Le montagne, o più in generale le Terre Alte, sono state definite “torri d’acqua”, perché sorgenti primarie di questo bene prezioso e inalienabile. L’acqua di sorgenti, fiumi e laghi in quota, alimenta una serie di attività, dall’irrigazione alla produzione di cibo, dalla produzione industriale a quella di energia idroelettrica.
Nel contempo, l’acqua rappresenta un elemento imprescindibile del paesaggio montano e ospita specie animali e vegetali spesso uniche o peculiari perché adattate alla vita in quota. Le acque in ambiente alpino, o più in generale in aree remote, sono ecosistemi tra i più sensibili alle pressioni antropiche e, di conseguenza, ottimi indicatori dei cambiamenti globali.
Una migliore conoscenza della risorsa idrica negli ambienti montani, nei suoi aspetti quantitativi e qualitativi, è alla base di un utilizzo corretto, sostenibile e compatibile con il ruolo che le acque dolci svolgono nel fornire servizi ecosistemici.
La ricerca scientifica pone le basi per questa conoscenza, presupposto fondamentale per una corretta gestione, ma anche per una efficace tutela e conservazione degli ecosistemi acquatici.
Le montagne, e in particolare gli ecosistemi acquatici e le alterazioni cui essi sono esposti, sono alcuni dei temi che verranno affrontati nel corso di un Convegno che si terrà il 4 dicembre presso il CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi (CNR‐ISE) di Verbania.
Il Convegno si propone di approfondire il tema delle acque nelle Terre Alte attraverso un confronto tra ricercatori, tecnici, politici e amministratori, sì da rilanciare progetti di ricerca volti ad una gestione sostenibile delle risorse idriche in ambienti montani.
Verranno anche presentate le opportunità di valorizzazione dei patrimoni archivistici ed iconografici del Consiglio Nazionale delle Ricerche sulle ricerche nelle Terre Alte.
Interverranno rappresentanti di diverse Istituzioni a vario titolo chiamati a farsi carico della valorizzazione del grande tesoro che le acque delle Terre Alte rappresentano.
A conclusione degli interventi e del dibattito che ad essi seguirà, verrà proiettato il filmato realizzato dal CNR sulla spedizione di Ardito Desio al K2.