Sulle sue tracce i carabinieri di Cannobio e del Nor di Verbania, che indagano a tutto campo in base alle testimonianze raccolte. Diverse persone infatti hanno visto una persona allontanarsi dal posto e correre verso i boschi mentre dalla chiesa iniziava ad uscire il fumo. Un primo dato che non torna è l’ora: alle 11 del sabato mattina quella zona è molto frequentata. Una persona del luogo dovrebbe sapere che non è certo il momento ideale per compiere dei vandalismi e passare inosservati.
I militari propenderebbero anche nel ritenere che si sia trattato del gesto di uno squilibrato. Intanto la comunità, sotto shock per l’accaduto, si è subito messa in moto per riparare i danni creati: in tutto 150 volontari che con il loro impegno hanno permesso, dopo una giornata di lavoro, di celebrare regolarmente la messa domenicale delle 17.30. Nell’aria restava solo un po’ di odore di bruciato dopo l’incendio, fortunatamente spento dai vigili del fuoco giusto in tempo prima che causasse danni irreparabili.
Emergono dettagli sempre più inquietanti: oltre alla statua del Sacro Cuore di Gesù con le mani amputate, gli inginocchiatoi ribaltati e i quadri danneggiati, l’ignoto autore del misfatto ha anche disposto i lumini in forma concentrica e rovesciato il Crocifisso. Inoltre ha forzato il tabernacolo: tutto secondo il copione seguito solitamente dai satanisti. Non è però riuscito a portare via le ostie consacrate perché probabilmente è stato disturbato dall’arrivo dei passanti che avevano notato il fumo. Per appiccare il fuoco ha usato i testi sacri conservati nella chiesa.
I cannobiesi che frequentano la parrocchia più popolosa di Cannobio hanno voluto però rispondere all’offesa subita mettendosi immediatamente in moto e recuperando tutto quanto poteva essere salvato. La vita è ora tornata alla normalità. La giunta comunale su indicazione del sindaco Giandomenico Albertella ha subito stanziato un fondo di tremiila euro per permettere di eseguire i lavori di immediata necessità.
Traffiume: Incendio in chiesa, satanisti?
Potrebbe anche non essere del posto la persona che ha profanato sabato 4 agosto la chiesetta della Purificazione di Maria a Traffiume per poi appiccare un incendio.
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