Ed è in questo clima di ritrovato interesse per la parlata locale che la Cumpagnia dul Dialett da Intra, dopo la rappresentazione al Teatro Il Maggiore in occasione della Giubiascia di Carnevale, torna in scena per la stagione 2023 presentando sabato 27 maggio alle ore 21 allo Spazio Sant’Anna la commedia brillante in tre atti “Cun tutt ul ben che ta voeri” di Luciano Lunghi. Con la regia di Renato Cavallaro, gli interpreti sono Roberto Vincenzi, Alessandra Maulini, Neva Pistolesi, Gianni Bolognesi, Diega Naro, Luisa Melli, Cesare Maddalena, Rosy D’Alessandro, Moreno Cardis, Sergio Ronchi. I biglietti hanno il prezzo unico di 10 euro; la prevendita è già in corso presso l’Agenzia Facchetti in corso Mameli sul lungolago di Intra e si potranno acquistare anche la sera dello spettacolo fino ad esaurimento posti.
Arturo, con la complicità dell’amico medico Giacomo, si finge morto nel tentativo di riconquistare il suo ruolo familiare. La situazione sfocia in un susseguirsi di equivoci, conseguenze comiche e paradossali fino alla liberatoria “resurrezione” che rimetterà a posto ogni cosa. Una trama insomma che garantisce divertimento a non finire.
La Cumpagnia dul Dialett da Intra riunisce dilettanti della recitazione dal 1979, quando nacque per tenere vivo il dialetto, nonché usi, costumi e tradizioni locali mettendo in scena appunto solo spettacoli dialettali con finalità benefiche. L’efficacia della parlata dialettale, con la ricchezza e l’immediatezza dei vocaboli e delle espressioni tipiche, è la forza trainante di tutte le commedie messe in scena, che per lunghi anni sono state scritte espressamente per la Compagnia dal fecondo autore intrese Luigi Fioretta e in seguito sono state scelte dalla produzione di altri autori. Complessivamente le commedie dialettali messe in scena sono 28 per un totale di oltre 200 rappresentazioni a Verbania e in altre località, anche partecipando a rassegne teatrali.
La Cumpagnia dul Dialett da Intra in scena
E’ un momento in cui riscuotono particolare successo a Verbania le iniziative che riportano alla ribalta il dialetto.
