Un momento semplice ma ricco di significato. Una breve cerimonia con poche persone, nel rispetto delle regole e norme ancora in vigore e la conferma di quanto significhi il Santuario della Madonna del Fontegno per i quarnesi ma anche per omegnesi e cusiani.
Domenica 10 maggio, in occasione della festa della mamma e proprio durante il mese dedicato alla Madonna, ancora in emergenza Covid, le comunità delle Quarne hanno voluto compiere per se e per tutti un piccolo gesto come ringraziamento e come rinnovata preghiera affinché al presto si posa archiviare questo momento buio della nostra vita.
Erano presenti il parroco don Pietro Minoretti, i sindaci delle Quarne Augusto Quaretta e Paolo Gromme, l’assessore Mattia Corbetta in rappresentanza della città di Omegna, Carlo Quaretta promotore dell’iniziativa e membro della Protezione Civile e un solo rappresentante per ciascuna delle associazioni e realtà del territorio.
Presente anche il pittore Maurizio D’Angiò che realizzato e donato il quadro intitolato “La speranza” posato nella cappella del Santuario, accompagnato da una targhetta che purtroppo passerà alla storia: “Anno 2020 – Pandemia Coronavirus. La comunità di Quarna si affida all’intercessione della Vergine Maria”.
“E’ significativo ritrovarci qui oggi non solo per ringraziare di aver preservato le nostre comunità, ma per condividere il dolore di molte persone e famiglie e ricordare il sacrificio e la dedizione dei medici, degli infermieri e dei volontari che loro malgrado sono stati e sono i protagonisti di questo tempo. – ha sottolineato Augusto Quaretta – Stiamo intravedendo la luce in fondo al tunnel e siamo in questo luogo per rinnovare la nostra speranza, augurandoci di poterci ritrovare magari già nel mese di agosto come avviene da tradizionalmente, per una cerimonia più aperta e coinvolgente. Il Santuario della Madonna del Fontegno è da sempre un punto di riferimento essenziale per tutti noi e continuerà ad esserlo. Oggi è anche la festa della mamma e ci affidiamo a Lei con devozione e l’affetto di un figlio.”
Dopo gli interventi del sindaco Gromme, dell’assessore Corbetta e la spiegazione del quadro di Maurizio D’Angiò, don Pietro ha concluso con una bella e speciale benedizione e quindi con il canto dedicato proprio al Fontegno.