ACQUA LEGGERA E ACQUA PESANTE E LO CHAMPAGNE DEL SINDACO LEGHISTA
Nei primi giorni di settembre Alberto Gusmeroli il sindaco (ancora ?) leghista di Arona ha stanziato 20.000 euro (40 milioni di vecchie lire) per la rassegna “Teatro sull’Acqua”.
Negli stessi giorni si apprende dall’assessore Federico Monti, che ogni tanto compare sui giornali anche in forma parlante, che non ci sono 2.000 euro per realizzare la Casa dell’Acqua (creata in tutti i piccoli Comuni del circondario di ogni colore politico dal PD Castelletto Ticino al leghista Gattico) che distribuisce “acqua minerale” a prezzi ridottissimi ai cittadini e che si sarebbe dovuta realizzare in via Monte Nero vicino al “Patrimonio dell’Unesco” ossia alla Piazza S. Rocco per il quale il sindaco, su consiglio dei suoi scudieri dell’associazione “La Ruota”, sta utilizzando tutti i fondi della tassa di soggiorno (100.000 euro). Ciò, è detto, a causa del “patto di stabilità”.
Il sindaco che è capace da grande economista padano di applicare solo l’operazione addizione (ovvero addizionale Irpef al massimo e aumentata del 500% in pochi anno) in fatto di tasse non usa la sottrazione se non quando si tratta di togliere dalle tasche dei soliti noti. Sarebbe bastato: -2000 euro al Teatro sull’Acqua = Casa dell’Acqua per gli aronesi.
Ci chiediamo come mai il sindaco sponsorizzi lautamente la manifestazione culturale che riceve fondi europei (100.000 euro nel 2013) e distribuisce compensi lauti al Direttore Artistico Dacia Maraini (13.000 euro nel 2013), che in passato, forse su ordine dei suoi “capoccia” leghisti (vedi Bona e Cota) non aveva contributi. Tanto più che molti degli ospiti sono spiccatamente di sinistra come Ravera (assessore PD regione Lazio), Walter Veltroni (che aveva promesso dopo la sconfitta elettorale di ritirarsi dalla politica) o Corrado Augias che ha bistrattato con male parole sia Lega Nord che il Movimento Cinque Stelle.
C’è una unica spiegazione: l’Acqua della cultura “pesante” in vista delle elezioni (20.000 euro), vale di più dell’acqua “da bere” per la popolazione aronese e per i poveri aronesi.
Il M5S difende l’Acqua pubblica anche con tali soluzioni: il sindaco, pronto a brindare a champagne, grazie ai suoi lauti emolumenti pubblici (Terna, Agea, Banco Posta…), ha deciso di lasciare gli aronesi a … bocca asciutta.
P.S. : RICORDIAMO A TUTTI CHE TUTTE LE CIFRE RIPORTATE SONO SOLDI PUBBBLICI CIOE’ DEI CITTADINI.