Una interessante notizia è stata pubblicata qualche settimana fa dalle maggiori testate ed è destinata a far riflettere molti genitori. Un padre separato infatti ha deciso di rivolgersi al tribunale di Mantova per imporre alla ex moglie e madre dei suoi due figli, di rimuovere tutte le foto che ritraggono i bambini da Facebook.
L’uomo ha ritenuto necessario ricorrere alla giustizia perchè aveva già richiesto alla ex moglie di rimuovere le foto, ma la donna aveva continuato a condividere immagini dei bambini. La richiesta è stata accolta, definendo che per pubblicare le foto dei più piccoli sui vari social network, è necessario che entrambi i genitori siano d’accordo.
In altre occasioni abbiamo evidenziato come l’uso della rete e dei social network possa essere pericoloso per i ragazzi che si affacciano a questo mondo, ma spesso sono anche i genitori stessi che sottovalutano i rischi della rete. Condividere immagini che riguardano i bambini significa anche aprire alla possibilità che di esse ne venga fatto un uso improprio: uno fra tutti i fotomontaggi con scopo pedopornografico.
Secondo il garante della privacy Antonello Soro, nel dark web, cioè la parte di internet accessibile solo con particolari procedure informatiche, nel 2016 sono state pubblicate circa 2 milioni di immagini pedopornografiche, ossia circa il doppio rispetto all’anno precedente. Una delle cause di questo aumento può essere identificata anche con la diffusioni di immagini di bambini nei social network. Un altro rischio da non sottovalutare è il fatto che spesso le foto diventano accessibili anche per persone sconosciute, e che possono cercare di avvicinare i bambini nella vita reale, dopo averli visti molte volte sul web.
Le impostazioni sulla privacy a volte non bastano, anche se possono essere un primo passo. Per essere sicuri che le foto siano accessibili solo agli amici, bisogna controllare che di fianco alla data ci sia solo l’icona con le due persone e non quella raffigurante il mondo, che al contrario significa che tutti possono vedere quell’immagine.
Promuovere un uso consapevole di internet dovrebbe essere incoraggiato quindi non solo ai ragazzi, ma anche a tutti gli adulti.
Dott.ssa Francesca Calzaretta
Psicologa
La Girandola - Spazio Psicoeducativo