Sui provvedimenti iniqui del decreto "Rilancio 2", che è destinato a creare nuove ricadute negative per quanto riguarda l'economia dei territori di Vco e Novara, il senatore della Lega Salvini Enrico Montani annuncia un'interrogazione parlamentare che fa seguito al grido di allarme proveniente dagli addetti ai lavori del settore turismo delle due province.
"Il decreto del 14 agosto emanato dal Governo - spiega in una nota - crea senza alcuna logica disparità tra aziende e aree dello stesso Paese e particolarmente colpiti risultano essere proprio il Verbano Cusio Ossola e il novarese".
Montani punta il dito contro l'articolo 78 che va ad abolire la seconda rata Imu per le strutture ricettive con categoria catastale D/2, ma ponendo la discriminante che proprietà e gestione coincidano e contro il 59, che prevede che solo le imprese site in zona A di comuni capoluogo di provincia o città metropolitana possano godere di ulteriore contributo a fondo perduto, purché dimostrino di aver avuto presenza consistente di turisti stranieri in numero pari o superiore a quello degli abitanti.
"Per quale motivo Milano o Roma o la stessa Verbania dovrebbero godere di questo privilegio, mentre ad esempio imprese di Arona o Domo, Baveno o Stresa, che certo possono vantare normalmente presenza di turisti stranieri ben superiore rispetto ai propri abitanti e che quest’anno sono praticamente scomparsi con gravissime ripercussioni economiche, non sono ricomprese? Forse il fatto di trovarsi in cittadine più piccole ha creato loro minor danno?
O semplicemente le lobby non sono abbastanza potenti?". "Tutte le aziende - conclude la nota del senatore Montani - sono state penalizzate dall’emergenza Covid-19 e tutte stanno patendone ancor oggi le conseguenze".