E’ proposta “ Mandragola” produzione progetto U.R.T. e la Corte Ospitale in scena Matteo Alì, Massimo Boncompagni, Alessandra Fabretti, Michele Schiano di Cola, Angelo Maria Tronca, Cecilia Zingaro e Jurij Ferrini che è anche scenografo e regista dello spettacolo.
E’ difficile parlare della Mandragola nel 2000 senza interrogarsi su cosa significhi “fare Teatro oggi”. Il testo pur non essendo visibilmente un’allegoria, può suggerire anche una lettura traslata più propriamente politica; ma al di là dei significati quasi apparenti questa storia può essere intesa semplicemente come una rappresentazione delle umane bassezze, una sagace satira teatrale che deride gli uomini impegnati a perseguire fini più o meno ignobili.
Ispirata da un motivo erotico-cortese - d’ascendenza medievale e di sapore decameroniano, – la straordinaria Mandragola di Niccolò Machiavelli non è solo una perfetta macchina comica, ma anche una meravigliosa allegoria sulla “corruzione della logica politica”: che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata, allargando il suo orizzonte critico anche al clero.
Non si ricorda spesso, che quest’opera è stata messa all’indice dalla chiesa cattolica per più di 400 anni (fino ai primi anni ’50!) e che in quasi cinque secoli di storia non solo non ha perso mordente sull’attualità, ma al contrario è stata in qualche modo una lucidissima premonizione sui nostri tempi, rivelando la nostra stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume - ahimè - tutto italiano. La bellissima lingua musicale, armonica, piena di latinismi e francesismi, con echi dell’accento toscano odierno è assolutamente comprensibile quando è parlata e quindi ascoltata.
“E’ invece un testo infernale da leggere! – scrive Jurij Ferrini nelle note di scena – meglio goderselo a teatro. “.
S’inizia alle 21.15, per i non abbonati biglietti a € 12,00 in prevendita alle librerie Alberti e Margaroli di Intra.