E per questo motivo la sera di 11 ottobre a Bracchio, è stato possibile realizzare la performance astronomica che avevo progettato negli scorsi mesi estivi. Nonostante fosse presente in cielo la luna quasi piena, che non offriva altro che se stessa all'oculare, a Bracchio sul cortile di una abitazione privata, ho presentato un programma a carattere astronomico, che comprendeva inizialmente la visione della Luna sullo schermo TV, tramite il collegamento tra una fotocamera reflex digitale, un Televisore digitale ed un telescopio rifrattore mosso da una montatura equatoriale motorizzata.
Il numeroso pubblico, con diverse decine di persone, ha potuto provare la prima esperienza di osservazione della Luna, dapprima ingrandita 20 volte, e successivamente 100 e 200 volte. Alcuni bimbi presenti nel pubblico, mi hanno chiesto dove erano giunti gli astronauti delle 6 missioni Apollo, ed ho così potuto indicare sullo schermo TV i sei siti sui quali era giunta l'umanità tramite i dodici astronauti che si erano avvicendati a fine anni 60 ed inizio anni 70. Questo è stato anche una commemorazione del primo sbarco lunare avvenuto 50 anni fa con Neil Armstrong e Buzz Aldrin che misero per primi piede sul suolo selenita.
A quel punto ho proseguito offrendo informazioni fisiche della Luna, dal suo diametro alla gravità, dalle cause della presenza di numerosissimi crateri, sino alla causa della misteriosa ed affascinante presenza del lato eternamente oscuro del satellite terrestre. Ho proseguito la serata con la visione collettiva di decine di immagini astronomiche di mie fotografie riprese sempre e solo dal verbano, su soggetti differenti con didascalie informative, dal Sole, alle comete, dai pianeti al cielo profondo ( Deep Sky ), dalle meteoriti alla via Lattea, sino al soggetto che stava brillando in cielo, la Luna. La visione è stata accompagnata da domande da parte di spettatori, commentando i diversi fenomeni visti con interessanti considerazioni filosofiche, e ricordando che la scienza non rinuncerà mai alle scoperte di ogni tipo, dal mondo microscopico a quello macroscopico dell'universo.
Durante quella serata sono stato coadiuvato nella preparazione dell'attrezzatura e sui commenti da Mauro Diluca di Bracchio, promoter da tempo di questo tipo di manifestazioni, e da Rodolfo Piralla, un esperto progettista e realizzatore di meridiane solari residente in zona. Rivolgo un ringraziamento particolare ai signori Michela e Federico, proprietari del sito, che ci hanno ospitati con molta cortesia e disponibilità.
Bracchio - 11 ottobre 2019 – Serata astronomica per tutte le età.
La serata si è conclusa dopo due ore con evidente soddisfazione dei presenti e qualche scatto fotografico al pubblico di Giuseppina Amati di Gravellona Toce e si è parlato di ripetere la performance astronomica in altre occasioni, soprattutto in serate invernali che senza la presenza della Luna, offrono la visione dei più begli asterismi dell'anno, come la costellazione di Orione con la sua nebulosa M42, ed altre costellazioni ricche di fascino.
Sempre in autunno avverrà in pieno giorno un fenomeno inconsueto ed imperdibile : il transito del pianeta Mercurio davanti al disco del Sole. La data sarà 11 novembre, e l'inizio transito avverrà alle ore 13,35, con il cosiddetto Primo Contatto, seguito dal Secondo contatto alle 13,37, per poi giungere alla massima distanza alle ore 16,19. Seguirà alla lenta discesa di Mercurio, che tramonterà assieme al Sole, e da quel momento non si potranno più seguire il Terzo contatto (ore 19,02 ) ed il Quarto Contatto ( ore 19,03).
Mercurio è il più piccolo pianeta del nostro sistema solare, con un diametro di 4878 Km, con una temperatura che varia da un minimo di – 180° ad un massimo di + 430°, e la sua distanza dal Sole è la minore di tutti i pianeti, con 57,9 milioni di km.
Si sa che i transiti di Mercurio sono abbastanza rari, ed avvengono in maggio oppure in novembre, e 13-14 volte in un secolo. Il prossimo transito avverrà il 3 novembre del 2032. Quando il transito si verifica in maggio, Mercurio si trova all'afelio ( massima distanza dal Sole ). Invece quando avviene in novembre, si trova al perielio ( minima distanza ) per cui l'11 novembre il disco di Mercurio apparirà più piccolo ancora rispetto al transito precedente (9 maggio 2016).
Per registrare immagini fotografiche sarà necessario usare almeno un teleobiettivo di 200-300 mm di lunghezza focale, e ancor meglio se si disponesse di un telescopio che offrisse più ingrandimenti. Va ricordato che osservare e fotografare il Sole richiede sempre l'uso di un filtro solare apposito da porre davanti all'obbiettivo dello strumento ingranditore, per proteggere i nostri occhi dal pericolo di lesioni irreversibili alla retina.
I filtri più noti sono in Mylar, Astrosolar, ed in vetro ottico specifico, che permettono sia l'osservazione che la ripresa fotografica senza rischi. Si tenga presente che il disco di Mercurio si vedrà molto piccolo rispetto al Sole, e che il fenomeno continuerà a mostrarlo in posizioni diverse ad ogni minuto, e si potrà registrare il transito del pianeta in evoluzione, scattando numerose foto a distanza di alcuni minuti una dall'altra, segnalando ora e minuti di ogni scatto. Un affascinante e quasi misterioso modo di conservare immagini scientifiche irripetibili.