Una divisione amministrativa del territorio nazionale in 36 aree, chiamate “sistemi urbani”. Per quello che oggi è il Piemonte ne verrebbero individuati 3: uno corrispondente in gran parte all’attuale Provincia di Torino, uno comprendente i territori delle province di Vercelli, Biella, Novara, VCO, il Canavese e la Valle d’Aosta, un altro le province di Alessandria, Asti e Cuneo, denominate “Le Langhe”.
La proposta di "Neoregionalismo" della Società Geografica parte da uno studio del 1999 che
già prevedeva un ridisegno dei confini regionali volto a snellire la macchina burocratica e amministrativa delle Province e delle Regioni, oltre che a rivedere il territorio secondo criteri geografici, demografici, culturali, infrastrutturali e sociali.
“Le nuove regioni sarebbero il risultato di un’aggregazione intercomunale – spiega il Presidente della Società Geografica Italiana, Sergio Conti -. E non di un accorpamento delle province così come previsto dal ddl costituzionale approvato negli scorsi giorni.”
Si tratta di un disegno programmatico che trascende le consolidate suddivisioni amministrative provinciali e regionali. Competitività, sostenibilità ambientale, innovazione socio - culturale rappresentano i nuovi assets strategici su cui fondare una
possibile proposta.
L’obiettivo, secondo la Società Geografica, è quello di proporre un’organizzazione dell’Italia articolato in una molteplicità di centralità strategiche secondo l’individuazione di una pluralità di “nuovi fattori di localizzazione” che sostengano un ritaglio amministrativo adeguato al territorio.
Società Geografica Italiana cancella Regioni e Province
Il documento, coordinato da Michele Castelnuovo, è stato illustrato nel tavolo tecnico al ministero degli Affari Regionali il 19 luglio, alla presenza del sottosegretario Walter Ferrazza.
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province
klement
17 Agosto 2013 - 12:26
Ridisegnare i territori è un sogno cui si poteva credere solo con Napoleone, al Congresso di Vienna e alla Conferenza di Yalta, mentre l'ideologia degli enti inutili serve solo a mettere tutti contro tutti. Non stiamo costruendo un paese da zero.
Eliminare un ente elettivo è lo stesso che sopprimere i consigli comunali per tornare al più economico Podestà fascista. Sostituire il Consiglio provinciale con un'assemblea permanente dei Sindaci può andare bene come male minore, in quanto eletti dal popolo e già stipendiati.
Ai Presidenti delle Province si dovrebbero affidare compiti di Ufficiale del Governo come i Sindaci, in modo che basti una sola Prefettura per regione
Eliminare un ente elettivo è lo stesso che sopprimere i consigli comunali per tornare al più economico Podestà fascista. Sostituire il Consiglio provinciale con un'assemblea permanente dei Sindaci può andare bene come male minore, in quanto eletti dal popolo e già stipendiati.
Ai Presidenti delle Province si dovrebbero affidare compiti di Ufficiale del Governo come i Sindaci, in modo che basti una sola Prefettura per regione
nuove regioni
Georges Maestroni
18 Agosto 2013 - 19:03
Bene! Finalmente un'idea innovativa che condivido al 100%, forza portiamola avanti.
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