A loro, che con questa presenza hanno dato un profondo significato allo scopo di divulgazione e ricordo dei fatti riguardanti la storia locale, si sono rivolti il Parroco della parrocchia di San Luigi e la professoressa Giovanna Agosti alla quale è stato affidato l’elogio ufficiale e che, con le sue parole da esperta, ha saputo guidare gli studenti e le studentesse presenti ad una profonda riflessione sul senso e il significato di tutte le guerre.
Il presidente del C10F di Verbania Fabio Volpe ha rivolto parole di ricordo ai fatti che si sono ricordati e alle vittime, ha reso noto il contenuto di alcuni documenti ricevuti dal Ministero della Difesa degli USA che sono stati riportati nel libretto commemorativo distribuito agli intervenuti.
I ringraziamenti dello stesso sono quindi andati alle Associazioni Nazionali d’Arma presenti (Carabinieri, Finanza, Aeronautica), al Nastro Verde, all’Avis, alla Croce Verde, al professor Milesi che ha accompagnato con il suono della sua tromba il momento ufficiale, al comandante della polizia locale Andrea Cabassa, all’assessore Luciano Paretti che ricordando i fatti e l’importanza del perpetuare il ricordo ha portato il saluto del sindaco di Verbania Giandomenico Albertella, il vice prefetto Roberto Dosio, il sindaco di Cambiasca Claudio Liera, il rappresentante dell’associazione svizzera Verbano 26 Antonio Leucci con il quale il C10F collaborerà attivamente per il bicentenario della navigazione sul Lago Maggiore nel 2026.
Un particolare ed affettuoso ringraziamento a Rino Porini, in rappresentanza della Provincia del VCO, che nonostante problemi fisici, non ha voluto mancare a sostegno delle iniziative del C10F di Verbania a cui ha rivolto parole di ringraziamento per aiutare, con la propria opera divulgativa e di ricordo, a portare il nome della nostra Provincia ben oltre i suoi naturali confini.
Non ultimo un sincero grazie va ad Ernesto Brenna che ha dato il suo contributo di sopravvissuto del “Cassinun” affidando alla lettura di sua figlia Donatella, un ricordo breve, ma molto incisivo della vita difficile e allo stesso tempo semplice di quegli anni di guerra quando i bambini traevano felicità dal poco che avevano e da innocenti giochi, che magari comprendevano anche il piccolo furto di qualche prodotto degli orti!!