“Si tratta di un lavoro che richiede tempo, per cui con l’attivazione dei servizi abbiamo deciso di procedere per gradi" ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, intervenendo questa mattina (lunedì- ndr)nella seduta della IV commissione del Consiglio regionale.
“Entro il 2018 – ha aggiunto l’assessore – potremo però già partire con i referti di laboratorio analisi, le immagini radiologiche, i referti di anatomia patologica e di altre prestazioni ambulatoriali, i verbali di pronto soccorso, delle prestazioni di emergenza urgenza e le lettere di dimissione ospedaliera. Puntiamo anche ad attivare la disponibilità delle prescrizioni farmaceutiche, delle prescrizioni specialistiche e gli esiti degli screening”.
La scelta della Giunta Chiamparino è di cominciare dai malati cronici e in generale dai cittadini “fragili”, per cui il consumo di farmaci e la richiesta di prestazioni è più elevata, e di concentrarsi su iniziative che offrono vantaggi ai pazienti e allo stesso tempo rendono più semplici i processi della pubblica amministrazione.
Un esempio pratico è costituito dalla dematerializzazione dei buoni per la celiachia: attraverso un accordo con farmacie, negozi specializzati e grande distribuzione sarà possibile effettuare tutti i passaggi, quindi pagamenti e rimborsi, attraverso il digitale. A gennaio partiranno i test pilota, dalla seconda metà del 2018 si entrerà a regime.
In una seconda fase il piano, finanziato con 17,9 milioni di euro di fondi Por Fesr nell’ambito dell'Agenda digitale piemontese, prevede l'inserimento all'interno del fascicolo sanitario elettronico di ulteriori servizi come Il dossier farmaceutico con cui si rilevano i medicinali consumati, le vaccinazioni effettuate, il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti.