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Provincia VCO: approvato il piano di riequilibrio

Approvato, con il ‘via libera’ dei Revisori dei Conti, il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale: disavanzo di 2,171 milioni da ripianare in cinque anni.

Verbania
Provincia VCO: approvato il piano di riequilibrio
Voto a favore della maggioranza (con astensione di Gallina e Lapidari), voto contro dell’opposizione. In 60 giorni il parere di Ministero dell’Interno e della sezione regionale della Corte dei Conti.

Verbania, 10 febbraio 2014. E’ iniziato con l’invito da parte del Presidente Porini ad osservare un minuto di silenzio, il Consiglio provinciale di oggi, 10 febbraio, Giornata del Ricordo, in cui si commemorano le vittime del massacro delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

La seduta, convocata per l’approvazione del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, si è aperta con l’intervento del Presidente Nobili che, prima di entrare nel vivo dell’argomento all’ordine del giorno, ha voluto soffermarsi sull’esito referendario prevalso ieri in Svizzera a favore del contingentamento della presenza degli stranieri nei Cantoni. Nobili ha annunciato come intenda proporre al voto del Consiglio Provinciale un ordine del giorno di ferma condanna alle tendenze di ‘chiusura’ della Confederazione Elvetica, che penalizzano il lavoro di frontalierato.

Il Presidente ha poi affrontato il tema al centro dell’ordine del giorno odierno, evidenziando come il Piano di Riequilibrio - elaborato con la consulenza dell’esperto indicato dall’UPI e avallato dal parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti – agisca su un disavanzo di 2,171 milioni.

“Si è inoltre riusciti a contenere l’azione di riequilibrio in cinque anni – dal 2014 al 2018 –, anche se la legge consente di spalmare il disavanzo fino a dieci anni. Ora si tratta di inviare il Piano al Ministero dell’Interno che, a fine della sua istruttoria, lo inoltrerà alla sezione piemontese della Corte dei Conti: in 60 giorni esprimeranno il loro parere.

Quello che è apparso evidente una volta in più – ha ricordato Nobili – è che questa difficoltà di parte corrente è stata creata dai tagli decisi dal Governo Monti, dal Governo in carica e – a cascata – dalla Regione. Il decreto legge, con il quale alle Province si toglievano nel complesso 1,2 miliardi all’anno per più esercizi, non è stato controfirmato dal Presidente della Repubblica; il taglio resta sul 2013, ma ad oggi non si sa quanto inciderà in futuro.

Per quanto attiene al fondo regionale per lo svolgimento delle funzione trasferite, l’intendimento della Regione è per una sua ulteriore riduzione, ma dopo la sentenza del TAR che impone alla Regione il trasferimento al VCO di quanto nel 2013 è stato necessario per l’esercizio delle stesse, l’Unione delle Province Piemontesi ha chiesto e ottenuto di aprire un confronto. Dobbiamo poi ricordare che attendiamo che la Regione definisca la percentuale dell’incasso dei bollo auto che – stando alla legge per il federalismo – deve essere assegnata, come già succede in Lombardia, alle Amministrazioni Provinciali. Noi ci stiamo attenendo a misure prudenziali: in ogni caso entro marzo saremo in grado di tornare in consiglio per il voto del conto consuntivo e del bilancio previsionale, nel quale sono ricompresi gli indirizzi stabiliti con questo piano di riequilibrio” ha affermato il Presidente Nobili.

L’Assessore al Bilancio Marcella Severino ha poi indicato le principali voci su cui agiranno i risparmi che consentiranno in cinque anni di riequilibrare i conti provinciali: personale (con la delibera di Giunta della scorsa settimana che ha ridotto la pianta organica dell’Ente da 235 a 190 dipendenti e i dirigenti da 8 a 5, livelli per altro già raggiunti); dismissioni di quote in società partecipate e di alcuni immobili di proprietà; revoca dei contratti di sedi in affitto; annullamento delle spese discriminali e dei compensi per gli organi politici.

Nel dettaglio i 2,171 milioni verranno ripianati risparmiando oltre 175 mila euro quest’anno, 430 mila il prossimo anno, 583 mila nel 2017, 637 mila nel 2017 e 344 mila nel 2018.

Il consigliere Giuseppe Grieco (PD) nel suo intervento ha voluto sottolineare l’accelerazione che si è voluta dare alla preparazione della documentazione e il poco tempo concesso ai consiglieri per una disamina approfondita.

Marco Campanini (Lega) ha voluto evidenziare la necessità di un richiamo ai dirigenti, affinché nei tempi richiesti ottemperino alla revisione di residui contabili.

A loro – d’accordo il Consiglio – ha risposto, in rappresentanza del Collegio dei Revisori, il dottor Sandro Tortarolo: “nel documento, con cui esprimiamo parere favorevole, abbiamo riportato il giudizio già espresso dalla Corte dei Conti in cui dice che risulta evidente come la critica situazione contabile di questa Provincia sia risultanza di ‘rapporti di difficoltà tra Enti’. Inoltre vorrei ricordare ai presenti – ha evidenziato – come i revisori dei conti siano responsabili nella stessa misura dei consiglieri di quanto si va ad approvare, che da parte nostra è stato appurato nella sua attendibilità. Restiamo vigili per quanto riguarda la sua applicazione”.

Alla prova del voto si è espressa favorevolemente la maggioranza ad eccezione dei consiglieri Gallina e Lapidari, che si sono astenuti.
Augusto Quaretta (Nuovo Centro Destra), Sergio Pella (Lega Nord), Simone Racco (Nuove Prospettive), Paolo Marchesa Grandi (Fratelli d’Italia) Angelo Minini (Pdl) hanno dichiarato apprezzamento per il contenimento delle azioni di ripiano in 5 anni e della definizione della documentazione in anticipo rispetto alla scadenza del 21 febbraio.

Voto invece contrario del Partito Democratico, di Ezio Barbetta (lista ‘Per il VCO con il Ravaioli’) e di Robero Inzaghi (Rifondazione Comunista).



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