E' questo quanto risulta dalla classifica di Italia Oggi, quotidiano economico, giuridico e politico, che stila una delle classifiche ritenute tra le più accurate e attendibili.
In Piemonte Torino perde 26 posizioni, passando dal 49/o al 65/o posto, ed è al 101/o posto (su 110) nella classifica relativa alla criminalità. In calo Cuneo, 11/a, che si conferma la migliore provincia piemontese ed è nella top ten della classifica 'Affari e Lavoro', Alessandria (60) Novara (38), Vercelli (49) e Verbania (23). Risalgono solo Asti, da 59/a a 52/a, e Biella, da 46/a a 37/a, 6/a nel ranking 'Affari e Lavoro'.
Un'Italia spaccata in due. Questa l’immagine che sintetizza la sedicesima ricerca sulla Qualità della vita (in edicola su ItaliaOggiSette a partire da oggi) realizzata da ItaliaOggi in collaborazione con l’équipe coordinata da Alessandro Polli, docente di statistica economica dell’Università La sapienza di Roma. Fino a metà dello Stivale, la gran parte delle province si colloca in una posizione della classifica definita buona o accettabile. Mentre nessuna provincia dell’Italia centro-meridionale e insulare riesce a sfuggire a un giudizio negativo (qualità della vita scarsa o insufficiente).
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Qualità della vita: Vco cala
Peggiora la qualità della vita in Piemonte. In particolare il Verbano Cusio Ossola scende dal 19° posto del 2013 al 23° del 2014.
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dove saremmo?
lady oscar
29 Dicembre 2014 - 17:01
E ringraziamo la tanto vituperata Svizzera che, nel bene e nel male, accoglie migliaia di lavoratori del vco...se no chissà in punto della classifica saremmo.
bla bla bla
livio
30 Dicembre 2014 - 09:28
....e anche quelli che si riempiono la bocca con la creazione di nuovi posti di lavoro bla bla blae e che in realtà si intascano impunemente i nostri soldi....
Nuovi posti di lavoro
lupusinfabula
30 Dicembre 2014 - 11:05
Ha ragione Livio: nuovi posti di lavoro? E chi li ha visti? Staimo ancora aspettando quelli del "milione di posti di lavoro" di berlusconiana memoria! Certo che se è vero ciò che diceva Renzi, vale a dire che gli investitori esteri non venivano in Italia per via dell'art. 18, ora che lo ha abolito dovrebbe esserci ressa di imprenditori esteri alle nostre frontiere: se entro 2/3 mesi non ne vedremo e quindi non ci saranno altri posti di lavoro vorrà dire che ci siamo dovuti sorbire l'ennesima bufala renziana. L' unica verità è che i posti di lavor in ogni settore, pubblico e privato, sono stati bloccati dalla famigerata legge Fornero: fin che non ci libereremo di quella porcata, addio posti di lavoro pe i nostri giovani! Ma di quella legge Renzi fa finta di non accorgersi: preferisce sfruttare fino all'osso gli ultrasessantenni sperando che nel frattempo molti di essi tolgano il disturbo finendo al cimitero.
legge Fornero
livio
31 Dicembre 2014 - 09:13
Su un'altro sito ho scritto che si sta concludendo il teatrino politico sindacale sul jobs act dopo di che i lavoratori staranno davvero "sereni",ma per riprendere la nota di Lupus,che saluto augurandogli un profiquo Anno Nuovo estensibile a tutti i commentatori di questo sito,sulla legge Fornero, sottolineo la grande reazione sindacale quantificabile in ben 3 ore di sciopero,il che mi fa meditare a proposito della creazione di nuovi posti di lavoro...mah|
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