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Spazio Bimbi: Essere fratelli di bambini con disabilità

Quando in famiglia arriva un bambino con disabilità molto spesso tutti gli equilibri e le dinamiche famigliari vengono profondamente condizionate; è necessaria una rielaborazione di ruoli, equilibri ed emozioni, una riorganizzazione in vista di nuovi bisogni. Crescere con un fratello o una sorella affetti da disabilità non è semplice: il rischio per la famiglia è di vivere concentrata sul disturbo, lasciando poco spazio agli altri figli.

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Spazio Bimbi: Essere fratelli di bambini con disabilità
I fratelli o sorelle di bambini disabili vengono definiti Siblings. Questo termine inglese venne scelto negli anni ’90 dalle prime associazioni di persone cresciute con un fratello disabile, per indicare il loro essere fratelli ma in una maniera un po’ diversa e speciale. I genitori hanno un ruolo fondamentale nell’aiutare i fratelli a prendere coscienza della situazione, mettendo loro sin da subito a conoscenza della verità, senza troppo filtri e con le parole più semplici e comprensibili.

Così come è necessario spiegare la disabilità al bambino che ha il disturbo, lo è anche spiegarla ai fratelli o sorelle. I genitori potranno utilizzare anche libri per bambini, e dovranno cercare di favorire il dialogo sul tema all’interno del nucleo famigliare, in modo che i bambini possano fare domande e trovare delle risposte.

I fratelli devono partecipare a tutti gli aspetti di vita dell’altro, seppur con dei limiti ben chiari altrimenti il rischio è quello di responsabilizzare precocemente questi bambini. Sono i genitori a doversi occupare dei figli. Costringere un bambino ad avere attenzioni particolari per il fratello, a restare sempre con lui e obbligarlo a giocarci insieme è un approccio non consigliabile. Si rischia che il fratello venga vissuto come una presenza imposta dai genitori e si trasformi in un fardello pesante da dover portare. E’ fondamentale garantire al bambino il proprio spazio personale, da dedicare a sé stesso e alle sue attività.

Quando tra i fratelli c’è poca differenza di età spesso si trovano a frequentare la stessa scuola e attività, potrebbe così capitare di trovarsi a vivere delle emarginazioni e pressioni sociali, in particolare da parte degli altri bambini. Ciò li pone in una situazione di conflitto psicologico tra la fedeltà che pensano di dovere ai loro fratelli indifesi e il desiderio di essere riconosciuti come componenti del gruppo sociale a cui appartengono. I genitori dovrebbero cercare di ascoltare ed accogliere emozioni come quelle della vergogna che il bambino in alcuni casi potrebbe sperimentare, così come frustrazione, impotenza e senso di colpa. I bambini proveranno sollievo nel poter esprimere le loro emozioni senza essere giudicati. A questo proposito, nelle scuole un ruolo molto importante lo rivestono gli insegnanti, ai quali spetta il compito di affrontare con la classe il tema della disabilità e aiutarne la comprensione.

E’ evidente che occuparsi di un bambino con disabilità richiede più tempo ed energia da parte dei genitori, a volte questo può creare delle gelosie nei fratelli. Un modo per ristabilire l’equità potrebbe essere quello di riservare dei momenti ai fratelli o sorelle a loro dedicati.

Avere un fratello o una sorella con disabilità non significa assolutamente essere svantaggiati, anzi da questa esperienza fraterna particolare possono svilupparsi competenze emotive molto preziose. Anche se la situazione non è sempre facile per loro, è comunque un’occasione di apprendimento. Il confronto con la diversità insegna la tolleranza, la solidarietà e la generosità, il senso della giustizia e dell’uguaglianza.


Dott.ssa Michela Bottacchi – Psicologa
La Girandola – Spazio Psicoeducativo
lagirandola.spe@outlook.it



1 commento  Aggiungi il tuo

Vedi il profilo di Giovanni% I veri eroi
Giovanni%
15 Gennaio 2017 - 09:28
 
I veri eroi SENZA MEDAGLIE sono i genitori e i familiari di bambini con disabilità.
Tanto amore e tanti problemi che spesso aumentano al crescere dell'età.
Ecco questo è un problema PRIORITARIO.
Non deve mai mancare il sostegno e la concreta solidarietà verso queste famiglie. Bisogna esigere che questo obiettivi siano inseriti in ogni programma politico.



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