Già decisi anche i luoghi della protesta a Verbania rotonda di Fondotoce.
Con lo slogan “Fermiamo l’Italia”, il movimento dei forconi scende in piazza e torna a minacciare il Paese. Il fermo, confermato solo da alcune sigle minoritarie vedrà per 5 giorni blocchi stradali e manifestazioni paralizzare il traffico in tutta Italia, così come è accaduto due anni fa.
“Ritengo sia doveroso chiarire che lunedi’ 9 dicembre non è un fermo del settore dell’autotrasporto - ha sottolineato in una nota il sottosegretario di stato con delega all’autotrasporto, Rocco Girlanda – ma solo di alcuni che aderiscono a movimenti di protesta concomitanti con altre categorie che hanno in animo forme di dissenso eclatanti a livello nazionale e che stanno assumendo in questi giorni preoccupanti toni di carattere ‘rivoluzionario’, dal quale si discostano tutte le maggiori associazioni dei vettori”.
A confermare il fermo è il movimento dei Forconi, Life, Comitati Riuniti Agricoli, Movimento autonomo autotrasportatori, Aitras, Fiap-Traportounito a cui si sono uniti i Co.sp.a (Cobas latte)e i C.r.a. Gli autotrasportatori lamentano il mancato mantenimento degli impegni assunti dal governo e puntano il dito contro la legge di stabilità in cui sono state introdotte disposizioni per l’autotrasporto che non garantiscono soluzioni ai problemi del settore. Duri i toni della protesta. “L’Italia si ferma, ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l’identità di un paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni”, si legge in un volantino delle sigle promotrici in cui si afferma che “ribellarsi è un dovere quando un governo non fa ciò che vuole il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre”.
"L'Italia si ferma" blocchi di protesta
Conto alla rovescia per la protesta degli autotrasportatori che scatterà oggi 8 dicembre a partire dalle 22.00 e continuerà fino al 13 dicembre.
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Si salvi chi può.......
Vermeer
9 Dicembre 2013 - 17:42
S.O.S., la situazione è drammatica. Forse i politici, di sinistra e di destra, non se ne sono ancora resi conto.
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