E' questo è il secondo caso di violenza gratuita in città, a seguito della richiesta di una sigaretta.
“Mi hanno chiesto una sigaretta ma non ho fatto in tempo a rispondere (che non fumo ndr) che mi è arrivata una testata sul naso e poi hanno continuato con calci e pugni, quando ero disteso per terra. La sigaretta è stata solo un pretesto per picchiare”.
Racconta così, quei momenti, il giovane che si apprestava a passare il sabato sera con gli amici, in uno dei pub del centro storico.
Luca è stato portato al pronto soccorso, dove i medici hanno constatato i denti rotti e altre ferite sul volto, ne avrà per 15 giorni. Il papà del ragazzo ha denunciato il fatto, adesso indagano i carabinieri.
Precedentemente era stato picchiato, allo stesso modo, dalla banda, un ragazzo di 16 anni, alla fermata del bus, dopo il diniego alla richiesta di una sigaretta.
Picchiato ragazzo per una sigaretta
Uno studente di 17 anni, Luca Moriggia, è stato aggredito nel centro di Intra, con calci e pugni, da un gruppo di stranieri, minorenni, composto da bulgari e marocchini.
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Inaccettabile
Sara
13 Marzo 2013 - 21:08
Sapere che l'episodio aveva già avuto un precedente simile, mi getta nello sconforto.
Io credo che in questi casi sia doveroso che vi sia una punizione esemplare.
Il bullismo è un reato e va punito severamente. Non è mai necessario aspettare che avvengano episodi di questa inaudita gravità per prendere dei seri provvedimenti. Bisogna agire prima.
Siamo un paese cosiddetto "civile" ed è inammissibile che vengano sottovalutati dei comportamenti del genere. Una così atroce ferocia ha quasi sempre dei "campanellini d'allarme" e vanno presi seriamente in considerazione. PRIMA che avvengano storie simili.
Un abbraccio a Luca e a tutti i Luca che ci sono in Italia.
Vittime della peggior specie di vigliacchi e vittime di un sistema che troppo spesso sottovaluta
Io credo che in questi casi sia doveroso che vi sia una punizione esemplare.
Il bullismo è un reato e va punito severamente. Non è mai necessario aspettare che avvengano episodi di questa inaudita gravità per prendere dei seri provvedimenti. Bisogna agire prima.
Siamo un paese cosiddetto "civile" ed è inammissibile che vengano sottovalutati dei comportamenti del genere. Una così atroce ferocia ha quasi sempre dei "campanellini d'allarme" e vanno presi seriamente in considerazione. PRIMA che avvengano storie simili.
Un abbraccio a Luca e a tutti i Luca che ci sono in Italia.
Vittime della peggior specie di vigliacchi e vittime di un sistema che troppo spesso sottovaluta
Leggi severe
Alessandro
13 Marzo 2013 - 21:47
Iniziamo ad applicare anche noi le leggi che sarebberolicati nei loro paesi, anche per noi italiani, la voglia di picchiare, rubare e delinquere svanisce improvvisamente ,passo mesi in Arabia Saudita e son tutti belli tranquilli, occhio per occhio...
VIA GLI STRANIERI VIOLENTI
ASDRUBALE
14 Marzo 2013 - 11:00
Un fatto del genere sconforta ancor più, considerando che a compiere atti così violenti siano figli di immigrati , che sono solo ospiti dell'Italia, e per cui dovrebbero rispettare le leggi e le regole ancor più di noi italiani. Provate a comportarvi così voi in Africa, Asia e Sudamerica, e vedreste cosa vi farebbero loro.........!!!!! Vedi il caso dei due nostri Marò in India, e vedi le stragi e gli atti di terrorismo e distruzione nei confronti dei cristìiani che risiedono in molti paesi arabi/africani/asiatici........!! Quei giovani violenti bisognerebbe arrestarli, ed assieme alle loro famiglie, rispedirli nei loro paesi di origine.
Mi dissocio
Sara
14 Marzo 2013 - 11:47
Mi dissocio completamente dalle posizioni razziste espresse nei precedenti commenti.
"I figli di immigrati, in quanto ospiti dell'Italia, dovrebbero rispettare le leggi ancor più di noi italiani"... A me risulta che dovrebbero rispettarle tanto quanto...
La violenza non ha razza.
Le bestie non hanno nazionalità.
Un italiano violento fa schifo tanto quanto un immigrato violento. Punto.
"I figli di immigrati, in quanto ospiti dell'Italia, dovrebbero rispettare le leggi ancor più di noi italiani"... A me risulta che dovrebbero rispettarle tanto quanto...
La violenza non ha razza.
Le bestie non hanno nazionalità.
Un italiano violento fa schifo tanto quanto un immigrato violento. Punto.
autodifesa
Fulvio
14 Marzo 2013 - 12:30
i giovani, in generale sono una massa di sfigati incapaci di difendersi, bisogna intervenire in questo senso, tanto le forze dell'ordine sono inesistenti, siamo diventati tutti molli come fichi, si fanno denunce per cretinate assurde, un tempo la gente si sapeva difendere, e se partiva qualche dente, pazienza. Oggi per strada è pieno di giovani semi-drogati di coca e droghe sintetiche, questi menano e sarà sempre peggio, andate in zona imbarcadero vecchio in certi orari, e vedrete cosa gira, non serve una scienza per capire...
Razzismo?
Alessandro.
14 Marzo 2013 - 16:38
Il mio non credo proprio sia stato in intervento razzista, io applicherei le leggi vigenti in Qatar e in Arabia Saudita anche a noi italiani, non agli immigrati, le regole devono difendere le persone corrette, oneste ed educate. I violenti vanno isolati e puniti in modo esemplare. Nei paesi da me citati, praticamente non esistono i furti e le risse.
Dimenticavo...
Alessandro
14 Marzo 2013 - 16:41
In Arabia Saudita, se possiedi droga, sei condannato a morte, in Qatar vieni spedito in Arabia dove sarà eseguita la pena
...
Sara
14 Marzo 2013 - 17:24
Beh, io credo che un paese che applica la pena di morte per il semplice possesso di droga, ammesso che sia vero che applichi una pena del genere, non è certo un paese da prendere a modello.
Chiudo la polemica ribadendo che il problema non sono gli immigrati, ma i violenti. E queste persone, qualsiasi sia la loro provenienza geografica, vanno severamente punite dalla legge.
Chiudo la polemica ribadendo che il problema non sono gli immigrati, ma i violenti. E queste persone, qualsiasi sia la loro provenienza geografica, vanno severamente punite dalla legge.
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