Quintetti rivoluzionati, per necessità, per i due allenatori. La Paffoni, senza Procacci e con Balanzoni non al meglio, si affida a Zugno, Scali, Del Testa, Sgobba ed Artioli, mentre Piombino, priva di Mazzantini e Persico, parte con Venucci, Turel, Galli, Pistolesi ed Eliantonio.
Attacchi in grande spolvero in avvio: Turel da una parte e Sgobba dall’altra sono decisamente caldi ed al 4’ comanda Omegna 11-7 con il dardo dell’ex Faenza. Eliantonio impatta, ma nel finale di primo quarto Artioli e Neri producono il primo allungo, con la Paffoni avanti 24-19 al 10’. Più sette in apertura di secondo quarto e massimo vantaggio per i rossoverdi, ma i gialloblu reagiscono e, con percentuali eccellenti dalla lunga distanza, in un amen rientrano e con Venucci, da sette metri, si portano in vantaggio 30-32. Del Testa e Balanzoni, cui Andreazza decide comunque di affidarsi, mettono un nuovo break dei padroni di casa, cui rispondono i soliti due, Turel ed Eliantonio. All’intervallo ospiti sul + 3, 42-45.
Si ricomincia pensando che gli ospiti non possano continuare a fare canestro, ma non è così, perché il bombardamento dall’arco non si arresta. Eliantonio, Turel, Bianchi e Piombino vola sul +10, Balanzoni prova a tenere a contatto i suoi, ma pian piano la partita scappa dalle mani della Paffoni, che al 30’ deve rincorrere sul 59-67. Addirittura +12 toscano nell’ultimo quarto, con Venucci clamoroso nel colpire da otto metri.
Omegna non molla e si riavvicina: un paio di errori clamorosi in contropiede non portano il ricongiungimento, Eliantonio non sbaglia, Venucci nemmeno e così la Solbat può esultare sull’83 a 89 finale.