Il tasso di sviluppo leggermente negativo è -0,06%: questo è il quadro del sistema imprenditoriale sul III° trimestre 2012, come emerge dall’analisi della Camera di Commercio.
Seppur nelle forti criticità legate al periodo, è da segnalare la buona performance delle società di capitali, aumentate di quasi un punto percentuale rispetto al 2008. Le società di capitali rappresentano ormai, con 2.170 imprese, il 15,6% del totale delle imprese del VCO, registrando un tasso di crescita leggermente positivo anche nel terzo trimestre dell’anno (+0,05%).
Lo stock delle imprese registrate nel VCO si attesta a 13.899 unità, si tratta in valore assoluto di 158 imprese in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Occorre peraltro precisare che nel terzo trimestre sono state effettuate 25 cessazioni di ufficio: vale a dire cessazioni che avrebbero dovuto essere registrate nei periodi/anni precedenti. In termini percentuali, tra luglio e settembre lo stock delle imprese è calato
complessivamente dello 0,06% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Il risultato è peggiore alla media nazionale (+0,24%) e più vicino alla media regionale (+0,08%).
Le imprese iscritte nel terzo trimestre 2012 sono 152, sostanzialmente in linea con il dato 2010 e 2011 ma lontano da quelli segnati nei periodi pre-crisi.
La flessione tocca soprattutto le imprese individuali (-0,2%), che hanno peraltro avuto buone performance lo scorso anno.
Lo stock registrato nel terzo trimestre 2012 è di 8.043 unità, pari al 57,8% del totale.
A livello nazionale, il trimestre estivo ha fatto registrare l’iscrizione di 75.019 nuove imprese (2.424 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e la cessazione di 60.510 imprese (2.900 in più del trimestre luglio-settembre del 2011), con un saldo positivo per 14.509 unità, corrispondente ad un tasso di crescita trimestrale dello stock delle imprese pari allo 0,24% (+0,32% l’anno scorso).
La variazione, però, è la più modesta dal 2003 ed è il risultato del più basso volume di iscrizioni rilevate nel terzo trimestre dell’anno e di uno dei più elevati volumi di cessazioni relativamente allo stesso periodo, superato solo nel 2009 e nel 2007.
Rispetto al 30 giugno scorso dei quattro settori leader della provincia cresce solo il turismo, +7 imprese in v.a.
Sostanzialmente stabili gli altri maggiori comparti (-4 imprese nelle attività manifatturiere, -1 in v.a. nel commercio) eccezion fatta per le costruzioni, -11 imprese in v.a. Questi quattro settori pesano per quasi il 70% sul totale delle imprese. Nel dettaglio: il commercio rappresenta circa il 24% del totale delle imprese, le costruzioni il 19%, la manifattura il 12,5%, il comparto turistico il 12% con 1.681 imprese registrate al 30 settembre 2012.
Stabili i servizi alla persona che, con le 696 attività registrate, pesano per il 5% sul totale delle imprese provinciali.
Rapportando i dati 2012 allo stock di imprese registrato un anno fa sono evidenti ancora criticità, soprattutto per quanto riguarda il comparto edile (-86 imprese in v.a.), quello manifatturiero (-52 imprese in v.a.) ed in minor parte anche in quello commerciale (-35 imprese). Positivo il comparto alloggio e ristorazione (+22 imprese).
Imprese in leggero calo
Nel terzo trimestre dell’anno è in leggera flessione il numero delle imprese del Verbano Cusio Ossola. Le cessazioni infatti, pari a 161 in valore assoluto, superano le iscrizioni.
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