La chiesa, formata da una sola navata e preceduta esternamente da un portico, a fattezze settecentesche ma è stata sicuramente costruita sui resti di un edifico romanico di cui sono ancora riconoscibili delle parti nel sottotetto. In particolare, nel sottotetto settentrionale, si conserva una piccola parte di cornice ad archetti.
Secondo alcuni documenti la chiesa sarebbe stata consacrata tra il 1123 e il 1151 ed era inizialmente denominata Santa Maria in Agro. Alla fine del secolo XVI vi si stabilì la confraternita di S. Giuseppe, da questo la nuova dedicazione.
Inglobata nell’altare della chiesa si trova un’ara latina di dedicazione al dio Silvano, dio dei boschi che è attribuibile al I o al II secolo. Sotto il portico, un’epigrafe in latino, dipinta nel XVIII secolo attribuisce la fondazione della chiesa ai santi Giulio e Giuliano che portarono il cristianesimo nelle zone del Novarese e del Verbano.
Nel luogo dove sorge l’oratorio di S. Giuseppe è stata rinvenuta un’accetta in pietra risalente, con tutta probabilità, all’età del bronzo.
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