Generalizzazione della trasmissione elettronica di fatture e corrispettivi e introduzione di un'’assistenza diretta nei confronti dei contribuenti minori. Queste sono le misure che il governo ha messo in campo per semplificare gli adempimenti Iva e per rendere più efficace e tempestiva l’azione di controllo del fisco.
Lo schema di decreto che dà attuazione all’articolo 9 della delega fiscale introduce, dal 1° gennaio 2017, la facoltà per i contribuenti di inviare telematicamente le fatture elettroniche e i corrispettivi giornalieri.
A fronte di tale invio automatizzato il contribuente ottiene l’abolizione contestuale degli obblighi comunicativi: dello spesometro (ovvero dell’elenco di tutte le operazioni rilevanti ai fini Iva); delle operazioni realizzate con Paesi Black list; dell’elenco degli acquisti intracomunitari di beni (intrastat acquisti); dell’elenco riepilogativo dei servizi intracomunitari ricevuti (Intrastat servizi ricevuti). Il decreto prevede anche una priorità nel rimborso dei crediti Iva entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale, anche in assenza dei requisiti di cui all’articolo 30 del Dpr 633/72.
Ulteriori benefici sono previsti per alcune categorie di contribuenti che saranno determinati con successivi decreti.
Dopo l’entrata in vigore il 31 marzo scorso dell’obbligo di utilizzo della fatturazione elettronica verso le Pubbliche amministrazioni, il provvedimento ha lo scopo di estendere l’utilizzo del particolare strumento di certificazione delle operazioni Iva anche nei rapporti tra privati. Per questo lo schema di decreto prevede che dal 1 °luglio 2016 l’agenzia delle Entrate metterà a disposizione di tutti i contribuenti un servizio gratuito per la generazione e la trasmissione delle fatture elettroniche. Per alcuni contribuenti (individuati con decreto) l’Agenzia fornirà anche il sevizio di conservazione elettronica.
Dal 1° gennaio 2017 i contribuenti potranno optare per l’invio telematico della fatture elettroniche al fisco tramite il sistema di interscambio dell’Agenzia (Sdi). L’opzione che opera dal 1° gennaio dell’anno in cui è esercitata è obbligatoria per quattro anni e, se non revocata, si rinnova di quinquennio in quinquennio.
Per tutti i contribuenti che effettuano cessioni di beni al minuto (articolo 22 del Dpr 633/72) viene introdotta, dal 1° gennaio 2017, la facoltà di memorizzare e trasmettere i corrispettivi giornalieri all’Agenzia.
Questa facoltà, che di fatto estende a tutti i contribuenti ciò che prima era previsto per la grande distribuzione e per i gruppi di impresa, fa venir meno l’obbligo di emissione dello scontrino fiscale nei confronti del cliente (resta ovviamente l’obbligo di emissione su richiesta del cliente della fattura).
La trasmissione telematica dei corrispettivi diviene, invece, obbligatoria, sempre dal 1° gennaio 2017, per chi cede beni tramite distributori automatici. Lo schema prevede, infine, per i contribuenti minori la possibilità di ottenere (a condizione che si assoggettino alla trasmissione elettronica di fatture e corrispettivi) la previsione di un sistema di assistenza online semplificato.
Studio Tarabella Luca
Dottore Commercialista e Revisore dei Conti
(fonte: sole24ore)
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Ormai la strada verso la virtualizzazione dei documenti è aperta. Vediamo alcune opzioni che si apriranno dal 01 gennaio 2017.
2 commenti Aggiungi il tuo
Dalla teoria alla pratica
Damiano
6 Maggio 2015 - 18:40
In teoria è una bella casa. In pratica fa veramente pena. Nello studio dove lavoro per poter inviare la prima fattura elettronica sono voluti più di 1 ora di istruzioni telefoniche per far partire il sistema, un giorno intero di laboriose procedure di immissione, alla fin fine 2 fatture su 6 non sono state accettate dai Comuni per chissà quale motivo burocratico. Sono le solite cose all'italiana
Andiamo sempre più verso la virtualizzazione, in effetti anche il danaro è sempre più virtuale nel senso che lo vedi passare ma non lo puoi usare, per non parlare del lavoro anche quello virtuale, perché in concreto manca, ed a chiusura del cerchio anche le imprese saranno virtuali, nel senso che di reali non ce ne saranno più, soli multinazionali e lavoratori schiavi, il rischio è che prima o poi le masse da virtuali diventeranno concrete e qualcuno farà i conti con la dura realtà
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