Don Alfredo Fomia negli anni del suo lungo ministero bavenese, ha saputo essere punto di riferimento non solo per la comunità religiosa ma per tutta la comunità civile, perseguendo, con una visione ecumenica di grande apertura e rispetto, la ricomposizione tra popolo della Chiesa e popolo laico.
E’ stato, anche e soprattutto, colui che ha sollecitato la nostra comunità ad interrogarsi sulla propria storia e sulle proprie radici con un paziente lavoro di ricerca, ascoltando e raccogliendo testimonianze, documenti, ricordi. Grande è stato il ruolo di Don Alfredo quale custode della memoria: il granito rosa e la dignità del lavoro della nostra gente, il sacrificio dei 17 martiri, l’eccidio degli Ebrei.
Sempre inquieto nella ricerca della verità spesso dimenticata ci ha guidato, spronato, motivato nel fare memoria, ricomporre ferite mai sanate, ritrovare verità spezzate dando alla comunità bavenese orgoglio e speranza e lasciando in noi un insegnamento profondo: un futuro responsabile si costruisce con una memoria consapevole. Ideatore, promotore e protagonista del recupero del Centro Storico Monumentale con appassionata e tenace opera ha saputo riconsegnare alla città un luogo simbolo delle nostre radici, dell’identità storica della nostra gente, rendendolo un centro vivo e vitale di incontro e accoglienza.
Don Alfredo Fomia per quasi quattro decenni ha accompagnato la comunità religiosa e civile nei giorni felici, nei momenti di gioia, e ancor più nei passaggi di difficoltà e di crisi con attenta vicinanza alle persone, sapendo confortare, consigliare, guidare.
La Città di Baveno esprime profonda riconoscenza a Don Alfredo Fomia per la lezione di umanità, di responsabilità solidale, di condivisione di valori universali che ha rappresentato preziosa ricchezza per la nostra comunità e che resta solido patrimonio per il nostro avvenire.