Preceduto di pochi mesi dal Distretto urbano del Commercio di Verbania Pallanza, riconosciuto a fine 2021 dalla Regione Piemonte intenta a promuovere e finanziare nuovi Distretti Urbani del Commercio, la nuova realtà fonda la propria forza sulle imprese del Terziario! che, tra Omegna, Casale Corte Cerro e Gravellona Toce sfiorano i 400 esercizi di vicinato, a cui si sommano 240 attività, tra bar e ristoranti, e oltre 30 società di servizi.
A questo primo risultato validato da Regione Piemonte e realizzato sotto la regia di Confcommercio Alto Piemonte, seguirà nell’immediato la somministrazione di un questionario curato da EconLab Research Network. Il questionario, rivolto principalmente a Imprese e Stakeholder locali (tra cui Amministratori Pubblici, Enti Locali, Istituzioni, Associazioni, Organizzazioni Non Profit e Fondazioni), mira a sondare “lo stato di fatto” rilevando i fabbisogni del territorio a partire dai quali sarà, poi, possibile avviare attività progettuali future.
Come sottolineato da Massimo Sartoretti, Vice Presidente di Confcommercio Alto Piemont! e: «Lodiamo l’organo regionale, concretamente impegnato nell’avviare azioni di contrasto alla desertificazione e al rilancio delle nostre imprese. Come gli altri 77 Distretti del Commercio creati in Piemonte, infatti, anche quello neonato del Cusio offrirà alle piccole imprese che lo costituiscono la possibilità di svolgere il proprio fondamentale ruolo commerciale e di socialità, che non va solo salvaguardato ma anche indirizzato verso un percorso di digitalizzazione e di lavoro “in rete” oggi non più procrastinabile».
Per Raffaella Varveri, Assessore al Commercio del Comune di Omegna: «La creazione di un nuovo Distretto del Commercio, che potrà beneficiare di importanti contributi economici regionali per mettere a frutto azioni condotte in sinergia sul territorio, conferma la bontà di una visione che, a Omegna, l’Amministrazione ha promosso fin dal 2018, con la pianificazione di un Masterplan Destinazione Tu! rismo, che ci ha permesso di tessere una fitta rete di relazioni con negozianti, imprenditori, associazioni sportive, culturali e del volontariato, per disegnare tutti insieme il futuro turistico della nostra città. Ora, con la costituzione di questo Distretto “diffuso”, faremo la stessa cosa forti della vicinanza con due realtà comunali con le quali possiamo ipotizzare azioni sinergiche su temi di strettissima attualità, come lo sviluppo di una mobilità sostenibile lungo l’asse che ci collega, ma anche una migliore segnaletica nonché la creazione di eventi e manifestazioni finalizzate a rivitalizzare il commercio del Cusio intero».
A sua volta, Luca Roma, Consigliere e delegato al progetto per il Comune di Casale Corte Cerro, ha sottolineato come: «Il distretto diffuso del commercio rappresenta una modalità di valorizzazione territoriale innovativa per tutta l&rsquo! ;area del Cusio. Sarà un efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali che coinvolgeranno in maniera sinergica tre Comuni, associazioni di categoria e di consumatori, accomunati dallo stesso obiettivo: lo sviluppo economico, sociale e culturale del proprio territorio. Il nuovo distretto permetterà di rafforzare, diversificare e incrementare l’offerta di prodotti e servizi, puntando a superare l’attuale situazione di difficoltà causata dall’emergenza COVID19. Omegna, Casale Corte Cerro e Gravellona Toce sono strettamente legati da un punto di vista territoriale e culturale, dove per anni l’industria è stata posta al centro dello sviluppo del territorio, ma la transizione verso un’economia maggiormente basata sul commercio è possibile grazie al traino del turismo».
Infine, per Roberto Birocco, Assessore alla Cultura del Comune di Gravellona Toce: «La nostra Città testimonia in ! modo significativo la profonda trasformazione che il settore del commercio ha subito i questi anni. Nuove opportunità si sono aperte per le ditte e per i consumatori ma come in ogni transizione a queste si uniscono inevitabili problemi. Il tessuto del commercio cittadino, quello più prossimo alle persone residenti nei quartieri, in tutte le realtà cittadine, ha dovuto far fronte a questa evoluzione trovando nuove forme di servizi e innovando la proposta commerciale. Le Amministrazioni hanno sperimentato aiuti e agevolazioni per supportare e mantenere questo vitale tessuto produttivo e comunitario, spesso adottando soluzioni simili. Ben venga questa occasione di stare insieme, di condividere le forze, di collaborare in un distretto che avrà l'importante compito di sostenere e accompagnare il commercio nella transizione verso un'era di nuove opportunità per tutti, cittadini e imprese».