Nel corso delle attività – concentratesi nelle località del comprensorio della Via Lattea, dell’Alta Valsesia e della Val Formazza – sono state svolte 20 ispezioni – eseguite anche grazie al supporto dei Comandi Stazione Carabinieri territorialmente competenti – riscontrando in 11 di queste situazioni di irregolarità igienico-sanitaria di tipo amministrativo o, nei casi più gravi, di tipo penale.
In particolare sono 7 le persone – titolari di esercizi di bar o ristorazione in prossimità degli impianti – deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria perché ritenute responsabili di detenzione di un totale di oltre 550 kg di prodotti alimentari (preparati gastronomici, prodotti carnei, lattiero caseari e ortofrutticoli) destinati alla somministrazione alla clientela sebbene da ritenersi in cattivo stato di conservazione poiché sottoposti a congelazione arbitraria in assenza di idonea etichettatura attestante la tipologia, date di avvenuto congelamento, di scadenza e rintracciabilità.
In 2 di questi casi, inoltre, è stata riscontrata l’omessa indicazione alla clientela dello stato di congelato all’origine di taluni alimenti presenti in menù; in un caso, infine, i militari sono dovuti intervenire sottoponendo a sequestro i prodotti alimentari stoccati in un deposito allestito all’esterno
del locale, in assenza di qualsivoglia protezione dagli agenti atmosferici.
Sono state contestate inoltre violazioni amministrative connesse con l’errata etichettatura di alcuni alimenti, la mancata predisposizione del manuale di autocontrollo, la presenza di carenze igieniche sul piano della pulizia dei locali e l’omessa apposizione della cartellonistica indicante la capienza massima consentita al fine di garantire il corretto distanziamento interpersonale quale misura di contenimento per la diffusione del Covid-19.
Complessivamente sono state comminate sanzioni per un ammontare di 7.400 euro.
N.A.S. nelle stazioni sciistiche
I Carabinieri del N.A.S. di Torino hanno svolto nelle scorse settimane diversi servizi di controllo nel settore igienico-sanitario in aree interessate dalla presenza di impianti sciistici, alpino e di fondo, nelle Province di Torino, Vercelli e Verbania.
19 commenti Aggiungi il tuo
A parte che certi locali possono essere frequentati anche da chi no si dedica allo sci, ma quando c'è di mezzo l'igiene e quindi la salute pubblica non dovrebbe esserci nessuna privacy: nomi, fatti, persone, luoghi e quant'altro serve ad identificarli.
Ciao lupusinfabula
Suvvia Lupus, la maggior parte delle contestazioni fatte, non vogliono dire nulla!!! Mi spiego, il fatto che abbiano avuto un'etichettatura carente non vuol dire che il cibo fosse scadente. Solo perché non rispettavano le procedure sono stati considerati "in cattivo stato di conservazione". Però capiamo la differenza che c'è tra usare il prezzemolo congelato per il risotto senza dichiararlo congelato e vendere pesce persico (per esempio) dichiarandolo come fresco mentre nella realtà era congelato. Nel primo caso lo ritengo una leggerissima irregolarità nemmeno meritoria di sanzione, nel secondo invece è una frode. Il comunicato purtroppo rimane vago, ma tra la prima ipotesi e la seconda, c'è un abisso.
E poi errata etichettatura, mancanza di manuale e cartello covid, cose che non indicano nulla sul piano della qualità degli alimenti.
Infine, carenze igieniche anche qui super vago, c'era il piano sporco ma di cosa di cosa? Di escrementi di topo o di farina?
Concludo, non ho e non ho mai avuto un ristorante però giudicare da un comunicato così vado è sbagliato.
So a volte come vengono effettuati i controlli e so come a volte vogliono far credere nei comunicati
Suvvia Lupus, la maggior parte delle contestazioni fatte, non vogliono dire nulla!!! Mi spiego, il fatto che abbiano avuto un'etichettatura carente non vuol dire che il cibo fosse scadente. Solo perché non rispettavano le procedure sono stati considerati "in cattivo stato di conservazione". Però capiamo la differenza che c'è tra usare il prezzemolo congelato per il risotto senza dichiararlo congelato e vendere pesce persico (per esempio) dichiarandolo come fresco mentre nella realtà era congelato. Nel primo caso lo ritengo una leggerissima irregolarità nemmeno meritoria di sanzione, nel secondo invece è una frode. Il comunicato purtroppo rimane vago, ma tra la prima ipotesi e la seconda, c'è un abisso.
E poi errata etichettatura, mancanza di manuale e cartello covid, cose che non indicano nulla sul piano della qualità degli alimenti.
Infine, carenze igieniche anche qui super vago, c'era il piano sporco ma di cosa di cosa? Di escrementi di topo o di farina?
Concludo, non ho e non ho mai avuto un ristorante però giudicare da un comunicato così vado è sbagliato.
So a volte come vengono effettuati i controlli e so come a volte vogliono far credere nei comunicati
Per passata esperienza lavorativa, anni fa, ho avuto modo di entrare nelle cucine di alcuni ristoranti, alcuni anche di buona reputazione e ti posso assicurare che in alcuni casi ( pochi, per fortuna) la conservazione degli alimenti e le condizioni igieniche erano davvero carenti a tal punto che non c'era bisogno di appartenere ai NAS per rendersene conto. Quanto alla congelazione "fai da te" nulla da eccepire se viene fatta a livello domestico e personale ( anch'io congelo molte delle mie verdure e faccio conserve di ogni tipo) ma cosa ben differente è se quei cibi sono destinati all'alimentazione pubblica.
P.S. prezzemolo per il risotto? Non ne conosco lo specifico uso, di quale risotto parli? Tieni conto che io uso esclusivamente riso Carnaroli.
P.S. prezzemolo per il risotto? Non ne conosco lo specifico uso, di quale risotto parli? Tieni conto che io uso esclusivamente riso Carnaroli.
Ciao lupusinfabula
non solo nei ristoranti, ma anche in altri punti somministrazione e vendita di generi alimentari.....
non solo nei ristoranti, ma anche in altri punti somministrazione e vendita di generi alimentari.....
Ma perchè se uno non ha nulla da dire deve sempre e comunque intervenire con banalità che definire "da bambino dell'asilo" è solo un eufemismo?
Talvolta capita di rispondere anche ai non senso, sperando che chi i non senso li ha proclamati capisca e se ne astenga in futuro
Ciao lupusinfabula
Ah no Lupus, il prezzemolo era un esempio, puoi chiedere consigli di cucina a chiunque tranne a me. Non si usa il prezzemolo nel risotto?
Ah no Lupus, il prezzemolo era un esempio, puoi chiedere consigli di cucina a chiunque tranne a me. Non si usa il prezzemolo nel risotto?
L'avevo sospettato: prezzemolo nel risotto sarebbe un azzardo che neppure i cuochi cosiddetti d'avanguardia!!! Da sempre io invece mi diletto di cucina: e, senza falsa modestia, devo dire con buon apprezzamento di chi mi conosce.Rifuggo le "novita'" e cucino piatti semplici , tradizionali quelli di una volta, per intenderci.Detesto chi decora i piatti come quadri e poi ci infila porzioni da passerotto: insomma all'impiattamento preferisco il contenuto.
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