Uno Statuto approvato il 6 gennaio 1910 regolava il funzionamento del Circolo “Vinicola Libero Pensiero”. Una Commissione nominata dai Soci si occupava di acquisto merci e aveva l'obbligo di analizzare e verificare quanto acquistato e fissarne i prezzi a vantaggio dei soli Soci.
Ogni Socio doveva essere provvisto del “Libretto Statuto” e di una ‘Tessera di riconoscimento. ‘Il 29 gennaio 1914 la denominazione cambiava da “Circolo Vinicolo Libero Pensiero” a “Circolo Libero Pensiero”, con gli stessi ideali dei Soci Fondatori il Circolo è arrivato ai nostri giorni.
Il grande sforzo di questi anni è stato quello di migliorarlo, adeguarlo alle moderne esigenze e farlo rivivere come luogo di incontro, comunicazione e solidarietà. Alcuni interventi importanti sono diventati realtà, altri sono stati individuati. Il tutto va collocato nell'ottica del recupero del nostro Paese e di quanto lo attornia: come il percorso religioso con piccole cappelle votive disperse fra i boschi, il vecchio mulino a fondo valle, i lavatoi, fontane e fontanelle di pietra in paese.
Per finire, il Torchio del novecento (nelle cantine del Circolo), utilizzato per produrre vino e aceto, che da questa ricorrenza diventa il nostro Logo. Il Circolo “Libero Pensiero” auspica di poterlo recuperare con annessa piccola area espositiva [per Costumi d'epoca (1910/1916) e attrezzi del a vita rurale con all'esterno il Campo da (Bocce, per rinverdire e valorizzare i nostri affetti, i nostri ricordi, il nostro passato e il nostro futuro.
Il Presidente
Delia Gagliardi