Da quando si è insediata, questa Giunta Regionale prende in giro i cittadini di questo territorio, a cominciare dai loro rappresentanti istituzionali da loro regolarmente eletti. Questo, purtroppo, riguarda tutti i primi cittadini riuniti nell’unico organismo istituzionalmente costituito, che si chiama “Assemblea dei Sindaci dell’ASL”. Tale organismo, per chi non lo sapesse, ha poteri propositivi e consultivi che riguardano la sanità dei cittadini da loro amministrati; e un terzo importante ruolo di controllo, sulla gestione economica dell’ASL locale, sul cui bilancio è chiamato ad esprimere il proprio giudizio.
Ora, con un piglio poco … “istituzionale”, questa Giunta regionale continua a non tenere conto di queste “norme” di … buon comportamento.
La vicenda è nota, ma la ripetiamo per l’ennesima volta.
Con la rinuncia al nuovo nosocomio di Ornavasso, senza mai fornire né motivazioni, né alternative credibili, il Presidente Cirio lo scorso 23 maggio (Icardi non c’era) comunica ai Sindaci che la sua intenzione è quella di ristrutturare i due nosocomi esistenti, mettendo 100 milioni su ognuno. I Sindaci, però, nell’Assemblea del 4 luglio bocciano a maggioranza questa proposta e chiedono, invece, un unico ospedale per il territorio.
Al Presidente Cirio questo non va giù.
Li ignora (sgarbo istituzionale) e continua a insistere sulla sua proposta, anche il 30 agosto a Cannobio. Qualche giorno fa si è svolto a Torino con l’Assessore Icardi (Cirio non c’era) un incontro, chiesto da tempo dalla Rappresentanza dei Sindaci del VCO, per avere notizie sui rimedi per il pericoloso allungamento delle liste di attesa e come affrontare la fuga dei medici dalla sanità pubblica.
E Cirio dov’era? Era ad inaugurare la galleria di Omegna, dove non ha perso l’occasione di riproporre, di nuovo, la sua balorda idea (ancorché bocciata dai Sindaci del VCO ben 5 mesi fa) di ristrutturare i due ospedali. Non si può sorvolare su questa uscita e classificarla come un secondo “sgarbo istituzionale”, perché qui c’è premeditazione. Soprattutto è offensivo per i Sindaci e per noi cittadini che loro rappresentano. Uno sgarbo certamente voluto, unito però ad una grande … maleducazione.