L'epidemia influenzale è stabile
La 3° settimana del 2018 (15-21 gennaio) registra una sostanziale stabilità degli accessi ai DEA (Verbania e Domodossola) e del PPI (Omegna) rispetto alla settimana precedente.
Il numero degli accessi al giorno sono passati da 142,7 della prima settimana monitorata (27nov-3dic) passando per il valore più elevato 184,1 della settimana tra Natale e Capodanno per poi andare a decrescere sino al valore di 156,0 della scorsa settimana.
Non siamo ancora ritornati ai valori iniziali ma lentamente ci stiamo arrivando: la fase di sviluppo avviene, di norma, più velocemente della fase di regressione, quindi dobbiamo attenderci che torneremo ai valori di inizio due-tre settimane.
L’andamento degli accessi nei due Dea (Verbania e Domodossola) è sovrapponibile con una costante maggiore frequenza a Verbania mentre al Ppi di Omegna l’epidemia non ha influito sull’andamento settimanale che è rimasto praticamente costante in tutte le settimane monitorate.
Le differenze percentuali tra gli accessi settimanali confermano quanto anzidetto ed, in particolare, il rallentamento degli accessi da tre settimane consecutive anche se i valori non sono ancora quelli della prima settimana monitorata.
I dati diffusi dal SEREMI (Servizio regionale malattie infettive) per la Regione Piemonte rielaborati per l’Asl Vco indicano che l’epidemia influenzale sinora ha colpito circa 30.000 residenti e la stima delle vaccinazioni antinfluenzali effettuate sono circa 25.000.
La valutazione complessiva sarà possibile solo nel mese di febbraio quando potremo verificare e comparare i risultati complessivi dell’epidemia e della campagna vaccinale antinfluenzale.
Si ricorda che l’influenza di per sè non è una malattia grave, lo sono le complicanze che colpiscono le persone che soffrono per una malattia cronica, gli anziani e anche i bambini che non hanno ancora sufficienti difese.
Si consiglia di seguire le indicazioni del proprio medico curante, evitando di assumere antibiotici se non prescritti e di interpellarlo prima di recarsi al Dea o al Ppi.
Se non sono presenti particolari condizioni connesse a presenza di altre patologie o alterazioni dei parametri vitali, in generale la Sindrome influenzale è una patologia non urgente e, quindi in tal caso, viene valutata al triage con codice di priorità verde 60 che comporta tempi di attesa più o meno prolungati per la contemporanea presenza di pazienti con codice di gravità più elevata.
Per chi avesse la necessità di recarsi al Dea di Verbania o di Domodossola può verificare sul sito aziendale (www.aslvco.it e cliccare su “situazione pazienti in DEA”) quanti pazienti sono in trattamento e quanti sono in attesa: può, quindi, scegliere di recarsi nella sede meno affollata.