Il Comune di Verbania, e Saia s.p.a. proprietaria del terreno situato nel Comune di Villadossola, hanno ipotizzato il riutilizzo del terreno parzialmente contaminato in un area a fini industriali, come previsto dalla normativa, che Saia s.p.a. ha destinato ad un futuro insediamento produttivo.
Se sul piano tecnico/giuridico l'operazione appare perfettamente in regola, sotto l'aspetto politico ha già sollevato polemiche da parte di tutta l'Amministrazione di Villadossola.
Maggioranza e minoranza unite, oltre il danno la beffa in sintesi la posizione del sindaco Bartolucci, che con la sua amministrazione ha sempre osteggiato la nascità del CEM, ritenuto opera inutile, costosa e destinata a nascere e vivere in perdita, e che soprattutto entra in diretta concorrenza con il teatro "La Fabbrica" attualmente unico teatro di riferimento provinciale, fiore all'occhiello della seconda cittadina ossolana.
Alla beffa di ricevere gli scarti della costruzione del teatro che farà concorrenza a quello cittadino, l'Amministrazione di Villadossola proprio non ci sta, e ha votato una variante al Piano per gli Insediamenti Produttivi, che leghi eventuali riempimenti di terreni, all'insediamento di attività produttive e alla conseguente costruzione di un capannone.
CEM: guerra tra Villadossola e Verbania
La questione, ruota attorno alla terra di scavo proveniente dal cantiere del CEM, che come detto in passato risulta parzialmente inquinata, e che potrebbe essere riutilizzata per il riempimento di un terreno industriale nel Comune di Villadossola.
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aurelio tedesco
6 Ottobre 2013 - 00:16
prima di tutto un applauso al sindaco di Villadossola e poi un suggerimento.. quel materiale potrebbe essere messo nei giardini e nelle case degli ex assessori della giunta Zacchera (ex sindaco compreso) e degli ex consiglieri di maggioranza che hanno approvato questo progetto assurdo
E pensare che se questa inutile e mal amministrata Provincia avesse fatto il suo dovere politico di ente sovra territoriale , non ci troveremmo in questa assurda situazione di gestire una "guerra tra poveri" (CEM contro "la Fabbrica") e magari si sarebbe potuto fare qualcosa per il territorio anziché per l'EGO di politici incapaci e decotti
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