Dati in crescita rispetto al 2021 quando le strade del VCO registravano 360 incidenti con 4 morti e 447 feriti. Queste, in estrema sintesi, le ultime statistiche elaborate dall’Automobile Club d’Italia e dall’Istat sui sinistri in Italia, che mostrano, purtroppo, un ritorno dell’incidentalità stradale ai livelli del 2019, prima della pandemia.
Analizzando i dati dei feriti relativi allo scorso anno riscontriamo 102 motociclisti, 27 tra coloro i quali erano alla guida di un ciclomotore, 41 ciclisti e 42 pedoni (16 maschi e 26 femmine). Nel 2021 tra i ciclisti si erano verificati 2 decessi e 45 feriti, 76 tra i motociclisti, 32 ciclomotoristi, 1 su bici elettrica e 1 su monopattino elettrico, 41 pedoni (23 maschi e 18 femmine).
La distrazione alla guida, il mancato rispetto della segnaletica e la mancata osservazione della distanza di sicurezza sono state le prime 3 cause: con, rispettivamente, 89 (26,49%), 81 (24,11%) e 48 (14,29%) incidenti. La velocità ha influito nell’11,90% dei casi con 40 sinistri, nel 2021, invece, era la terza causa (59 con il 18,55%), preceduta da guida distratta (66; 20,75%) e il non rispetto dei segnali (79; 24,84%) e seguita dalla mancata distanza di sicurezza (47; 14,78%).
La maggior parte degli incidenti (204) è stata registrata sulle strade all’interno del centro abitato, 244 i feriti, nessun decesso. Nel 2021, rispettivamente, 203 incidenti con 2 morti e 241 feriti.
In considerazione delle classi di età, nel 2022 sono decedute 2 persone tra 30 e 54 anni, (169 feriti) e altrettante 2 con 65 anni e oltre, (78 feriti), 55-64 anni con, rispettivamente, 1 e 71. Tra i giovani fino a 29 anni segnaliamo 150 ragazzi feriti (89 maschi e 61 femmine). Nel 2021 erano morte 3 persone nella classe di età 65 anni e oltre (85 feriti) e 1 in quella 55-64 anni (66 feriti), tra i giovani fino a 29 anni 136 i ragazzi rimasti feriti (92 maschi e 44 femmine).
"Al primo posto delle principali cause c’è sempre la guida distratta e l’utilizzo del cellulare - ha affermato Giuseppe Zagami, presidente dell’Automobile Club Verbano-Cusio-Ossola- seguita dal mancato rispetto della segnaletica stradale e della distanza di sicurezza. Ma anche la velocità ha la sua parte, mentre spiccano il veicolo che andava contromano con l’8,93% dei casi e 30 incidenti stradali, quello che manovrava irregolarmente con 19 sinistri (il 5,65% del totale). Oggi per combattere questo fenomeno occorre una maggiore formazione ed una informazione più capillare a partire proprio dalle scuole, oltre ad un maggiore numero di controlli. Importante, poi, avere una cultura green ed ecosostenibile per poter essere in grado di gestire al meglio i vari dispositivi che sono presenti sulle vetture più moderne. Imparare a rispettare le regole e mettere in pratica il Codice della strada non sono un optional, ma un obbligo per la nostra e l’altrui incolumità”!
AC VCO