Occasione da prendere al volo per le Pmi del territorio italiano: sono partiti i finanziamentiper la digitalizzazione delle imprese che consentono di ottenere la concessione di voucher fino a 10 mila euro a fondo perduto.
Obiettivo del finanziamento è quello di favorire l'ammodernamento tecnologico delle imprese secondo quanto prescritto dall'articolo 6 del decreto legge n. 145 del 23 dicembre 2013 convertito nella legge 21 febbraio 2014, n. 9, sbloccato dal recente decreto interministeriale varato lo scorso 23 settembre e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Ricordando che i contributi saranno erogati in regime di de minimis e che non sono cumulabili con altri incentivi pubblici, andiamo a vedere nel dettaglio chi e come può richiedere i contributi e per quali spese.
Contributi per le Pmi: chi può richiederli, come fare domanda e spese ammissibili
Possono richiedere i finanziamenti tutte le micro, le piccole e medie imprese, ai sensi della raccomandazione 2003/361/Ce, del territorio italiano che abbiano i seguenti requisiti:
- sede legale o unità locale nel territorio italiano;
- iscrizione nel registro delle imprese;
- assenza di procedure concorsuali a carico o in stato fallimentare, in liquidazione volontaria, in amministrazione controllata o in concordato preventivo;
- non trovarsi nella situazione di aver ricevuto e successivamente non aver rimborsato aiuti sui quali pende un ordine di recupero a seguito della decisione della commissione europea dichiarante l'aiuto illegale o incompatibile con il mercato comune.
Le spese devono riguardare l'hardware aziendale, il software, servizi per migliorare l'efficienza aziendale, servizi per la modernizzazione dell'organizzazione del lavoro tramite l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, lo sviluppo di soluzioni e-commerce, connettività tramite banda larga e ultra larga o connessione tramite tecnologia satellitare, formazione del personale in tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Per presentare domanda di finanziamento è necessario inoltrare per via telematica una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti il possesso dei requisiti richiesti, l'elenco delle spese da sostenere e l'importo del voucher richiesto al sitowww.mise.gov.it. Ricordiamo inoltre che l'impresa dovrà possedere un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) valida e funzionante e dellefirma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato. Il modello della domanda sarà allegato ad un successivo decreto del Mise che decreterà la distribuzione dei finanziamenti, regione per regione.
Studio Tarabella Luca
Dottore Commercialista e Revisore dei Conti
(fonte:retecommercialisti.it)