Non rientra nella nostra logica e non siamo abituati al posso, faccio e comando, ma al rispetto dei ruoli istituzionali, delle competenze e ovviamente dell’applicazione delle norme vigenti. Le scorciatoie, sempre foriere di ritardi e spesso di danni, non ci appartengono!
Le leggi non hanno colore politico, vanno sempre e comunque applicate!
In questo modo ha agito la Provincia con il suo Presidente ed i propri uffici provinciali.
Ma ha fatto molto di più! A fronte del diniego del rinnovo, con modifica, dell’autorizzazione ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. all’esercizio dell’impianto di trattamento rifiuti (Centro RD) ubicato in Località Prato Michelaccio a Mergozzo, per incompatibilità rispetto alle norme dettate dal PAI (impianto in Fascia B di esondazione del Fiume Toce e con scenario di pericolosità P2 da PGRA) del 28.02.19, il Presidente della Provincia ha emanato propria ordinanza di 6 mesi per l’esercizio in deroga ai disposti di legge finalizzata a garantire continuità della RD nelle more dell’attuazione da parte di Conser VCO di un progetto a soluzione della criticità (delocalizzazione impianto/conversione a centro di trasbordo).
L’ordinanza, sempre a norma di legge, è stata reiterata per ben 3 volte per un periodo complessivo di 24 mesi.
Nei 24 mesi a disposizione non risulta che ConserVCO abbia dato attuazione ad un progetto per superare la criticità. Se ciò non corrispondesse al vero qualcuno ci smentisca con atti e non con parole!
Il Sindaco di Verbania che affannosamente cerca di scaricare oggi sulla Provincia, forse domani sulla Regione Piemonte, la responsabilità di eventuali futuri aumenti tariffari che graveranno sulle spalle dei cittadini, e che per il ruolo che ci compete faremo di tutto per evitare, talvolta è colpito da vuoti di memoria.
Allora Le ricordiamo il suo ruolo di protagonista svolto negli anni scorsi quale socio di maggioranza di ConserVCO di cui si deve assumere in toto le proprie responsabilità:
1. Nel 2016 si spese per cambiare l’amministratore delegato, nonostante che nel corso del suo mandato 2014- 16, aveva risanato il disavanzo della società, perché la società necessitava di una gestione non meramente ragionieristica, ma strategica. I risultati e le attività strategiche della gestione 2016-18 sono stati pari allo zero.
2. Nel luglio 2019, sempre in qualità di socio di maggioranza relativa, propose un nuovo amministratore delegato. Dal 28.02.18 ad oggi in 2 anni, periodo avuto a disposizione grazie alle 4 ordinanze emanate dal Presidente della Provincia, ConserVCO non ha dato attuazione ad alcun progetto di delocalizzazione impianto/conversione a centro di trasbordo.
3. Con il supporto del Comune di Verbania, la società ha invece dedicato e perso prezioso tempo a presentare ricorso al TAR contro il diniego della Provincia. La sentenza ha dato ragione su tutti i punti contestati alla Provincia.
Ad oggi è inoltre opportuno ricordare che agli atti della Provincia non risulta depositata alcuna istanza corredata da idonea documentazione di legge per ottenere autorizzazioni necessarie all’attuazione del progetto. Ma Marchionini, forse consapevole della propria debolezza e delle proprie effettive responsabilità, preferisce attaccare piuttosto che affrontare e risolvere il problema!
E l’ultima ordinanza emessa dal presidente scadrà il 21.02.202! Ma non vogliamo essere cattivi profeti se dopo ci sentiremo dire che la responsabilità di eventuali rincari tariffari sarà del Presidente della Regione, perché per taluni l’importante non è risolvere i problemi ma scaricare le responsabilità su altri!
Ribadiamo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che è totale la nostra volontà di collaborazione con il Consorzio Rifiuti del VCO e con i Comuni, ma sempre nel rispetto delle disposizioni legislative.
Il gruppo consigliare Per la specificità del VCO
Giandomenico Albertella, Marco Bossi, Damiano Colombo, Marina Oliva, Rino Porini, Ivan Rainoldi