Dopo il grande successo del Treno del Foliage, che in poche settimane ha trasportato lungo i binari della Ferrovia Vigezzina-Centovalli migliaia di viaggiatori, la linea che collega domodossola a Locarno si prepara al “cambio d'abito” invernale, offrendo ai passeggeri inediti scorci tra Italia e Svizzera.
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The Telegraph viaggia a bordo del Treno del Foliage: un reportage ricchissimo, una vetrina straordinaria “Il viaggio in treno più spettacolare d'Europa”, così la giornalista Sarah Baxter definisce il tragitto della Ferrovia Vigezzina-Centovalli.
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Dal 12 ottobre al 17 novembre a bordo del Treno del Foliage: tra il Lago Maggiore e la val d'Ossola l'esperienza più amata dell'anno.
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Con 632 iscritti la Sgamela’a d’Vigezz si conferma classica di fine stagione per la valle vigezzo: la pioggia non frena il successo della 51esima edizione.
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Sarà visitabile fino al 29 settembre a Palazzo Silva di domodossola la mostra "Misurare il tempo e seguire le stelle", con 75 ricostruzioni di orologi solari, meccanici e astronomici.
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Una splendida giornata di sole, sabato 31 agosto, ha illuminato le montagne di confine tra la valle Rovana e la valle Ossola; i sentieri che da Cimalmotto in Svizzera conducono all’ Alpe Cravariola, hanno accolto i passi di un centinaio di persone, italiane e svizzere, in cammino sulla storia di questo territorio, luogo di storie di frontiera, di partigiani, spalloni, passatori, pastori, casari, di sopravvivenza, di memoria e di guerra.
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Dal 30 agosto al 2 settembre attesi nella loro patria d'origine 1.000 spazzacamini: evento clou la sfilata di domenica 1 settembre a Santa Maria Maggiore (VB).
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Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), la Regione ha destinato 3 milioni di euro per il restauro di edifici di interesse culturale, religioso e rurale.
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Primo appuntamento culturale dell’estate 2024 al Polo Museale UniversiCà di Druogno, in valle vigezzo. Sabato 20 luglio alle ore 17 nell’ala est della ex colonia montana proseguiranno le celebrazioni per il centenario della Ferrovia Vigezzina.
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Il 13 luglio a Palazzo Silva di domodossola inaugura la mostra con 75 ricostruzioni di orologi solari, meccanici e astronomici realizzate da Guido Dresti.
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In sella alle biciclette avremo modo di scoprire la ricchezza del patrimonio storico, architettonico, culturale e naturalistico della valle conosciuta come la “valle dei pittori”.
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Un urto laterale, sul rettilineo di una strada extraurbana in agosto. Una guida distratta ed ecco che avviene l'incidente. É la casistica tipo di un sinistro nel VCO, così come emerge dagli ultimi dati sull'incidentalità nel territorio provinciale giunti all'Automobile Club del VCO e riferiti anno 2022.
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Dal 2 marzo ripartono i corsi della Scuola di Belle Arti “Rossetti valentini”. Tre percorsi formativi di grande valore nell'unica Scuola di Belle Arti ancora in attività sull'arco alpino italiano: dal 2 marzo a Santa Maria Maggiore al via le lezioni di disegno, ceramica e intaglio artistico del legno.
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Da domenica 4 a lunedì 6 febbraio il Distretto Turistico dei Laghi, Monti e valli dell’Ossola sarà presente a BIT Milano, la storica fiera internazionale del turismo in Italia ospitata all’Allianz MiCo, con uno spazio espositivo all’interno dello stand di Regione Piemonte, nel Padiglione 3 (stand C69, C73, D70, D74).
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“A dramatic 'back door' into Switzerland through the Italian Alps”, questo il titolo con cui la giornalista Nicky Gardner inserisce la ferrovia che collega domodossola con Locarno nel lungo articolo dedicato all'itinerario ferroviario del mese.
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Dall'8 gennaio al 3 marzo torna la promozione: si viaggia in due a prezzo di uno
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Con un QR Code sulle carrozze e alle stazioni, i viaggiatori della domodossola-Locarno potranno immergersi in un racconto emozionale della valle tra contributi multimediali e sonori
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24a edizione per il Mercatino di Natale di Santa Maria Maggiore: tra i più grandi d'Europa, con oltre 200 espositori selezionati.
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Enrico Cavalli “compie” 174 anni: per il mese di novembre la Fondazione Scuola di Belle Arti Rossetti valentini lo festeggia con eventi speciali.
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Attraverso Il genio degli Ossolani nel mondo, una grande mostra e un inedito volume, la val d'Ossola sta celebrando ormai da diversi mesi gli Ossolani illustri che hanno lasciato tracce indelebili in Italia, in Europa e nel mondo.
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A chi interessa l'ospedale unico?
A proposito di ospedale unico, penso e mi ritrovo a fare un percorso a ritroso ricordando gli anni in cui la "necessità" della costruzione di un "ospedale unico provinciale" o di "eccellenza", -così veniva definito-, provocava discussioni abbastanza animate fra i cittadini, manifestazioni molto partecipate e per la politica locale era il cavallo di battaglia tanto a domodossola quanto a Verbania, le due città che si contendevano il nuovo nosocomio.
Erano gli anni 1999/2004 ed io ero coinvolto come tutti i cittadini personalmente e politicamente in quanto Consigliere comunale di maggioranza nelle fila del mio partito, Rifondazione Comunista, nella prima Giunta a guida Cattrini con DS -oggi PD-, Rif. Comunista e Margherita.
Colti dal fervore della "necessità" di poter "ospitare" sul proprio territorio il nuovo "ospedale provinciale di eccellenza", il passo successivo era: l'individuazione dell'area destinata allo scopo, indicata in uno spazio tra domodossola e Villadossola, la presentazione dell'O.d.G. al Consiglio comunale atto a ratificare tale scelta, con voto favorevole di tutta l'opposizione e della maggioranza, con voto contrario mio (Rif. Comunista) e del mio gruppo.
Le motivazioni del voto contrario nel corso di quel consesso di una componente della maggioranza, (Rif. Com.) a tale proposta o progetto, furono ampiamente documentate con cognizione di causa, che oggi sono ancora più stringenti che andavano; da quella relativa alla mancanza di un piano Sanitario serio che riguardasse anche le numerose valli ed il loro raggiungimento molto spesso difficoltoso con mezzi di soccorso o per il raggiungimento del San Biagio in determinati periodi dell'anno, oggi ancora più preoccupante per i recenti fatti in val vigezzo e le condizioni in cui versano tutte le strade della provincia e dell'ANAS.
I giorni nostri vedono ripresentarsi la "necessità" dell'ospedale unico provinciale, con decisioni sull'ubicazione della struttura calate dall'alto, decisioni praticamente indolori sia per quanto riguarda quella "politica locale" agguerrita a tutti i livelli, -oggi prestata anche a Roma- passando per Torino Regione, Verbania e altri Comuni interessati anche di altra estrazione politica, ignorando la popolazione ed i suoi punti di vista.
Si tratta della decisione della costruzione di un nuovo ospedale, attenzione, non di un bar o una discoteca, un ospedale che, a rigor di logica, tale struttura richiederebbe un ubicazione con facilità di raggiungimento e accessibilità a tutti evidentemente anche in zona baricentrica tenendo ben presente la situazione del territorio, e invece no, quale il sito prescelto, -secondo me- al di fuori di ogni logica? Ornavasso, oltretutto non in piano, ma in "collina bella vista" con tutto quello che ne consegue di spese, ambiente, consumo di territorio ecc.ecc.. Ma la domanda sorge spontanea: perchè proprio in collina?
Chiudo ribadendo la nostra e non solo nostra contrarietà al nuovo ospedale per i motivi già menzionati aggiungendo che: non essendoci disponibilità economiche dovendo ripiegare su privati finanziatori, il SSN, cioè la SANITA' PUBBLICA SPARIREBBE a favore di quella PRIVATA dove chi HA I SOLDI SI CURA, ALTRI NO.
Al San Biagio sono stati spesi fior di quattrini pubblici, di tutti noi, per poi donare il San Biagio eventualmente a privati in concorrenza con la struttura pubblica. Questo è il mal costume che sta distruggendo quello che di meglio avevamo, la SANITA' PUBBLICA. Sia chiaro, la Sanità come si presenta oggi non è certo il meglio, anzi, ma proprio per questo va rivista, riorganizzata, migliorata e specializzata mantenendo le strutture esistenti ma, ahinoi per tutto questo ci vogliono persone e POLITICI SERI, questa è solo una delle grosse preoccupazioni.
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