Ieri durante la seduta del Consiglio regionale del Piemonte l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello ci ha risposto in merito ad un’interrogazione che il gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola ha presentato per sollevare parecchie controindicazioni in merito all’installazione di una stazione radio base in località Dumera presso il Comune di Oggebbio. Ericsson-H3G e NOKIA in passato hanno presentato richiesta per l’installazione di un’antenna per un’altezza complessiva di 36 metri. Le nostre perplessità, nascono dal fatto che la zona in questione è vincolata alle norme di tutela paesistico ambientale ai sensi dell’Art. 142, comma 1, lett. c) e g) del D.Lgs. 42/2004.
A sollevare la questione è stato il Comitato Alto Verbano che ha chiesto di discutere lo spostamento in un sito alternativo della costruzione dell’antenna di telefonia mobile, per questo motivo il 30 Agosto 2013 presso la sede dell’Ufficio del Comune di Oggebbio, si sono riuniti i rappresentanti del Comitato Alto Verbano, i rappresentanti della Società Ericsson Telecomunicazioni s.p.a. ed i rappresentanti del Comune di Oggebbio. E’ chiaro che, pur in presenza delle necessarie autorizzazioni rilasciate, è evidente il vuoto legislativo che affida alla sola commissione per il Paesaggio il potere decisionale sul posizionamento delle antenne.
A fissare alcuni paletti in materia vi sarebbe una legge regionale del 3 agosto 2004 (n. 19 – Nuova disciplina regionale sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.(B.U. n. 31 del 5 agosto 2004)) che stabilisce le competenze proprie della Regione. A tutto questo dobbiamo aggiungere il fatto che la frazione Dumera del Comune di Oggebbio costituisce un non comune esempio di antico borgo medioevale perfettamente inserito nel paesaggio circostante, caratterizzato da terrazzamenti sostenuti da muri in sasso, raggiungibile mediante una mulattiera lastricata in sasso; che la frazione stessa è ulteriormente impreziosita da uno splendido affaccio sul Lago Maggiore; che Dumera è stata inserita nel Complesso dei centri storici e rurali tradizionali nel progetto “Verbano Cusio Ossola – un Paesaggio a colori”.
Abbiamo chiesto alla Giunta regionale quali iniziative intendesse intraprendere a tutela della popolazione e per la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e quali interventi abbia già messo in atto la Regione in relazione al succitato impianto.
Ci è stato risposto che secondo le competenze regionali le installazioni di impianti sul territorio non possono essere vietate, ma possono essere governate e pianificate attraverso la redazione, obbligatoria per i Comuni, dei Regolamenti Comunali, nel rispetto dei criteri fissati dalla Regione e dei limiti di emissione in ambito di inquinamento elettromagnetico.
Infine la Giunta regionale ci ha fatto sapere che sulla scorta delle informazioni raccolte dall’Arpa Piemonte – Dipartimento Tematico Radiazioni di Ivrea – gli impianti di teleradiocomunicazione presenti nella frazione risultano essere regolarmente in possesso delle previste pronunce favorevoli rilasciate dall’Arpa in merito al rispetto dei limiti normativi ei emissione elettromagnetica.
Con una lettera dell’11 novembre la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Novara, Alessandria e Verbano-Cusio-Ossola ha comunicato l’avvio del procedimento di riesame ed eventuale conseguente annullamento in autotutela del parere positivo rilasciato in merito all’installazione dell’impianto di telefonia mobile e ha chiarito che “chi lo ritenesse, potrà avvalersi della facoltà di intervenire nel procedimento presentando, entro 30 giorni dalla data di ricezione della presente, memorie o documenti pertinenti alla questione”.
Dopo l’intervento della Soprintendenza a questo punto la situazione assume nuovi contorni: Sinistra Ecologia Libertà rimane dell’opinione che le problematiche evidenziate dal Comitato Alto Verbano siano rilevanti e che meritino un ulteriore approfondimento. Chiediamo che la Giunta regionale e l’assessorato competente non si comportino in modo pilatesco, ma si attivino per scongiurare la realizzazione di questa installazione.
SEL si è attivata anche a livello parlamentare , il deputato piemontese Fabio Lavagno ha infatti presentato un’interrogazione parlamentare rilevando che l’installazione andasse contro la normativa denominata il “codice Urbani”, che si presenta come la diretta attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, il quale tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione. All’interrogazione parlamentare ancora non è stata data alcuna risposta e alla luce delle novità emerse per accelerare i tempi e “costringere” il Governo a esprimersi il testo verrà trasformato in Question Time nell’apposita Commissione competente.
Fabio Lavagno – Deputato Sinistra Ecologia Libertà
Monica Cerutti – Consigliera Regionale Sinistra Ecologia Libertà
Deputato SEL si occupa di Dumera
Riceviamo e pubblichiamo la comunicazione dell'on. Fabio Lavagno deputato di SEL e della consigliera regionale Monica Cerutti riguardante la vicenda di Dumera.
6 commenti Aggiungi il tuo
istallazione
andrea
21 Novembre 2013 - 18:24
ormai non si scongiura' piu' la realizzazione......ormai l'antenna e' in piedi e funzionante....quelle multinazionali non perdono tempo.........poi avendo tutti i permessi......
forse bisognava aprire gli occhi quando la gente ha sollevato il problema.......
forse bisognava aprire gli occhi quando la gente ha sollevato il problema.......
ripensamento
lupusinfabula
21 Novembre 2013 - 22:52
Scusate, ma se la Sovrintendenza ci ripensa ed annulla il parere favorevole ciò significa che l'antenna sarà demolita? E in tal caso pensate che Ericsson non andrò a chiedere i danni a qualcuno visto che i lavori sono stati eseguiti in presenza di tutte le autorizzazioni? E chi pagherà? La Sovrintendente di tasca sua o l'ente pubblico con soldi nostri?
il problema e' all'origine
marzio
21 Novembre 2013 - 23:20
La vicenda dell'antenna di dumera deve portare ad un ripensamento da parte del governo della formulazione della legge nazionale sulle telecomunicazioni, e' quedto il nocciolo della questione. Avete provato a cercare in internet quante proteste ci sono contemporaneamente in piu' parti d'italia contro le antenne? Secondo me e' la legge nazionale sulle telecomunicazioni che da troppo potere ai gestori di telefonia, consentendogli di costruire gli impianti su tutto il territorio nazionale perché' equiparate alle opere di urbanizzazione primaria. dumera deve diventare un caso studio e le interrogazioni parlamentari dovrebbero riguardare la modifica della legge nazionale per le telecomunicazioni. Non e' il codice urbani ad avere vuoti legislativi, ma lo strapotere dato ai gestori con una legge ad hoc.
BASTA VOLERE
letizia romerio bonazzi
22 Novembre 2013 - 15:33
Ha ragione Marzio. La legge Gasparri di cui nessuno parla è la causa dei mali che angustiano ormai molti comuni costretti ad autorizzare impianti posizionati ovunque.
Però se i comuni facessero i piani di localizzazione e stabilissero loro i luoghi meno dannosi per la salute e la bellezza del paesaggio, se i comuni contrattassero sempre con le emittenti
le caratteristiche degli impianti e la loro collocazione, se i comuni si alleassero con i cittadini e le associazioni nella difesa dei diritti , se i comuni ponessero i vincoli paesaggistici a tutela del paesaggio anzichè toglierli.. allora diventerebbe meno appetibile per le Emittenti insediarsi dove fa loro più comodo. E' quello che è successo ad Oggebbio. L'antenna sta lì al momento ad indicare una sconfitta cocente per tutti, per i cittadini ed anche per gli amministratori gli uni e gli altri incapaci di proteggere un bene prezioso che è stato loro affidato. ad Oggebbio tra i cittadini però,almeno qualcuno ci ha provato e può tenere la testa alta e la schiena diritta.
Se la Sovrintendenza dovesse dare parere negativo, l'antenna può essere spostata sul terreno alternativo che la Ericsson ha dichiarato idoneo su propria perizia firmata .
Però se i comuni facessero i piani di localizzazione e stabilissero loro i luoghi meno dannosi per la salute e la bellezza del paesaggio, se i comuni contrattassero sempre con le emittenti
le caratteristiche degli impianti e la loro collocazione, se i comuni si alleassero con i cittadini e le associazioni nella difesa dei diritti , se i comuni ponessero i vincoli paesaggistici a tutela del paesaggio anzichè toglierli.. allora diventerebbe meno appetibile per le Emittenti insediarsi dove fa loro più comodo. E' quello che è successo ad Oggebbio. L'antenna sta lì al momento ad indicare una sconfitta cocente per tutti, per i cittadini ed anche per gli amministratori gli uni e gli altri incapaci di proteggere un bene prezioso che è stato loro affidato. ad Oggebbio tra i cittadini però,almeno qualcuno ci ha provato e può tenere la testa alta e la schiena diritta.
Se la Sovrintendenza dovesse dare parere negativo, l'antenna può essere spostata sul terreno alternativo che la Ericsson ha dichiarato idoneo su propria perizia firmata .
spostare antenna
andrea
22 Novembre 2013 - 21:22
credo che nessuno si mettera' mai a spostare il traliccio......e poi diciamo la verita'.....spostarlo di 30 metri dalla frazione di Dumera per avvicinarlo di 30 metri alla frazione di Piazza, dove sorge gia' l'altra antenna.....non mi sembra il caso.....possibile che bisogna metterle per forza li'.....nelle altre frazioni servite da strade,non si possono mettere,
cosi' non pagavano l'elicottero e magari non lo facevano volare a mezzogiorno, facendo tremare i vetri di casa....o li' ci sono i pezzi grossi intoccabili ????????
cosi' non pagavano l'elicottero e magari non lo facevano volare a mezzogiorno, facendo tremare i vetri di casa....o li' ci sono i pezzi grossi intoccabili ????????
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