La mostra nasce da un’idea di Massimo Bonelli, già Direttore Generale della Sony Music e con oltre 30 anni di discografia alle spalle, che si è posto come obiettivo quello di riunire alcuni lavori di pittori, scultori e grafici, che hanno fatto della musica uno dei temi della loro arte.
Per alcuni può essere il tema principale, per altri no. Ma, in ogni caso, chi ha sentito l’esigenza ed ha avuto l’ispirazione per rappresentare il mondo della musica attraverso il suo lavoro, ha in qualche modo contribuito a creare una mappa de “I Colori del Rock”.
La realizzazione della mostra inizia da una meticolosa ricerca di questi artisti ed è straordinario constatare come, sia pur con tecniche diverse, i colori e le immagini restituiscano sempre lo spirito di un mondo creativo ed eclettico. Ed è forse questo il vero punto di unione tra le due arti.
Gli artisti presenti alla mostra saranno 15: Mauro Balletti (autore delle principali copertine dei dischi di Mina) Stefano Bressani (conle sue “sculture vestite” fatte di stoffe e intarsi straordinari), Athos Collura (rappresentante del movimento internazionale psichedelico), Andy Fluon (eclettico pittore e fondatore dei Bluvertigo), Matteo Guarnaccia (artista psichedelico e magicamente visionario), Marco Lodola (presente con le sue sculture luminose, famose in tutto il mondo), Carlo Montana (che nella sua “cascina-studio” fonde arte e musica nei suoi straordinari ritratti), Giancarlo Montuschi (con le sue opera fortemente caratterizzate dall’influenza della Pop Art), Francesco Musante (capace di racchiudere in un quadro l’essenza di una fiaba), Franco Ori (che esprime sulla tela il suo incessante bisogno di musica), Pietro Pierbo (che mescola immagini e parole con risultati espressivi di grande effetto), Tom Porta (dal tratto potente e dissacratorio, influenzato dallo scorrere del tempo), Ludmilla Radchenko (con la sua arte urlata dà vita a straordinari collage di vita quotidiana), Eugenio Rattà (studioso della Pop Art, alla quale la sua pittura si ispira profondamente), Ettore Rossi (con una passione per il Jazz e la musica d’autore, che risuona nelle sue icone).
Le numerose opere che verranno esposte, ci testimoniano la bellezza della contaminazione, la creatività di un’idea, la semplicità di un tratto che, attraverso la tela, ci fa percepire le note di una canzone, la forza di una scultura che illumina un mondo altrimenti buio, così come la musica accende un mondo altrimenti silenzioso.
A queste opere, si aggiungeranno quelle che Massimo Bonelli ha collezionato in tutti questi anni. Alcune di queste gli sono state donate da quei musicisti che hanno provato, in prima persona, a scavalcare il muro del suono per diventare loro stessi pittori. Aprite le porte ai Colori del Rock: ne rimarrete abbagliati.