Manifesto del Comitato “No ampliamento aviosuperficie di Masera”
I sottoscritti cittadini Considerato che
- l’attuale aviosuperficie di Masera ricade nell’alveo attivo del fiume Toce, in un’area classificata come fascia A dal Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del Bacino del fiume Po, cioè come area destinata ad assicurare il deflusso delle piene, il mantenimento e/o il recupero delle condizioni di equilibrio dinamico dell’alveo, favorendo, ovunque possibile, l’evoluzione naturale del fiume (“alveo attivo” secondo definizione PAI approvato con DPCM 24/05/2001 e Delibera CI n.15/2004);
- nella fascia A il PAI consente esclusivamente opere pubbliche o di interesse pubblico, riferite a servizi essenziali non altrimenti localizzabili (art.38 delle Norme di Attuazione del PAI);
- durante l’evento di piena dell’ottobre 2000 l’aviosuperficie ha subito ingenti danni riconducibili in prevalenza a fenomeni erosivi e di trasporto solido di materiali alluvionali che hanno interessato la parte sinistra del nodo idraulico di Masera, come ampiamente documentato da vari studi scientifici;
- il fiume Toce, nel corso degli ultimi decenni, è già stato oggetto di imponenti interventi di sistemazione idraulica per permettere lo sviluppo di numerosi insediamenti produttivi nel fondovalle (aree ad edilizia industriale per capannoni o commerciale per supermercati, captazioni idrauliche per centraline idroelettriche con dighe di sbarramento), oltre che la realizzazione di infrastrutture di trasporto (la nuova SS n.33 del Sempione su ponti, viadotti e rilevati, lo scalo ferroviario “Domo 2”);
- nonostante la pesante artificializzazione, il fiume Toce, per la sua disposizione geografica e per ciò che rimane dei suoi ambienti ecosistemici naturali, costituisce un corridoio ecologico importantissimo, tanto da essere stato inserito nella rete comunitaria Natura 2000, il sistema di aree protette voluto dall’Unione Europea con
Zone di Protezione Speciale – ZPS ai sensi della Direttiva Uccelli 2009/147/CE e con Siti di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva Habitat 92/43/CE;
- l’asta fluviale del fiume Toce costituisce per alcuni rari tratti un esempio ancora integro di paesaggio fluviale alpino con tipico andamento a braided e meandri delle sue acque correnti, dove si riproducono i pesci di acqua dolce e dove sono stati individuati importanti biotopi naturali acquatici di grande interesse ecologico;
- l’alveo allargato del fiume Toce garantisce ancora una funzione idrogeologica fondamentale in caso di sempre più frequenti piene, consentendo agli aumenti improvvisi di portata idraulica lo smaltimento naturale delle forze d’urto e la diminuzione della velocità delle acque erosive.
Preso atto che
- il Programma di Ampliamento e Potenziamento (P.A.P.) dell’aviosuperficie di Masera prevede, tra le altre cose, l’estensione del rilevato di imposta delle piste di atterraggio/decollo verso sud fino alla confluenza col torrente Melezzo e verso nord fino alla confluenza col torrente Isorno, la riquotatura di circa un metro della scogliera che protegge il rilevato, con conseguente canalizzazione per diminuzione della larghezza del letto fluviale e infine, un’ulteriore cementificazione delle sponde del fiume Toce;
- il Comune di Masera e la Provincia del VCO, ognuno per le proprie competenze, hanno dato avvio al percorso per la realizzazione degli interventi, il primo affidando la progettazione di livello definitivo con bando pubblico, la seconda finanziando parte dei costi di progettazione.
Ritenuto che
- gli interventi previsti nel P.A.P. dell’aviosuperficie costituiscano un’ulteriore artificializzazione e restringimento dell’alveo del fiume e possano contribuire a un aggravamento delle condizioni di rischio per tutti gli insediamenti civili e industriali sorti a ridosso del fiume Toce;
- tale aggravio del rischio non sia accettabile dal momento che l’utilizzo della pista è finalizzato ad attività sportive, turistiche privilegiate e commerciali;
- la realizzazione e il mantenimento, nel tempo, di condizioni minime di sicurezza idraulica di tale infrastruttura potrebbe richiedere cospicue risorse economiche a carico della collettività;
- sia necessario mantenere e, anzi, migliorare le condizioni di naturalità del fiume Toce, evitando ulteriori artificializzazioni del suo alveo attivo e compatibilmente con le condizioni di sicurezza dei centri abitati del fondovalle.
SI COSTITUISCONO IN COMITATO
con l’obiettivo di bloccare la realizzazione degli interventi previsti per l’ampliamento dell’aviosuperficie di Masera e di preservare il fiume Toce da ulteriori interventi di artificializzazione e di restringimento del suo alveo naturale, mediante
- l’organizzazione di incontri pubblici di approfondimento per informare la cittadinanza sui contenuti del progetto di potenziamento e ampliamento dell’aviosuperficie di Masera, sulle condizioni di rischio idrogeologico dovute alla presenza del fiume Toce e dei suoi affluenti, sulle misure di salvaguardia e di conservazione previste per le aree inserite nella Rete Natura 2000 ai sensi delle Direttive UE “Uccelli 2009/147/CE e Habitat 92/43/CE”;
- la presentazione di osservazioni/opposizioni da presentare negli iter amministrativi necessari per l’acquisizione di autorizzazioni e/o pareri da parte delle autorità competenti;
- la richiesta di audizioni/udienze in seduta pubblica presso i Consigli Comunali, Provinciali, Regionali per poter esporre le argomentazioni contro il progetto;
- forme di pressione sugli enti territoriali competenti affinché considerino le implicazioni in termini di aumento dei rischi per le popolazioni residenti legato alla pericolosità idrogeologica e in termini di costi di manutenzione connessa all’esistenza di questa infrastruttura;
- forme di coinvolgimento, laddove si riterrà necessario, della magistratura e/o di enti con compiti di vigilanza;
- l’organizzazione di manifestazioni pubbliche di protesta (sit in, cortei, ecc.);
- l’utilizzo della pagina facebook “STOP Ampliamento Aviosuperficie Di Masera”.
FORME DI ORGANIZZAZIONE E PARTECIPAZIONE
Possono far parte del comitato singoli cittadini che ne condividano obiettivi e strumenti, secondo quanto sopra esposto.
È considerato membro aderente solo chi abbia sottoscritto il presente manifesto al momento della costituzione (membri fondatori) oppure in occasione delle riunioni del consiglio direttivo o dell’assemblea.
E’ consentita l’adesione esterna di gruppi organizzati, di associazioni e delle organizzazioni partitiche.
Ai fini delle votazioni ogni aderente vale uno, indipendentemente dal fatto se rappresenti un gruppo di persone più o meno organizzato.
Gli aderenti al comitato si riuniscono in assemblea almeno una volta ogni due mesi.
La seduta dell’assemblea è ritenuta valida, ai fini delle votazioni, solo in presenza della metà più uno dei membri del comitato.
L’assemblea designa un consiglio direttivo costituito da almeno 5 membri, eletti nel corso della prima seduta col meccanismo delle preferenze, che ha il compito di eseguire quanto stabilito dall’assemblea e coordinare le attività.
Il consiglio direttivo rimane in carica due anni dalla sua elezione.
Tra i consiglieri viene designato un portavoce che ha il compito di tenere i rapporti con i mezzi di comunicazione.
Il presente Manifesto può essere modificato solo ed esclusivamente dall’assemblea degli aderenti, con votazione a maggioranza qualificata (2/3 dei presenti).
Il gruppo promotore:
Massimo di Bari
Daniele Maisano
Fabio Nedrotti
Filippo Pirazzi
Alessio Pitasi
Sonia Vella