La nostra epoca rischia di essere identificata come un punto di non ritorno. L’umanità si è allontanata progressivamente dalla natura e dai processi che ne tutelano gli equilibri; questa separazione è stata innescata (nel XVIII secolo) dalla Rivoluzione industriale, periodo storico che ha determinato cambiamenti di grande impatto dal punto di vista socioeconomico e culturale.
Al momento la nostra incidenza sugli ecosistemi può essere ritenuta imponente, considerando anche il fatto che la popolazione mondiale continua a crescere a un tasso di circa 83 milioni l’anno. Al dato demografico, ai numeri che testimoniano lo stress a cui è sottoposto il sistema ambiente, si aggiunge l’egemonia di una consolidata impostazione culturale e filosofica, cornice entro la quale gran parte delle attività umane vengono subordinate ai parametri della redditività.
Se ne parla in questo innovativo testo.
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