Vogliamo una Verbania che cresca
Come fare crescere e vivere bene una città? (almeno la metà degli anni di Emma...)
Vediamo crescere intorno a noi grandi opere pubbliche, ben progettate, utili, se non addirittura necessarie o come si usa dire “strategiche” e costose (per lo meno rapportate a quanto siamo abituati a vedere mettere a bilancio nella nostra relativamente piccola realtà).
Di questo non possiamo che essere contenti in quanto creano indotto, valorizzano la città e colmano vuoti urbani e anche culturali che fanno la differenza nella percezione dei cittadini e anche dei turisti.
Ma proviamo a vedere la città come un organismo vivente, quale è.
Un organismo formato da: organi, arterie, tessuti, sistema nervoso, sangue, ecc...
Per vivere (bene) un corpo ha bisogno che tutte le sue parti funzionino, altrimenti non vive correttamente o addirittura, muore.
Immaginiamo gli organi come le grandi opere pubbliche e private, le arterie sono le strade, il sistema nervoso infrastrutture tecnologiche, i tessuti quanto si vede in superficie ed il sangue, finalmente, siamo noi cittadini.
Noi cittadini ci spostiamo fisicamente da un organo all'altro utilizzando strade, virtualmente con le reti tecnologiche, utilizziamo servizi, intorno a noi godiamo del verde, dei colori, degli spazi, probabilmente viviamo pure in uno dei più bei “corpi” della Terra...
Ci accorgiamo quando qualche cosa non funziona in questo organismo, a volte ne percepiamo il motivo a volte no. A volte non capiamo perché viene aggiunto un organo che interpretiamo come ostile e ci ribelliamo o contestiamo.
Traffico, sporcizia, incuria, disservizi ci infastidiscono, come dei virus.
Sono tutte incomprensioni che abbiamo verso questo organismo. Alcune sono anche causa nostra.
Le città come i corpi cambiano, migliorano, peggiorano, invecchiano ma soprattutto sono vissute, in ogni singolo loro aspetto, Teatro Maggiore o Sanpietrino che sia, ogni secondo per tutta la vita di un cittadino, che consciamente o inconsciamente ne subisce le positività e negatività.
Per fare funzionare correttamente una entità, corpo o città che sia, è necessaria una cura giornaliera e puntuale da parte di tutti quanti la compongono ma soprattutto di una pianificazione a lungo termine che permetta di crescere correttamente, curarsi, migliorare, quindi, investire bene le risorse e non vivere alla giornata.
Chiunque vorrebbe avere il migliore Dottore per l'organismo come la città vorrebbe il migliore Urbanista, che trovi una soluzione in prospettiva e non nell'emergenza.
Dipende poi in quale progetto di vita si crede, se la scadenza è a cinque anni oppure a 50.
Nutrire e crescere bene una città non è facile.
L'Amministrazione che è il cervello deve ascoltare le necessita di tutti i cittadini e condividere con loro non le decisioni bensì i ragionamenti che stanno a monte delle scelte (altrimenti non si chiama condivisione ma imposizione).
Le persone non sono solo il sangue che permette al cuore, all'organismo ed anche al cervello di vivere, ma sono soprattutto l'Anima della Città.
Federico Mantero
"Vogliamo una Verbania che cresca"
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Fratelli d Italia, dal titolo "Vogliamo una Verbania che cresca".
1 commento Aggiungi il tuo
Se imposterete un programma di medio-lungo termine interessante e che possa far crescere la città avrete il mio voto. Mi piace anche il paragone tra città ed organismo vivente. E' vero, sono d'accordo. Chi ha studiato un minimo di organizzazione aziendale conosce la contarpposizione tra visione meccanicistica del taylorismo e organizzazioni come organismi viventi. La città è a tutti gli effetti un organismo vivente e pulsante. E come un corpo può essere colpito da malattie gravi.
Ma a questa visione va collegato un bel progetto politico. Vi aspetto.
Auguri
Ma a questa visione va collegato un bel progetto politico. Vi aspetto.
Auguri
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