La diatriba vede contrapposti i sindaci dei Comuni costituenti la Fondazione, e i dirigenti fondatori in primis il Dottor Antonio Lillo "uomo simbolo" della Fondazione che gestisce “La Casa della Salute” nata alla fine del 2015.
Nelle ultime ore, sempre seguendo i social, sembra essere arrivata la proposta per un incontro chiarificatore tra le parti, che si spera possa riportare la serenità soprattutto tra i cittadini.
Dalla pagina FacebookCannobio-il-nostro-paese-Giandomenico-Albertella-Sindaco
FONDAZIONE COMUNITA’ ATTIVA
QUALCUNO TEME IL CONTROLLO DEI CONTI ?
MAI PARLATO DI SFIDUCIA VERSO QUALCUNO, MA I SINDACI , PER TRASPARENZA AMMINISTRATIVA NEI CONFRONTI DELLE COMUNITA’ , RITENGONO DOVEROSO DISTINGUERE L’AMBITO SANITARIO, DA QUELLO ECONOMICO - FINANZIARIO E GESTIONALE
DELLA FONDAZIONE COMUNITA’ ATTIVA .
I primi a volere la nascita della Fondazione di Partecipazione , per garantire continuità all’azione avviata dalla Coop. Medicina Attiva, siamo stati noi Sindaci ed i Consigli Comunali che nell’ottobre 2009 hanno approvato gli atti costitutivi .
Il Comune di Cannobio ha inoltre fatto una scelta ben precisa anche sul piano urbanistico ed edilizio impegnandosi a costruire quella che , dal 12.12.2015, è diventata “La Casa della Salute”.
PER STATUTO i soci promotori fondatori sono i comuni e lo statuto affida ai Sindaci la responsabilità di indirizzo e di controllo delle attività della Fondazione.
La Fondazione si fonda su tre capisaldi : in primis la COMUNITA’, quindi i MEDICI , che gestiscono ed erogano i servizi sanitari ed i COMUNI, che garantiscono la disponibilità delle strutture.
E’ quindi nostro dovere garantire efficienza, efficacia e trasparenza amministrativa all’attività della Fondazione e intendiamo solo separare, con chiarezza di ruoli , i due settori strategici dell’attività della Fondazione : quello relativo all’ambito sanitario e di fundraising diretto e coordinato dal Dott. Lillo, che non è mai stato messo in discussione, né prima né ora, da quello della gestione delle risorse economiche e umane. Una semplice riorganizzazione interna di lavoro che riteniamo doverosa per le tre seguenti ragioni :
A) L’apertura dell’edificio denominato” Casa della Salute” che comporta un’attività gestionale sul piano economico –finanziario più gravosa e complessa rispetto al vecchio poliambulatorio e che necessita , ancora più nella fase di avvio, di un’attenta analisi economica dei costi gestionali per evitare un domani di trovarsi con disavanzi economici da coprire che graverebbero sulle nostre comunità . Il pareggio di bilancio non può essere garantito dalle donazioni, ne’ ora ne’ in futuro, ma da entrate strutturali.
B) Quanto comunicato ai Sindaci dal Presidente della Fondazione in data 19.05 u.s. e del 07.06 u.s. , precisamente una discrepanza contabile che portava ad un ammanco di euro 7.747,87 dalle casse della Fondazione sottratti a più riprese ; un fatto che ci impone di applicare nuovi sistemi organizzativi , di controllo e di monitoraggio dell’attività economica e di quella amministrativa della Fondazione.
C)Per migliorare ed eliminare alcuni disservizi evidenziati da utenti del centro medico.
I Sindaci non hanno mai manifestato sfiducia verso i singoli delegati , né verso il direttore, né verso il revisore dei conti, né verso il Consiglio di Gestione ma, forte disappunto e preoccupazione, e , biasimato l’accaduto. La realtà è che nei conti dell’esercizio che chiuderà al 31.12.2016, il cui consuntivo sarà approvato entro la data del 30.06.2017, mancheranno certamente complessivi euro 7.747,87. Un dato comunicatoci in data 19.05 e 07.06 u.s., che non può essere ne’ dimenticato, ne’ sottovalutato e di cui il Presidente ha informato l’autorità giudiziaria , atto da noi Sindaci ritenuto doveroso.
Conseguentemente con nostra lettera del 13.06 u.s. abbiamo comunicato al Presidente che sarebbe stata nostra intenzione, avviare una verifica delle modalità gestionali utilizzate dall’attuale “governance” ( Consiglio di Indirizzo e Consiglio di Gestione) al fine di applicare nuovi sistemi organizzativi , di controllo e di monitoraggio dell’attività economica e di quella amministrativa della Fondazione. Il modello organizzativo che intendiamo applicare prevede una netta distinzione di responsabilità tra l’ambito sanitario e di fundraising e quello della gestione delle risorse economiche e umane.
Premesso quanto sopra e considerato che , in conformità con lo statuto della Fondazione medesima ( art. 14) i titolari della carica di membro del Consiglio di Indirizzo sono i Sindaci dei Comuni Soci Promotori e Soci Fondatori, e sarebbe grave e “contra legem” se qualcuno cercasse di impedircelo, senza alcun atto di sfiducia nei confronti dei delegati a cui va il nostro ringraziamento per l’attività svolta, abbiamo ritenuto opportuno comunicare che, per le ragioni soprarichiamate avremmo espletato direttamente il ruolo di membro del Consiglio di Indirizzo, partecipando personalmente , a pieno titolo e assumendoci le conseguenti responsabilità , alle attività di tale organismo, esercitando le funzioni di indirizzo e di monitoraggio e verifica della gestione economica e finanziaria, e dei risultati complessivi della gestione.
Come già sopra evidenziato siamo convinti della necessità di separare le responsabilità gestionali in campo sanitario e di fundraising, da quelle in campo economico-finanziario e di gestione delle risorse umane.
I Sindaci non hanno mai messo in discussione l’attività in ambito socio-sanitario e di fundrasing svolta dal direttore, né tale è l’intenzione, e, come già comunicato negli incontri confermiamo e ribadiamo la fiducia al dott. Antonio Lillo a cui abbiamo sempre affidato ampia e totale delega nella progettualità e nella gestione dei servizi sanitari e di fundraising. Intendiamo solo, e pensiamo che sia un nostro diritto e un dovere, anche in funzione delle responsabilità in capo ad ogni Sindaco quale membro , ai sensi dello Statuto vigente , del Consiglio di Indirizzo, poter affidare a chi noi riteniamo possegga la specifica competenza professionale, così come il dott. Lillo la possiede nell’ambito sanitario, una delega per la gestione delle risorse economiche ed umane, ciò che sinteticamente e semplicemente può definirsi il responsabile economico e amministrativo della Fondazione. Lo stesso discorso vale per i membri del Consiglio di Gestione nel rispetto delle professionalità necessarie allo svolgimento delle singole attività della Fondazione, quale ad esempio quella in ambito sanitario del Dott. Antonio Brocca a cui va la nostra totale stima e fiducia.
Con disappunto leggiamo notizie e comunicazioni fatte circolare sui social network , prima ancora che comunicate nelle sedi istituzionali. Noi ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione rispetto a quanto si legge in rete. Chiediamo innanzitutto a chiunque svolga un ruolo istituzionale, il rispetto delle procedure e delle istituzioni di cui è espressione. Tutto il resto rischia solo di creare ansia, malumori, equivoci e confusione e certamente non giova alla crescita della Fondazione .
Con l’obiettivo di garantire ed assicurare continuità all’attività della Fondazione, la cui crescita pensiamo e speriamo stia a cuore a tutti, abbiamo invitato il Presidente a convocare, quanto prima, formalmente il Consiglio di Indirizzo costituito dai Sindaci Soci Promotori e Fondatori e Soci Fondatori concordandone con gli stessi la data, ponendo all’o.d.g. quindi alla discussione ed approvazione gli adempimenti amministrativi conseguenti a quanto sopra evidenziato.
Dal profilo Facebook del Dottor Antonio Lillo
"Se l'unica preghiera che dirai nella tua vita è grazie questo sarà sufficiente"
Per me non è sufficiente, amici che mi avete sostenuto le braccia mentre imploravo ai sindaci di fare un passo indietro. Non hanno ascoltato!
Ora è l'ultimo (ma forse il penultimo) post dove trascrivo quanto ho dichiarato loro in data 25 maggio 2016.
"In data 28 aprile vengo informato di una significativa incongruenza tra il fondo cassa e l'effettiva consistenza di questo per quanto concerne gli incassi e versamenti per conto ASL circa le attività convenzionate soggette al pagamento del ticket.
L'incasso giornaliero (registrato in un sistema ASL) viene riportato a fine mese su un foglio excel dove sono registrati anche i versamenti sul conto corrente della Fondazione. L'importo dovuto viene quindi bonificato all'ASL.
In un primo momento ho pensato ad errore di qualche formula inserita nel foglio excel di lavoro e quindi ho valutato la correttezza di queste e la corretta registrazione dei versamenti sul conto della Fondazione. Rimango in attesa, vista la modifica intercorsa del sistema software dell'ASL, una conferma degli incassi effettivi.
Tengo a precisare che dal mese di gennaio 2014 al mese di ottobre 2015 tutto era corretto.
Le prime incongruenze si sono verificate a novembre 2015 e poi via via, ogni mese con un ammanco di circa 1000-1500 Euro mensili.
In data 06/05/2016 ho constato l'ammanco pari a circa 7.474,87 Euro a danno della Fondazione stessa.
Non avendo ricevute risposte esaurienti dal personale incaricato e ritenendo istituzionalmente corretto avvisare il Presidente dell'increscioso accaduto lesivo anche dell'immagine della Fondazione, ho stilato una memoria", rimettendo nelle mani del Presidente anche il mio incarico di Direttore della Fondazione stessa.
Ho incontrato il Presidente in data 14/05/2016 che correttamente ha ritenuto immediatamente necessario comunicarlo contemporaneamente ai sindaci Fondatori Promotori e Fondatori della Fondazione stessa.
Io non so come definire questo ammanco: furto interno? furto esterno?
Al di là di come definirlo ciò che è sorprendente che chi compilava e redigeva il foglio excel, chi lo controllava e lo inviava al commercialista, come per chissà quale "magia" entrambe le persone incaricate non vedevano le ultime due colonne del foglio excel che evidenziava il totale della cassa e della sua consistenza e lievitazione mensile.
E' sorprendente che non ci sia stata nessuna comunicazione da parte del commercialista che riceveva i fogli di conteggio, li controllava, invitava ad eventuali integrazioni e correzioni.
Omessa comunicazione del commercialista alla persona che aveva il compito di seguire gli aspetti amministrativi o quest'ultima ha omesso di comunicare la "stranezza" di una consistenza cassa da mantenere in sede?"
Questi sono i fatti documentali.
Come già dichiarato io mi assumo tutta la responsabilità morale: questa ferita mi brucia ancora, amareggiato, deluso, direi anche "tradito". La denuncia è stata presentata all'autorità giudiziaria.
L'ammanco, non ha danneggiato terzi se non la Fondazione stessa, ma il danno che stiamo tutti subendo è ancora enorme: quando un evento increscioso e grave viene strumentalizzato per delegittimare tutte le persone che con passione e dedizione hanno lavorato in questi anni per far crescere i valori fondanti della stessa, altre domande mi sorgono spontanee, ma queste rimarranno dentro di me, frutto di sensazioni, vissuti, parole dette e altre mezze parole, ammiccamenti, fogli excel che viaggiavano, files "modificati".
Ho sempre parlato nelle opportune sedi istituzionali, tre colloqui col sindaco e uno alla presenza del vicesindaco il 28 di giugno dove ribadivo inopportuno il percorso intrapreso.
Poi mi è sembrato corretto che ognuno di voi sapesse, perchè quelle domande dentro di me diventavo sempre più incontenibili e vi ho parlato col cuore in mano perchè coglievo un filo conduttore: azzerare per gestire.
Più volte ho ricordato loro che la Fondazione è autonoma dai comuni e non può diventare "strumento" dell'Unione.
Non importa vadano avanti, io non cerco un cadreghino (me lo davano ben volentieri forse per quache mese e poi mi tagliavano le gambe o qualcosa d'altro).
Ho fatto qualche errore? Probabilmente si, uno solo e imperdonabile: MI SONO FIDATO.
Fondazione Comunità Attiva acque agitate
Negli ultimi giorni sui social network è esplosa la polemica riguardante la gestione della Fondazione Comunità Attiva di Cannobio, tantissimi i commenti e le prese di posizione di semplici cittadini dell'Alto Verbano.
3 commenti Aggiungi il tuo
Nell'ottica degli insegnamenti della scuola del pluripregiudicato morto latitante ad Hammamet, la cosa è finita è finita a tarallucci e vino: mi spiace che il dr. Lillo abbia perso l'occasione per dimostrare che Lui è diverso da coloro che , per scopi ancora non conclamati ma che presto ( al più tardi in occasione dell prossime elezioni amministrative dove pare che il " delfino rigorosamente yes men "sia già stato individuato) verranno a galla, lo hanno attaccato per minarne la credibilità di fronte alla gente.
Alle ultime elezioni l'elettorato cannobiese ha sancito con un plebiscito la rielezione del'uomo immagine, tutti si lamentano dove non devono , ma in cabina elettorale una x la devono mettere per forza anche su chi non ispira fiducia, questa é la maturità elettorale del popolo cannobiese , chi è fonte dei suoi mali pianga se stesso.......
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