“IL cortocircuito politico” del Presidente Finocchiaro
Eravamo stati facili profeti un mese fa quando abbiamo auspicato che il Presidente del Consiglio Comunale appena eletto, G.B. Finocchiaro non piegasse la funzione di garanzia alla quale è stato chiamato, agli interessi di parte del c.d. “Comitato per la difesa del Castelli”.
Così è stato, a quanto pare, leggendo l’ultimo comunicato stampa del cosiddetto comitato, del quale il medesimo Finocchiaro è nume tutelare, ispiratore ed esponente di primo piano.
Nel comunicato, infatti il comitato attacca l’ordine del giorno a difesa dell’ospedale Castelli presentato nel corso dell’ultimo Consiglio da tutto il centrodestra, un ordine del giorno che la sinistra non è stata in grado di sostenere, spaccandosi al proprio interno tra astenuti e contrari, dimostrando così che tra le parole a difesa del Castelli ed i fatti concreti c’è di mezzo un mare.
Finocchiaro non può vestire i panni del garante dell’intero Consiglio Comunale quando viene a Palazzo Flaim per poi, dismessa la veste di presidente, assumere la funzione di colui che sotto la veste del comitato a difesa del Castelli, attacca una parte del Consiglio Comunale.
Non solo la vita, ma anche la politica impongono scelte chiare e coerenti: se Finocchiaro intende svolgere fino in fondo il suo ruolo di Presidente del Consiglio Comunale eviti di utilizzare il Comitato per la difesa del Castelli per attaccare l’opposizione. Viceversa, se non gli riuscisse, si dimetta da presidente del Consiglio Comunale. In fondo è solo questione di stile ed eviterebbe così un pericoloso “cortocircuito politico e mediatico”.
Centro destra su OdG sanità
Riceviamo e pubblichiamo, una nota congiunta Lega Salvini, Insieme per Verbania, Cambiamo-Coraggio Italia Vco, Fratelli di Italia, Patto Federativo Fratelli d’Italia, Forza Italia
5 commenti Aggiungi il tuo
Ottimo comunicato. La sinistra è totalmente in disordine mentale. Quella del vco pure peggio. Minoranza nel paese che fa danni inenarrabili. A casa!
Quando il bacino degli amici/compagni entro il quale scegliere è sempre più ristretto è più facile pescare e nominare persone che hanno anche altri incarichi o che hanno preso altre pubbliche posizioni.
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