«Grazie allo straordinario impegno del Consorzio Servizi Sociali e con l’ausilio di tante persone si è evitato che l'arrivo di questi giovani diventasse una potenziale fonte di tensione in Città, e per questo ringrazio moltissimo chi si è prodigato per dare degna accoglienza ai profughi - dichiara Mirella Cristina -. Ora però ci vuole lo stesso impegno per far sì che la fase di emergenza finisca al più presto: è evidente che la maggior parte di questi giovani non abbia alcuna intenzione di restare a Verbania, per loro questa è solo una tappa di viaggio. Per tal ragione mi appello a tutte le Autorità competenti affinché il loro status sia chiarito il prima possibile e si proceda di conseguenza».
Mirella Cristina sottolinea poi che la sua visita è avvenuta di concerto con la candidata di centrosinistra Silvia Marchionini : «Come ho già detto in passato quando proposi un "programma minimo comune" a tutti i candidati non avevo alcun desiderio di larghe intese, ma la consapevolezza che per affrontare certi problemi c'è bisogno dell'impegno di tutti, al di là degli steccati della politica: Silvia ed io in questo ci siamo trovate pienamente d’accordo. Ognuno con le proprie idee e le proprie sensibilità ma disponibili ad ascoltarsi per il bene della comunità».
Cristina: profughi "Uscire il prima possibile dall'emergenza"
Uscire il prima possibile dalla fase dell'emergenza. È quello che chiede la candidata a sindaco di Verbania Mirella Cristina dopo la visita compiuta questo pomeriggio all'ex Istituto Maria Ausiliatrice di Antoliva, dove sono ospitati i 50 profughi.
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La cosa migliore per uscire NOI dalla crisi (anche se con sta gente legata ai vecchi partiti ci credo molto poco), è mandare tutti sti immigrati irregolari a casa loro e, se è il caso, aiutarli lì; qui siamo già noi nell'emergenza e per questa povera gente non ci potrà mai essere un futuro, tranne che chiedere la carità o lavare i vetri ai semafori. Secondo voi è aiutarli così? Secondo il mio modestissimo parere è calpestare la loro dignità. Purtroppo però siamo in Italia e ai politici tutto questo impasto di buonismo fa marketing per prendere voti, sopratutto da quella fascia di popolazione bigotta che, da una parte misticamente prega e dall'altra cerca di inchiapettare il suo prossimo, possibilmente italiano doc. Fidatevi, di questi ipocriti c'è ne a camionate!
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