Dal sito :www.marcozacchera.it
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Sen. Mario Monti
Palazzo Chigi
00186 ROMA
e, per conoscenza, alla Presidenza
Associazione Nazionale Comuni Italiani
Sede Verbania, 3.9.2012
Caro Presidente,
sono il sindaco di Verbania che – come parlamentare – Le ha votato la fiducia nello scorso novembre, dimettendomi poi da Montecitorio a gennaio privilegiando la difficile scelta di essere sindaco della mia città che, sabato 25 agosto, è stata colpita da un vero e proprio tornado con raffiche di vento fino a 170 km/ora e che ci ha messo davvero in ginocchio.
D'altronde sabato sera Lei era a Stresa graditissimo ospite alle Settimane Musicali e anche se il centro stresiano non è stato colpito dall’epicentro del disastro si sarà reso conto della situazione metereologica.
Abbiamo avuto 27 edifici comunali danneggiati oltre a 9 scuole, 5 strutture lacuali, 12 parchi cittadini e i lungolago gravemente danneggiati con 1 milione di euro già speso per i primi interventi di emergenza e diversi milioni di danni a strutture comunali.
Ingentissimi i danni per i singoli cittadini con tetti e auto distrutte e centinaia di alberi abbattuti.
Un capitolo a parte per i giardini di Villa Taranto e di Villa San Remigio devastati in modo impressionante e con danni incalcolabili: solo a Villa Taranto, bene demaniale e uno dei più noti giardini botanici d’Europa, sono stati sradicati oltre 300 alberi d’alto fusto e la sede della Prefettura – sita nel parco - è stata gravemente lesionata.
Abbiamo chiesto alla Regione lo stato di emergenza, ma a Lei avanzo invece una proposta ovvero che il Governo - davanti a singoli e documentati casi di emergenza - conceda con specifico decreto e per un periodo limitato di tempo ai singoli comuni sinistrati di poter trattenere la quota IMU destinata allo Stato. Nel caso di Verbania circa 4,7 milioni di euro all’anno e che – in un biennio – potrebbero obbiettivamente coprire buona parte dei danni sostenuti dal comune e dai cittadini finanziando la ricostruzione.
Un sistema logico e diretto legato ad una imposta a carico di quegli stessi cittadini di comunità che hanno subito danni riscontrabili e documentati, soprattutto non imputabili – si badi bene – ad alcuna nostra o loro incuria, trascuratezza o responsabilità di mancate manutenzioni.
Noi abbiamo sempre fatto il nostro dovere: i lavori fatti in passato per la difesa idrogeologica hanno di molto limitato i danni e dal punto di vista finanziario Verbania ha sempre e pienamente mantenuto i patti di stabilità di questi anni tanto che è stato uno dei soli 2 capoluoghi di provincia italiani valutati come “virtuosi” dal Ministero delle Finanze. Eppure, come comune, neppure davanti ad una emergenza così grande siamo autorizzati dal patto di stabilità a contrarre mutui, pur essendo stati quest’anno al di sotto del limite dell’8% imposto dalla legge: Le sembra tutto ciò logico e giusto? Come possiamo allora affrontare l'emergenza?
Con la “spending review” perderemo anche il ruolo di capoluogo di provincia e quindi, temiamo, anche i comandi provinciali, ad esempio dei Vigili del Fuoco.
Sabato 25 agosto abbiamo avuto solo 17 feriti e nessuna vittima, la “catena di comando” della protezione civile e degli uffici comunali ha funzionato in maniera esemplare, i Vigili del Fuoco hanno lavorato senza soste e per fortuna che ne avevamo un presidio adeguato: quante vittime potevano esserci senza un soccorso immediato? Si immagini se in loro assenza fosse dovuta partire una colonna mobile da Novara o da Torino giungendo in città evidentemente molte ore dopo il disastro e senza conoscere i luoghi.
In una sola notte la presenza di questi comandi provinciali ha fatto risparmiare a tutta la collettività molto di più del loro costo complessivo di gestione per diversi anni e purtroppo nella nostra zona tra esondazioni del lago, alluvioni, frane e da ultimo anche questo tornado i fenomeni naturali estremi sono numerosi. E' logico eliminare o ridurre questi servizi in maniera significativa?
Lei è una persona che stimo – oltretutto siamo entrambi “bocconiani”! – e so che capisce la praticità dei problemi: credo che quanto prospettato abbia obbiettivamente un senso.
Mi auguro di avere presto Sue notizie, un cordiale saluto
On. Marco Zacchera
Sindaco di Verbania
Zacchera scrive a Monti
Dal sito personale del sindaco Marco Zacchera, riportiamo la lettera scritta al premier Mario Monti e all'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), a proposito dei danni subiti dalla città con il tornado del 25 agosto.
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1 commento Aggiungi il tuo
I numeri e i bocconiani
Renato
11 Settembre 2012 - 20:43
La matematica e i numeri , per i bocconiani presentano spigolature politiche. Monti ci dice che le patrimoniali (tasse sui ricchi) non servono perché i ricchi sono pochi! Zacchera ci dice che è lo stato che deve pagare per la calamità capitata a Verbania, ma sappiamo tutti che lo stato non ha soldi e che si potrebbero usare i soldi del PISU per un progetto più urgente e più utile. A dimostrazione che Zacchera ha perso il senso della realtà , basti dire che se il SUO progetto CEM non sarà ultimato per il 2014 i soldi ricevuti dalla regione attraverso l'Europa , saranno da restituire. Tutti tranne Zacchera sappiamo che quell'opera non sarà MAI pronta per il 2014. Risultato? Monti non ci darà soldi e Zacchera e Lega buttano quelli che ci sono... Con buona pace di tutti i bocconiani.
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