Gli undici interpreti disegnano spazi e linee, quindi volumi, forme e superfici alla ricerca di punti sicuri, di punti infiniti, che ci guidano o ci fanno smarrire. La verità dell’oggetto bastone passa pure attraverso le architetture interne del proprio corpo per attraversare la percezione nascosta, intima, di noi esseri sensibili, per intraprendere nuove avventure fatte pure di immaginario verso mete in uno spazio "Oltre".