Due anni di lavori hanno regalato una nuova veste all’unica Scuola di Belle Arti attiva su tutto l’arco alpino: sabato 24 giugno taglio del nastro con la grande mostra dedicata ad Enrico Cavalli.
Nel 2023 compie 145 anni ed è un’istituzione riconosciuta a livello nazionale, essendo l’unica Scuola di Belle Arti ancora in attività su tutto l’arco alpino italiano: dopo due anni di interventi strutturali, di ampliamento del percorso espositivo e di ristrutturazione delle sale, la Fondazione Rossetti Valentini è pronta a riaprire le porte di questo luogo così speciale.
Il taglio del nastro è fissato per sabato 24 giugno, con l’apertura al pubblico delle nuove aree espositive e il vernissage della mostra dedicata ad Enrico Cavalli, maestro indiscusso della pittura vigezzina.
La storia della Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”
La Valle Vigezzo è conosciuta come valle dei “dipintori” fin dal XVII secolo, periodo in cui nacquero le prime scuole intorno a figure di artisti che avevano soggiornato oltralpe, soprattutto in Francia e Inghilterra (nel 1840 si arrivò a contare più di sessanta pittori emigrati all’estero),
ma la valle ossolana è diventata “Valle dei Pittori” solo grazie alla Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”.
Nel 1868 Giovanni Maria Rossetti Valentini, dopo cinquant’anni di carriera come pittore e insegnante in Francia, decise di tornare a Santa Maria Maggiore, suo paese natio, dove iniziò a impartire corsi gratuiti di disegno e ornato per i ragazzi desiderosi di avvicinarsi alle basi della pittura. Nel 1878, con un atto di fondazione dello stesso, nasce la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini”, alla quale Giovanni Maria lascerà in eredità tutti i suoi beni per assicurarne un futuro solido. La Scuola divenne così il fulcro di attività artistiche e intellettuali e con il maestro Enrico Cavalli, che aveva studiato in Francia e che con i movimenti artistici di quel Paese mantenne sempre forti legami, diventò un’istituzione unica nell’arco alpino. Tra gli allievi più noti della Scuola figurano alcuni dei grandi pittori vigezzini che ancora oggi sono considerati maestri della ritrattistica e
della paesaggistica anche oltre i confini locali, come Giovan Battista Ciolina (1870-1955), Carlo Fornara (1871-1968), Lorenzo Peretti jr (1871-1953) e Giovanni Maria Rastellini (1869-1927).
Museo regionale dell’Emigrazione Vigezzina nel mondo
Con la stagione d’oro tra Ottocento e Novecento, la Scuola proseguì le proprie attività formando generazioni di pittori che fecero della loro arte una professione. La brusca interruzione dei corsi durante le due Guerre Mondiali non intaccò lo spirito formativo dell’istituzione vigezzina,
rispettato ancora oggi, lungo un viaggio iniziato dai grandi maestri del passato. Gli anni duemila hanno infatti visto un rilancio della Scuola di Belle Arti grazie prima alla preziosa e lungimirante direzione di Susanna Giorgis e poi alla nascita, nel 2019, della Fondazione Rossetti Valentini voluta dal Comune di Santa Maria Maggiore e oggi presieduta da Bruno Testori. La costruzione del presente: il percorso verso l’inaugurazione del 24 giugno. Nel 2021 sono stati avviati importanti lavori di ristrutturazione e ampliamento grazie al sostegno finanziario del Comune di Santa Maria Maggiore e al corposo contributo di Fondazione Cariplo, nell’ambito dei Progetti emblematici. dal prossimo mese di giugno la Scuola di Belle Arti “Rossetti Valentini” potrà contare su una superficie interna incrementata del 50% e totalmente rinnovata, un’area espositiva per mostre temporanee, aule per la formazione, spazi per l’archivio, le attività di catalogazione e informatizzazione e un’ampliata sala nel seminterrato dedicata ai corsi di intaglio del legno e di pittura su ceramica.
A questi importanti passi, si sono aggiunte azioni fondamentali sostenute dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del Bando “In Luce – Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori”: della Missione Creare attrattività dell’Obiettivo Cultura, che mira
alla valorizzazione culturale e creativa dei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta rendendoli più fruibili e attrattivi per le persone che li abitano e per i turisti, in una prospettiva di sviluppo sostenibile sia sociale sia economico. Nella prima fase è stata completata l›organizzazione e la digitalizzazione dell’archivio, sono state implementate le attività di ricerca, è stato inaugurato un primo percorso outdoor attraverso i paesaggi dipinti dal maestro vigezzino Carlo Fornara e sono stati avviati nuovi corsi di formazione. La seconda fase ha come obiettivo quello di trasformare il patrimonio culturale e artistico in elemento di sviluppo per Santa Maria Maggiore e tutta la Valle Vigezzo, con una proposta turistica che coniughi paesaggio e cultura e sia in grado di integrare l’offerta di turismo dolce e attività all’aria aperta di cui tanto ricca è la Valle Vigezzo, coinvolgendo in primis gli operatori e la comunità locale.