano (IT) to Thusis, Graubunden Canton (CH) (onshore)”,
della quale si afferma che
“Great part of the cables route will exploit a section of an existing oil pipeline, no longer in service since January 1997 and that crosses the Italian and Swiss border at Splügenpass and is running close by the two grid interconnection points of the Greenconnector project (Sils i.D. in Graubunden and Verderio Inferiore, Lecco)”.
Traduzione: Gran parte del percorso cavi sfrutterà una sezione di un oleodotto già esistente, non più in servizio dal gennaio 1997 e che attraversa il confine italiano e svizzero a Passo dello Spluga e passa vicino ai due punti di interconnessione della rete del progetto Greenconnector (Sils iD in Grigioni e Verderio Inferiore, Lecco).
Lo stato di avanzamento del suddetto progetto è indicato come
“The project is at a very advanced stage of technical and environmental feasibility, with a large number of detailed studies, ranging from topographical studies, marine surveys of the lake route, temperature and resistivity studies along the route, geological studies, load flow studies, grid studies (harmonic, filter design), etc. having been already performed during some 8 years of project development activity”.
Traduzione: Il progetto è in una fase molto avanzata di fattibilità tecnica e ambientale, con un gran numero di studi dettagliati, che vanno dagli studi topografici, indagini marine sul percorso nel lago, sulla temperatura e studi di resistività lungo il percorso, studi geologici, studi di flussi di carico, studi sulla rete (armoniche, progettazione del filtro), ecc. che sono stati già eseguiti durante circa 8 anni di attività di sviluppo del progetto.
Si richiede pertanto che la suddetta ipotesi progettuale sia considerata fra le alternative nella Valutazione di Impatto Ambientale.
Per quanto sopra esposto, le scriventi Associazioni di tutela ambientale chiedono che i progetti oggetto delle presenti osservazioni siano ritirati e riconsiderati, mantenendo la sola parte riguardante le opere compensative in Val Formazza previste nella Convenzione fra Terna S.p.a. e Regione Piemonte del 29.10.2009, e che, in caso contrario, si disponga l’esecuzione di una inchiesta pubblica nelle varie zone interessate.
Evento del Comitato locale “Salviamo il Paesaggio Valdossola”
Progetto TERNA SpA:
Razionalizzazione rete alta tensione Val Formazza kV220 e Interconnector Svizzera-Italia “All’Acqua-Pallanzeno-Baggio” kV380
VENERDI’ 8 agosto p.v. ore 17,30
- Pallanzeno (VB) presso campo sportivo situato oltre la ferrovia Domo-Novara e al di là del canale Enel. Posteggio Bar Pizzeria “Sporting”
- SIT-IN di obiezione del Comitato locale “Salviamo il Paesaggio Valdossola” sull’erba dei prati dove dovrà sorgere la Centrale elettrica di conversione rete AC/DC, relativa al progetto in oggetto - Rendere pubbliche le nostre Osservazioni allo Studio di Impatto Ambientale integrato relative a tutta l'opera (nuovi elettrodotti 380 Kv e 220 Kv, nuove centrali di Pallanzeno e di Baggio, Razionalizzazione rete esistente) inviate a Roma e a Torino.
- Accogliere e unire le Associazioni ambientaliste del territorio e i Comitati spontanei di cittadini che si stanno attivando autonomamente in merito all'opposizione al progetto: vogliamo e dobbiamo fare rete ! - Coinvolgere altre persone e dare avvio ad una raccolta di firme. - Decidere le prossime azioni da intraprendere (x esempio: MAXI meeting al Lago Kastel in Val Formazza a settembre).
Ci potete vedere anche su FB. Evento: “L’oro verde vale di più”
Filippo Pirazzi e Sonia Vella Tel. 338 613 2825 – 348 8828 001
Referenti Comitato locale “Salviamo il Paesaggio Valdossola”